Inter, Il club nerazzurro accelera la scelta tra profili internazionali e italiani: in pista anche Mancini, Farioli e Vieira
Simone Inzaghi ha chiuso un ciclo lungo quattro stagioni sulla panchina dell’Inter, lasciando il club a un passo dal debutto nel Mondiale per club a Los Angeles. Con l’allenatore ormai diretto verso l’Al-Hilal, la dirigenza nerazzurra guidata da Beppe Marotta e Piero Ausilio deve mettere a punto in tempi rapidi il progetto tecnico per la stagione 2025/26. Nel giro di pochissimi giorni, saranno definiti nomi e obiettivi: l’1 giugno la squadra partirà già per gli Stati Uniti, ragione in più per non perdere neanche un minuto.
Inter, Fabregas in pole position, ma il progetto Como può trattenere lo spagnolo
Il candidato che al momento sembra in testa alla lista è Cesc Fabregas, oggi sotto contratto con il Como. L’ex playmaker del Barcellona e Arsenal è approdato in Lombardia dopo una breve carriera da allenatore dilettantistico, ma in pochi mesi ha dimostrato di avere idee chiare e di saper gestire un gruppo con ambizioni di salvezza. Sulle tracce del centrocampista spagnolo si sono mossi i dirigenti nerazzurri già nelle ore successive alla chiusura del campionato, ma serve convincere Fabregas a lasciare il Como proprio nel momento del rilancio. Il giovane tecnico, infatti, pare piuttosto soddisfatto del progetto triennale che il club lariano gli ha appena rinnovato.
De Zerbi resta un profilo gradito, ma il Marsiglia blocca ogni apertura
In seconda fila per la panchina interista c’è Roberto De Zerbi, fresco di rinnovo con l’Olympique Marsiglia. Il suo Verona di idee di gioco e pressing organizzato ha attirato l’attenzione di molti club europei, ma il tecnico campano ha dichiarato in mattinata un “non mi ha chiamato nessuno” che suona come uno stop alle indiscrezioni. Nonostante il fascino del palcoscenico interista, De Zerbi appare intenzionato a onorare il nuovo contratto con il Marsiglia e a guidare la squadra francese nella prossima Ligue 1.
Inter, le candidature italiane: Mancini, Farioli e un occhio a Vieira
Tra le altre ipotesi emerse in questi giorni, spiccano i nomi di Roberto Mancini, Francesco Farioli e Patrick Vieira. Mancini – che ha già guidato l’Inter in due periodi differenti (2004-2008 e 2014-2016) – rappresenta un profilo di esperienza e di legame affettivo con il club: il suo ritorno sarebbe accolto con entusiasmo dai tifosi. Tuttavia, il tecnico è attualmente libero e potrebbe puntare subito a un progetto a lungo termine.
Farioli, giovanissimo allenatore in ascesa, ha condotto l’Ajax al secondo posto in Eredivisie, dimostrando di saper ereditare l’eredità di Ten Hag e di gestire una rivalità storica con la Juventus in Champions. La sua candidatura affascina per la visione moderna e per la capacità di valorizzare i giovani, caratteristiche in linea con le necessità attuali dell’Inter. Infine, Vieira – ex bandiera di Arsenal e nazionale francese – è reduce da una stagione non esaltante con il Genoa, ma gode ancora di grande stima in Inghilterra e non solo; il ritorno in nerazzurro, dove giocò per due stagioni (2005-2006), non è da escludere del tutto.
Altre piste e la necessità di decidere in fretta
Nel frattempo, nel Viale della Liberazione, si discute anche di altri profili, meno concreti ma degni di nota. La squadra avrebbe considerato un contatto con Christian Chivu, attuale tecnico del Parma, ex difensore nerazzurro; tuttavia, la trattativa non sembra in primo piano e manca un “testa a testa” con gli altri candidati. Sul taccuino restano poi alcuni nomi stranieri dotati di metodo di gioco offensivo, ma difficili da convincere ad accettare un progetto di transizione.
Una volta individuato il sostituto di Inzaghi, la dirigenza potrà concentrarsi sul mercato: il nuovo allenatore dovrà definire in tempi strettissimi il ritiro estivo e l’allestimento della rosa. Il Mondiale per club, in programma dall’11 giugno a Los Angeles, rappresenta già un’occasione per “testare” le idee tattiche e iniziare a gettare le basi per la stagione 2025/26.
L’appuntamento con il futuro nerazzurro
La dirigenza vuole evitare ritardi che possano compromettere la pianificazione: se da un lato la ricerca di un profilo in grado di unire giovani e veterani, dall’altro c’è la necessità di garantire continuità dopo quattro anni di Inzaghi. I prossimi giorni saranno decisivi, soprattutto a ridosso della partenza per gli Stati Uniti. Nel frattempo, i tifosi osservano con attenzione gli sviluppi: l’Inter deve decidere in fretta per non restare spiazzata dalla concorrenza e per presentarsi con un nuovo progetto solido all’appuntamento con le competizioni internazionali.