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In Becco all’Aquila, una Lazio decimata sbatte contro la Cremonese

La nuova rubrica biancoceleste In Becco all'Aquila racconta Lazio-Cremonese.
Foto: Shutterstock

Una Lazio nervosa e poco convincente non riesce a dare continuità alle prestazioni di alto livello dell’ultimo periodo: 0-0 contro la Cremonese.

In seguito al match disputatosi sabato 20 dicembre inauguriamo una nuova rubrica su Calcio-Sport.com.

In Becco all’Aquila” uscirà a cadenza settimanale e permetterà di analizzare dettagliatamente e di commentare le dinamiche della S.S Lazio.

Vediamo cosa non ha funzionato contro la squadra di Di Nicola tra assenze e la mancanza di creatività nella trequarti avversaria.

Sarri non è Mago Merlino

Maurizio Sarri, dal suo arrivo per la seconda volta nell’estate del 2025, ha cercato di contribuire alla causa biancoceleste con gli esigui mezzi a disposizione.

L’attitudine al risparmio di Claudio Lotito e il blocco del mercato hanno certamente avuto un ruolo nella preparazione della stagione dell’allenatore.

Se poi aggiungiamo a una rosa di per sé abbastanza corta i numerosi infortuni o squalifiche di vario genere, il risultato è abbastanza intuibile: formazione inadatta e un gioco altalenante.

La società è estremamente conscia della difficoltà da parte dei calciatori di assimilare i dettami tattici di Sarri ma non è stata in grado di sostituire elementi ai margini del progetto con altri di rilievo.

Sarri è stato costretto, a più riprese, a indossare un cappello e una tunica per risollevare una situazione delicata: ha valorizzato Toma Basic in seguito all’emergenza riguardante il centrocampo laziale.

Senza Zaccagni non si vince

Contro la Cremonese Maurizio Sarri ha dovuto stringere i denti: quasi più indisponibili che calciatori convocabili.

Fuori Dele-Bashiru e Dia in seguito alla partecipazione all’imminente Coppa d’Africa, Rovella, Isaksen e Gigot per infortunio e, infine, i due espulsi Basic e Zaccagni.

Un reparto offensivo decimato comprendente Pedro, Noslin e i due appena recuperati Castellanos e Cancellieri e una panchina limitata hanno determinato il risultato.

Il mancato contribuito del capitano Mattia Zaccagni, le pochissime alternative e la scarsa incisività negli ultimi metri sono stati i principali ingredienti per un pareggio scialbo e senza sostanza.

Cosa non ha funzionato?

La squadra è apparsa estremamente spaesata, in difficoltà e soprattuto senza una vera e propria identità a differenza dell’ultimo periodo nel quale si sono susseguite diverse ottime prestazioni.

Il reparto difensivo ha peccato, soprattutto nei primi 45 minuti, di distrazione e di leggerezza: da grossolani errori di impostazione si sono originati diversi pericoli non sfruttati dagli avversari.

Un discorso simile si può applicare al tridente offensivo opaco, sconclusionato e disorientato che non è stato in grado di impensierire realisticamente la Cremonese

D’altro canto, il centrocampo si è dimostrato concreto, solido ed equilibrato: da elogiare la gara di Mateo Guendouzi e il suo rammarico per la mancata vittoria.

Dalle parole del francese (e MVP dell’incontro) dovrebbe ripartire la Lazio: in periodi di estrema crisi e in assenza di una rosa ben congegnata l’unico modo per risollevarsi è la grinta.

Dove si trova la Lazio nella classifica della Serie A Enilove?

La Lazio occupa attualmente all’ottavo posto.

Di cosa ha bisogno la Lazio?

Attaccamento alla maglia, grinta e un intervento mirato nella finestra invernale di calciomercato.

Che cos’è “In Becco all’Aquila”?

In Becco all’Aquila è la nuova rubrica di Calcio-sport.com riguardante il mondo biancoceleste.

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