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Inter-Verona, i nerazzurri non mollano la lotta scudetto: le pagelle

Inter-Verona, i nerazzurri non mollano la lotta scudetto: le pagelle

Inter-Verona, i nerazzurri vincono e restano in scia Napoli per la lotta scudetto, decide Asllani su rigore: le pagelle del match.

Una vittoria preziosa, arrivata senza fronzoli, ma con grande concretezza.

L’Inter, guidata da un’ampia rotazione voluta da Inzaghi in vista del ritorno di Champions con il Barcellona, regola l’Hellas Verona con un secco 1-0 grazie a un rigore trasformato da Asllani dopo appena nove minuti.

Tre punti che valgono oro nella volata scudetto: i nerazzurri restano a -3 dal Napoli a tre giornate dalla fine.

Inter-Verona, i nerazzurri non mollano la lotta scudetto: Asllani glaciale, poi solo gestione

Subito in avvio di gara l’albanese classe 2002, sigla la prima rete in Serie A con l’Inter sfruttando un regalo di Valentini e la generosità di Zielinski, che gli lascia la responsabilità dagli undici metri.

La palla finisce in rete, Montipò è spiazzato, e San Siro esplode di gioia.

Al 43’ è ancora Asllani a sfiorare il raddoppio con un destro potente dalla distanza che sfiora l’incrocio.

Da lì in poi la partita assume i contorni della gestione: l’Inter addormenta il gioco, imposta senza rischiare, e lascia agli avversari poco o nulla.

Le uniche emozioni arrivano da un paio di colpi di testa di Arnautovic e da qualche accelerazione di Carlos Augusto e Zalewski, mentre il Verona si affaccia dalle parti di Martinez con un paio di tiri senza particolare pericolosità.

La contemporanea vittoria del Napoli a Lecce tiene saldamente gli azzurri in testa in classifica.

Inter-Verona però, con i nerazzurri tornati al successo in campionato dopo due sconfitte consecutive, manda un messaggio chiaro ai partenopei: per lo scudetto bisognerà lottare fino alla fine.

Ora testa alla Champions, con il ritorno del 6 maggio contro il Barcellona che vale l’accesso alla seconda finale europea in due anni.

Le pagelle dei nerazzurri

Martinez 6: Attento sull’unica conclusione insidiosa del Verona. Qualche incertezza con i piedi nel finale di gara, ma se la cava con la sua buona tecnica.

Bisseck 6,5: Partita solida, che scorre senza particolari tensioni. 
Non avendo molto lavoro difensivo, partecipa con costanza alla manovra offensiva, ma non con grande incisività. 
(Dal 69’ Dimarco 6: Preziosi minuti nelle gambe in vista del ritorno contro il Barcellona. Respinge una conclusione pericolosa di Tchatchoua)

de Vrij 6,5: Costringe Sarr ad arretrare molto per toccare qualche pallone giocabile. Prestazione priva di sbandate e sbavature. 

Carlos Augusto 6,5: Conferma il suo ottimo momento di forma, proponendosi sempre in avanti con costanza. Non a caso il rigore nasce da un suo inserimento. Meno propositivo nella ripresa, quando sembra preferire risparmiare le energie per non correre rischi.

Darmian 6: Pensa prima di tutto all’equilibrio, misura gli sprint e gestisce le risorse, senza comunque mai soffrire avanzate avversarie. 

Frattesi 5: Poco nel vivo del gioco, non riesce a incidere con i suoi inserimenti. Nel secondo tempo finisce per commettere diversi errori, che certificano come debba ancora crescere molto quando gli spazi sono pochi ed il ritmo non è altissimo.

Asllani 7: Si presenta dagli undici metri e con freddezza spiazza Montipò. Al 43’ va vicino alla doppietta con una bella conclusione dalla distanza che si abbassa improvvisamente, dando l’illusione del gol. Sempre vivo nella manovra.

Zielinski 6: Era un’occasione per dimostrare di aver recuperato del tutto dall’infortunio e di provare anche ad alzare i giri del motore. Non avviene quasi mai, nonostante giochi una gara comunque abbastanza ordinata. 
(Dal 69’ Mkhitaryan 6: Entra e va subito via in transizione dalla sua metà campo alle trequarti avversaria, innescando l’inserimento di Zalewski. Il resto è gestione). 

Zalewski 6,5: Il duello tra lui e Tchatchoua termina senza nessun vincitore. Finiscono un po’ per annullarsi a vicenda. 
Non ha paura di puntare l’uomo con costanza ed è lo sbocco principale della manovra offensiva nerazzurra. Non smette di correre con intensità fino al momento del cambio, quando esce sfinito. 
(Dal 84’ Acerbi: s.v.)

Arnautovic 5,5: Nervoso, ma più nel vivo del gioco nel primo tempo, con anche un paio di buone opportunità di testa, non sfruttate. Sembra intristirsi nella ripresa e sparisce quasi del tutto dalla manovra.
(Dal 77′ Taremi: s.v.

Correa 5: Si muove tanto per farsi vedere e per offrire soluzioni alla manovra nerazzurra. Negli ultimi metri di campo, però, gli manca incisività. Nel secondo tempo cala anche la sua qualità in rifinitura e il suo contributo diventa abbastanza risicato.

Allenatore Simone Inzaghi 6,5: Affronta il Verona con tutte le riserve e dopo aver osservato il Napoli vincere a Lecce. Il pensiero del Barcellona non distrae il gruppo e alla fine porta a casa una vittoria priva di sofferenze.  

Inter-Verona, i nerazzurri non mollano la lotta scudetto: le pagelle degli scaligeri

Montipò 6: Spiazzato dal rigore di Asllani. Per il resto vive una serata abbastanza tranquilla. 
Bravo su Zalewski ed attento in un paio di uscite.

Daniliuc 5,5: Fatica ad assorbire gli inserimenti quando l’argentino Correa si stacca a giocar palla. Nel secondo tempo si registra meglio.

Valentini 5,5: Roccioso e concreto nel ruolo centrale difensivo. E’ stato sempre incollato ad Arnautovic ma purtroppo non è stato fortunato o reattivo sul rimpallo che ha portato al calcio di rigore per l’Inter.

Frese 5,5: Tra le maglie gialloblù c’è tanto spazio e l’Inter ci si infila con forza e centimetri anche perché le sue marcature non sono sempre da almanacco della fase difensiva. 

Tchatchoua 6: È tra i pochi a dare la sensazione di volerci provare sempre. In generale disputa un incontro discreto. Sempre propositivo e soprattutto reattivo.

Serdar 5,5: Protegge insieme a Niasse la difesa ma quel che mancano sono le idee e le giocate in verticale.

Niasse 5: Compassato, a tratti anche intimidito. I suoi appoggi errati hanno urtato la sensibilità dei tifosi scaligeri.
(Dal 80’ Kastanos: s.v.)

Duda 6: Lì in mezzo è l’unico a metterci un po’ di agonismo, anzi, forse esagera addirittura e meriterebbe il rosso per doppio giallo. Ma l’arbitro lo grazia e Zanetti lo richiama subito in panchina per evitare il peggio. 
(Dal 80’ Tengstedt: s.v.)

Bradaric 5,5: Le urla nel primo tempo del suo allenatore devono aver avuto effetto per l’ex Salernitana. Decisamente meglio la ripresa con un bel servizio pure per Tchatchoua. Appare però ancora titubante come nel girone d’andata. Insufficiente.
(Dal 92’ Livramento: s.v.)

Suslov 5: Una conclusione sbilenca e tante, tante corse all’indietro. 
(Dal 69’ Bernede 5,5: Al posto di uno spento Suslov, entra per equilibrare il centrocampo quando Zanetti prova a inserire anche Mosquera, ma la sua non è una presenza che sposta). 

Sarr 5,5: Riceve da Tchatchoua e da posizione defilata impegna Martinez con un bel diagonale. Si sacrifica, ma punge poco. 

Allenatore Paolo Zanetti 6: Più compatto rispetto alla gara di andate, ma le tante assenze non gli consentono di schierare una squadra in grado di crederci per davvero. 

Foto: Instagram Inter.

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