Inzaghi, dopo quattro stagioni a San Siro, l’allenatore saluta il club nerazzurro per una nuova avventura con un triennale

Martedì 3 giugno è stato fissato come giorno cruciale per il futuro dell’Inter. In una riunione riservata, Simone Inzaghi e la dirigenza nerazzurra hanno convenuto di interrompere il loro rapporto dopo quattro anni intensi. Il tecnico, arrivato nell’estate 2021, ha manifestato un forte senso di stanchezza dopo un ciclo lungo e pieno di soddisfazioni, ma concluso con la delusione per la finale di Champions League persa contro il Psg. La decisione, pur sofferta da entrambe le parti, è arrivata dopo un confronto schietto: Inzaghi aveva ormai maturato la convinzione di proseguire il proprio percorso altrove.

Inzaghi, l’addio di un ciclo vincente

Durante l’incontro, svoltosi in un luogo discreto nel centro di Milano, erano presenti il presidente Beppe Marotta, il direttore sportivo Piero Ausilio e l’avvocato Angelo Capellini, considerato il “uomo dei contratti” nerazzurri. Marotta ha tentato fino all’ultimo di convincere Inzaghi a restare, formulando un’offerta di prolungamento contrattuale con adeguamento di stipendio. Le parti hanno esaminato a lungo l’ipotesi di un nuovo accordo, ma il tecnico ha spiegato di aver già preso la decisione di voltare pagina, sentendosi pronto a una nuova sfida.

A San Siro, Inzaghi lascia il segno di un percorso culminato con la vittoria dello Scudetto 2021/22 e due finali europee (Europa League 2022 e Champions League 2023). Il suo comando ha garantito all’Inter una mentalità propositiva e la capacità di competere su tutti i fronti. Tuttavia, la scelta di separarsi nasce da un desiderio di ritrovare entusiasmo e di mettersi alla prova in un contesto totalmente diverso.

La nuova frontiera: Al-Hilal aspetta Inzaghi

Il futuro di Inzaghi è già scritto: nelle prossime ore volerà in Arabia Saudita per firmare un contratto triennale con l’Al-Hilal, club che milita nella Saudi Pro League e che punta sempre più in alto sul mercato internazionale. L’accordo prevede un ingaggio milionario, in linea con le aspirazioni del club saudita di portare in rosa nomi di primo piano a livello mondiale.

La scelta dell’Al-Hilal non è casuale: tra i calciatori di spicco della rosa figura anche Sergej Milinković-Savić, già allenato da Inzaghi ai tempi della Lazio. Il legame con il centrocampista serbo ha avuto un peso determinante nella decisione del tecnico di accettare l’offerta araba. Nei prossimi giorni, Inzaghi raggiungerà il ritiro dell’Al-Hilal a Miami, dove i sauditi prenderanno parte al Mondiale per Club con l’obiettivo di debuttare contro il Real Madrid il 18 giugno.

Un bilancio di quattro anni a Milano

Nei quattro anni vissuti alla guida dell’Inter, Inzaghi ha saputo imprimere una svolta caratteriale:

• Scudetto 2021/22, conquistato con autorevolezza dopo otto anni di attesa
• Finali europee consecutive, che hanno certificato la solidità internazionale della squadra
• Rilancio del settore giovanile, con promozioni di giovani talenti utili alla prima squadra

Nonostante la recente sconfitta in Champions League, la gestione Inzaghi ha mantenuto l’Inter stabilmente tra le grandi d’Europa, recuperando automonia di gioco e coesione nello spogliatoio. La pressione mediatica e l’alta aspettativa attorno a un club di grandi ambizioni hanno contribuito tuttavia all’esaurimento emotivo del tecnico, pronto a ricominciare con nuove motivazioni.

Una nuova era per l’Inter

Con l’addio di Inzaghi, l’Inter si prepara a un’altra fase di cambiamento. L’urgenza principale per la dirigenza sarà individuare il successore capace di proseguire il percorso di crescita senza stravolgimenti. I nomi nel mercato delle panchine non mancano, ma l’obiettivo è trovare una figura che sappia garantire continuità di progetto, soprattutto sul piano tattico e relazionale con i giocatori.

I tifosi, seppur dispiaciuti per la fine di un ciclo, si augurano che la società possa compiere la scelta migliore per mantenere l’Inter competitiva sia in Italia sia in Europa. Nel mentre, Simone Inzaghi si avventura in Arabia Saudita, pronto a iniziare una nuova avventura sotto il sole di Riyadh, dove l’Al-Hilal vuole tornare protagonista a livello mondiale.