Italia, gli Azzurri sicuri degli spareggi: ora pesa il sorteggio, le avversarie e la semifinale secca del 26 marzo
L’Italia si ritrova ancora una volta di fronte a un destino complicato. Non è stata una sconfitta sul campo a condannare gli Azzurri: il risultato determinante è arrivato da Oslo, ma in una partita che non li vedeva protagonisti. La vittoria della Norvegia sull’Estonia ha blindato il primo posto del girone, rendendo irraggiungibile la qualificazione diretta ai Mondiali del 2026. Un verdetto amaro, arrivato alla distanza, che costringe la Nazionale ai playoff di fine marzo.
Gennaro Gattuso, subentrato con energia e cinque vittorie consecutive, sapeva che sarebbe servito un mezzo miracolo per evitare gli spareggi. E invece il miracolo non è arrivato: la Norvegia ha completato il suo percorso perfetto e ha staccato il pass per Stati Uniti, Canada e Messico. Per l’Italia rimane la strada più accidentata, quella che negli ultimi anni ha generato paure, ferite e rimpianti.
Ora lo sguardo si sposta su Zurigo, dove giovedì verrà definito il puzzle dei playoff. Sarà lì che gli Azzurri conosceranno il primo ostacolo del percorso che deve portarli al Mondiale.
Come funzionano i playoff: Italia testa di serie, ma non al sicuro
La formula è ormai nota: sedici squadre, dodici arrivate seconde nei gironi più le quattro migliori della Nations League non ancora qualificate. Tabellone diviso in semifinali e finali secche: chi vince le due partite va al Mondiale, chi perde resta a casa.
L’Italia, grazie al ranking Fifa, sarà certa di partire come testa di serie. La semifinale si giocherà quindi in casa il 26 marzo. Ma la prima fascia non garantisce serenità: gli Azzurri troveranno sulla loro strada avversari di livello, alcuni storicamente molto scomodi.
Le altre squadre in prima fascia – Turchia, Polonia e probabilmente Ucraina – non potranno essere affrontate in semifinale, ma potrebbero essere avversarie nella finale del 31 marzo.
Nel secondo e terzo blocco si muovono nazionali come Scozia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Albania, Bosnia: tutte sfide pericolose, tutte partite che possono diventare complicate in una gara senza appello.
La vera trappola è la quarta fascia: lì si nasconde l’incubo
La fascia più temuta è l’ultima, la quarta, dove verranno inserite le quattro nazionali qualificate tramite la Nations League. Da questo gruppo uscirà il nome dell’avversaria della semifinale secca.
Le possibili rivali:
- Svezia ➜ la più temuta, un incubo storico e una montagna di difficoltà tecniche e fisiche.
- Galles o Macedonia del Nord ➜ una delle due finirà fuori dal secondo posto e atterrerà nella fascia più pericolosa.
- Romania o Irlanda del Nord, se non chiuderanno seconde.
- In alternativa, spazio a Moldova o San Marino solo in caso di ulteriori combinazioni.
La Svezia è la squadra che tutti vogliono evitare, ma la Nations League ha già dimostrato che i playoff sono terreno di sorprese e scivoloni.
Norvegia in festa, Italia ai playoff: un verdetto che pesa
La Norvegia, con il successo sull’Estonia, ha certificato la qualificazione diretta ai Mondiali per la prima volta dal 1998. Haaland e compagni hanno sfilato verso il traguardo senza concedere spazio agli avversari. Una corsa che l’Italia ha potuto soltanto osservare da spettatrice, sperando in un passo falso mai arrivato.
Gattuso lo ha detto con sincerità: «Mondiale? Se non ci vado, scappo dall’Italia». Una battuta, ma anche una presa di responsabilità. Il ct sa bene che i playoff non perdonano e che i due precedenti – Svezia e Macedonia – bruciano ancora.
Dove si gioca la semifinale del 26 marzo
La Figc ha imparato dagli errori del passato: niente stadi troppo grandi o dispersivi. Si punta a un impianto caldo, compatto, pieno.
Le opzioni principali sono:
- Bergamo – Gewiss Stadium
- Udine – Bluenergy Stadium
- Torino – Allianz Stadium
La scelta sarà condizionata dall’avversaria estratta a Zurigo. Giovedì il sorteggio: l’Italia conosce la prima tappa del suo destino
Il 26 marzo la semifinale. Il 31 marzo l’eventuale finale. Due gare secche per cancellare anni di delusioni e tornare dove l’Italia deve stare: sul palcoscenico mondiale.
Giovedì si accende il sorteggio. E si capirà davvero se la strada azzurra sarà un cammino complicato… o una salita ripida come una montagna.







