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Inter-Barcellona, mano pesante della Uefa.

Inter-Barcellona, il post partita di Champions del 6 maggio si chiude con un duro provvedimento disciplinare per il Barcellona.

MILANO – Nuove polemiche post Inter-Barcellona, ma stavolta non per questioni tecniche. L’UEFA ha infatti annunciato una serie di sanzioni disciplinari nei confronti del club blaugrana e di alcuni suoi tesserati, in seguito alla partita di Champions League disputata il 6 maggio scorso contro i nerazzurri.

Al centro del provvedimento ci sono due dei nomi più rappresentativi della rosa catalana: Robert Lewandowski e il giovane talento Lamine Yamal, entrambi multati di 5.000 euro ciascuno per violazione delle norme antidoping.

La violazione: Rispetto delle procedure antidoping

Secondo quanto comunicato dalla UEFA, i due calciatori non hanno rispettato il protocollo previsto dal Regolamento Antidoping, in particolare:

  • Articolo 21.8: mancata osservanza delle istruzioni dell’Ufficiale di Controllo Antidoping.
  • Articolo 21.10 (a): mancato raggiungimento tempestivo del posto di controllo antidoping al termine del match.

Una negligenza considerata grave, anche alla luce del ruolo pubblico e dell’esperienza dei due giocatori, che ha spinto l’organismo europeo ad agire con fermezza.

Inter-Barcellona, Mano dura anche su Flick: multa e squalifica

Non si sono fermati a Lewandowski e Yamal i provvedimenti della UEFA. Nel mirino è finito anche l’allenatore del Barcellona, Hansi Flick, sanzionato con 20.000 euro di multa e una giornata di squalifica per “violazione dei principi basilari di condotta” (Art. 11(1) DR) e delle “norme comportamentali fondamentali” (Art. 11(2)(b) DR).

Secondo quanto trapelato, il comportamento tenuto dal tecnico tedesco nei confronti degli ufficiali UEFA a fine partita sarebbe stato ritenuto inappropriato, contribuendo ad alimentare il clima teso seguito alla pesante sconfitta per 3-0 subita al Meazza.

Sanzionato anche il club: fuochi e oggetti in campo

Oltre alle sanzioni personali, anche il Barcellona come società è stato multato, per episodi legati al comportamento dei tifosi durante l’incontro. In particolare:

  • 5.250 euro per lancio di oggetti dagli spalti (Art. 16(2)(b) DR),
  • 2.500 euro per l’accensione di fuochi d’artificio sugli spalti (Art. 16(2)(c) DR).

Il totale delle sanzioni per il club catalano supera quindi i 30.000 euro, un colpo d’immagine oltre che economico per una società che punta a rilanciarsi in Europa.

Un post gara da dimenticare per il Barcellona

La serata del 6 maggio, già amara per il risultato del campo, rischia di diventare un piccolo caso disciplinare in casa Barça. In un momento in cui il club sta cercando di costruire una nuova identità tecnica con Flick e di valorizzare giovani come Yamal, il richiamo alla disciplina UEFA rappresenta un monito severo per evitare ulteriori scivoloni.

Nel frattempo, l’Inter osserva a distanza, estranea alla vicenda, ma consapevole di aver inflitto una sconfitta non solo sportiva, ma anche mediatica e regolamentare ai rivali catalani.

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