Il presidente biancoceleste ricorre a un intervento divino per provare a scongiurare la grave emergenza infortuni
La situazione infortuni in casa Lazio verte in condizioni così critiche da superare i confini della medicina sportiva e della tattica e sfociare nella fede e nella superstizione.
L’ondata di stop che ha colpito la squadra sta incrinando la stagione e, di fronte a un’emergenza che sembra sfidare ogni logica, il presidente Claudio Lotito ha deciso di ricorrere a un rimedio sui generis.
La maledizione
Nelle ultime settimane le indisponibilità a Formello sono schizzate alle stelle: lesioni e acciacchi hanno ridotto all’osso le opzioni dell’allenatore, rendendo difficile anche svolgere gli allenamenti.
L’ultima tragica nuova è la necessità di operazione (causa pugalgia) per Nicolò Rovella, che rientrerà nel 2026. Ma i biancocelesti sono stati davvero falcidiati: ben 10 gli infortuni muscolari da inizio anno, senza contare la mononucleosi che ha colpito Isacksen.
Sembra non trattarsi più di sfortuna, ma di qualcosa che, agli occhi del presidente, ha assunto le sembianze di una vera e propria maledizione. Allora, di fronte all’incapacità dello staff medico e atletico di invertire questa tendenza, Lotito ha cercato soluzioni esterne all’immanenza terrena.
L’esorcismo di Lotito
La risposta dell’eccentrico presidente a questa anomalia non è stata l’ennesimo summit con i medici, bensì una mossa che ha fatto sorridere (e forse pregare) i tifosi biancocelesti: ha assoldato un prete.
Nello specifico, venerdì un sacerdote si è recato presso il centro sportivo di Formello per officiare una benedizione sui campi di allenamento.
L’iniziativa, per quanto inusuale, gode della serietà di chi crede che, a volte, ci sia bisogno di un intervento superiore per allontanare le influenze negative che sembrano attanagliare la Lazio.
L’obiettivo non è curare i muscoli, ma bonificare il terreno di gioco dagli spiriti diabolici che stanno tormentando i ragazzi.
In un mondo dove fede e religione sembrano lasciare spazio alla scienza e alla logica, uno degli ultimi presidenti “all’italiana” dimostra quanto la tradizione e le radici siano ancora influenti nel calcio, rimanendo devoto a metodi antichissimi e ancestrali.
Resta da vedere se l’acqua santa avrà un effetto più rapido e duraturo di un programma di recupero, ma intanto nei portafogli dei credenti laziali, tra i santini di San Francesco e Padre Pio, inizia a spuntare anche la foto di Claudio Lotito.









