Il CT della Nazionale Italiana, Luciano Spalletti, ha toccato vari temi nella conferenza stampa di vigilia della sfida tra Norvegia ed Italia
L’Italia questa sera affronterà la Norvegia nella prima gara valevole per le qualificazioni ai prossimi mondiali. Gli azzurri, a differenza delle altre nazionali che fanno parte dello stesso girone, non hanno ancora esordito in queste qualificazioni alla coppa del mondo. L’Italia di Spalletti, infatti, fino all’ultima sosta per le nazionali è stata impegnata nella Nations League. Nella sfida di stasera, dunque, gli azzurri se la vedranno con Haaland e compagni: di seguito le parole del CT nella conferenza stampa di vigilia tenutasi nella giornata di ieri.
Spalletti: “Allenatore o psicologo? Entrambi”
Il Commissario Tecnico dell’Italia, Luciano Spalletti, ha così presentato la partita contro la Norvegia nella conferenza stampa di ieri: “In una partita di questo livello qui non ci sono differenze. Anche se esistessero per il valore di qualche giocatore, ecco che poi c’è l’importanza della gara che le annulla: è una partita equilibrata.
Ho la possibilità di poter scegliere giocatori tra tante squadre e li abbiamo rimpiazzati in maniera corretta.
Il logorio e la tensione delle competizioni europee insieme alla lotta scudetto hanno determinato che si arrivasse con un po’ di fatica alla fine“.
Spalletti si è espresso così sul dover essere sia allenatore che psicologo: “Di solito si tenta di fare un po’ tutti e due, di far riflettere su quanto sia seducente giocare una partita così anziché farla diventare qualcosa carico di pressione e tensione. Si tenta di allenare entrambe le cose e la risposta è stata corretta, si vede che i calciatori hanno capito l’importanza della gara; è bene sapere e pensare al fatto che ci giochiamo tanto. L’essenziale è andare con la testa alta e con lo sguardo corretto. Tenteremo di vincere, come penso che farà la Norvegia“.
“Acerbi? Pensiamo all’Italia e alla partita”
L’ex allenatore del Napoli si è poi soffermato sulla convocazione di Coppola: “Al di là del fatto che ci ho avuto a che fare direttamente questa volta, quelli dell’Under 21 li conosco molto bene perché il rapporto è stretto. Lui è uno di quelli che avevamo sotto osservazione, è un giocatore molto fisico dal punto di vista d’impatto, fortissimo di testa e molto difensivo: è più marcatore, fa dell’attenzione continua la sua qualità. Ha questa convinzione e può essere scelto per quel ruolo, come ce ne sono un altro paio per quel ruolo lì”.
Infine, Spalletti ha concluso soffermandosi ancora una volta sulla polemica legata ad Acerbi: “Ora siamo sulla partita e si pensa alla partita. Non si parla di quelli che hanno rifiutato la chiamata“.