Prima l’appuntamento con la storia, poi l’incontro con Inzaghi per capire il da farsi: per l’Inter arriva la settimana più importante
Per i tifosi dell’Inter, ci sono due appuntamenti da segnare in rosso sul calendario. Il primo è quello del 31 maggio, data in cui i nerazzurri scenderanno in campo all’Allianz Arena di Monaco di Baviera per giocarsi la finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain: un appuntamento attesissimo che potrebbe riscrivere la storia recente del club.
Il secondo, meno spettacolare ma altrettanto cruciale, è fissato per il 3 giugno. In quella data, infatti, è previsto l’incontro tra l’allenatore Simone Inzaghi e la dirigenza interista per delineare il futuro della panchina nerazzurra. Sul tavolo, non solo la programmazione tecnica per la prossima stagione, ma anche il nodo legato al futuro dello stesso tecnico piacentino, su cui, nelle ultime settimane, si sono rincorse voci di un’offerta proveniente dall’Arabia Saudita.
Al momento, Inzaghi non ha ancora sciolto le riserve. Il summit con la società potrebbe essere decisivo per capire se la sua avventura a Milano proseguirà o se il ciclo vincente verrà interrotto sul più bello.
Una questione delicata, che tiene con il fiato sospeso i tifosi e potrebbe avere ripercussioni importanti anche sul mercato e sulla costruzione della squadra per il prossimo anno. Ecco cosa possiamo aspettarci da questo incontro.
Inter-Inzaghi: summit decisivo dopo la finale di Champions
L’Inter è a pochi giorni di distanza dalla sua seconda finale di Champions League in tre stagioni, un risultato che conferma il lavoro di Simone Inzaghi, arrivato alla fine della quarta stagione alla guida dei nerazzurri. Ma quella del 31 maggio all’Allianz Arena potrebbe anche essere l’ultima partita del tecnico piacentino sulla panchina interista.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, subito dopo la finale contro il PSG è previsto un incontro cruciale tra Inzaghi e la dirigenza. La data, come detto, è quella del 3 giugno, quando si farà il punto sulla stagione appena conclusa e si discuterà del futuro.
Il tecnico, nel frattempo, non ha escluso l’ipotesi di un addio, indipendentemente dal risultato della finale, soprattutto alla luce della corte serrata dell’Al-Hilal, pronto a offrirgli un contratto multimilionario.
In caso d’addio, chi per il dopo Inzaghi?
Nel caso in cui Inzaghi dovesse scegliere di lasciare, l’Inter si troverebbe di fronte a una scelta delicata per la successione. Una pista già sfumata è quella di Vincenzo Italiano, ormai vicino al rinnovo con il Bologna fino al 2027 per oltre 3 milioni di euro a stagione. Così restano sul tavolo i nomi di Massimiliano Allegri e Cesc Fabregas.
L’ex tecnico della Juventus è seguito anche dal Milan, che tramite l’ex dirigente Igli Tare ha intensificato i contatti per bruciare la concorrenza. Il Napoli, intanto, resta alla finestra in attesa della decisione di Conte.
Più suggestiva la candidatura di Fabregas: lo spagnolo piace per la sua capacità di lavorare con i giovani e per un profilo in linea con la filosofia del fondo Oaktree, che ha recentemente assunto il controllo del club.
Fino al 31 testa all’Inter, poi si deciderà
Fino alla finale di Monaco, però, Inzaghi resterà concentrato esclusivamente sull’obiettivo Champions. La possibilità di entrare nella storia dell’Inter – riscattando la sconfitta di Istanbul del 2023 – è troppo importante per lasciarsi distrarre dalle voci sul futuro. Solo dopo il fischio finale si parlerà di Mondiale per Club, mercato e stagione 2025/26.
