Italia, dopo il crollo contro la Norvegia, la panchina azzurra è a rischio. La FIGC valuta il cambio: in pole c’è l’ex tecnico del Milan

Il pesantissimo 3-0 subito contro la Norvegia ha messo seriamente in discussione la posizione di Luciano Spalletti sulla panchina dell’Italia.

Anche se il commissario tecnico guiderà gli Azzurri contro la Moldavia, la sua conferma non è affatto scontata, neppure in caso di vittoria.

La FIGC, guidata dal presidente Gabriele Gravina, è profondamente delusa non tanto dal risultato, quanto dalla modalità della sconfitta: una squadra apparsa svuotata, priva di spirito, incapace di reagire, nonostante il peso storico di una Nazionale già assente dalle ultime due edizioni dei Mondiali.

Italia, Pioli in pole per il dopo-Spalletti

Il nome nuovo — e attualmente più caldo — è quello di Stefano Pioli. L’ex tecnico del Milan, attualmente in uscita dall’Al Nassr, è stato recentemente contattato dalla FIGC, e ha aperto a un possibile ritorno in Italia, rinviando anche la decisione su un possibile approdo alla Fiorentina (in cerca del sostituto di Palladino).

Pioli rappresenta un profilo molto apprezzato in Federazione, soprattutto per la capacità di gestione del gruppo, proprio uno degli aspetti considerati più critici nella gestione Spalletti, sempre più distante dallo spogliatoio azzurro.

Italia, Ranieri e De Rossi, ipotesi alternative

Prima di Pioli, la FIGC ha provato a convincere Claudio Ranieri, protagonista del recente rilancio della Roma e figura di grande esperienza e carisma.

Tuttavia, Ranieri ha declinato l’offerta, deciso a concentrarsi sul suo nuovo ruolo dirigenziale in seno al club giallorosso.

Tra le ipotesi “interne”, prende quota Daniele De Rossi, oggi sulla panchina della Roma, ma già vicino al gruppo Azzurro come vice di Mancini durante il trionfo a Euro 2021. Per ora, però, resta un’opzione di emergenza, da considerare solo in caso di impossibilità ad accordarsi con altri candidati.

Ultima chance per Spalletti? Il tempo stringe

La sfida con la Moldavia sarà probabilmente l’ultima chiamata per Spalletti, anche se una sua permanenza oltre dipenderà non solo dal risultato, ma soprattutto dall’atteggiamento della squadra.

La FIGC, consapevole dei tempi ristretti in vista delle qualificazioni Mondiali, non può permettersi ulteriori passi falsi.

Pioli resta alla finestra, pronto a raccogliere la sfida più importante della sua carriera: riportare l’Italia ai Mondiali dopo due mancate qualificazioni.