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Il VAR ha regalato un rigore al Milan?: la moviola della settimana

La moviola della settima giornata di Serie A
Foto: Shutterstock

La settima giornata della Serie A Enilive si sta per concludere: ecco la moviola dei casi più controversi delle 9 gare già disputate.

A differenza di altre giornate, quella appena trascorsa non è stata protagonista di gestioni arbitrali particolarmente discutibili, salvo rari casi.

A seguire la moviola della settimana sugli eventi che potrebbero avere lasciato il pubblico in disaccordo con le scelte dei direttori di gara.

Pisa-Verona e Lecce-Sassuolo: gestione senza difficoltà

Nelle gare d’apertura della settima giornata Pisa-Verona e Lecce-Sassuolo, dirette rispettivamente da Marco Guida e Valerio Crezzini, non si sono riscontrati episodi controversi.

Entrambi i direttori di gara hanno dovuto semplicemente gestire e garantire il rispetto delle regole di gioco.

Torino-Napoli e il goal annullato: la moviola

Nella gara delle 18 è avvenuto un solo episodio da dover commentare e analizzare: il goal annullato a Noa Lang al 94′.

Se inizialmente il direttore di gara Matteo Marcenaro convalida la rete, in seguito a una revisione al Var, annulla il momentaneo 1-1 per fuorigioco.

La decisione presa e la spiegazione fornita dall’arbitro sono da considerarsi da manuale ed esemplari.

Nell’istante in cui Matteo Politano tenta una conclusione a rete, il compagno di squadra si trova in posizione irregolare in quanto non si presentano tocchi volontari da parte dei giocatori del Torino.

Si ricordi come la deviazione del palo non si possa ritenere come volontaria e nemmeno il tocco di schiena del portiere Israel; di conseguenza la decisione esatta è stata quella di chiamare il fuorigioco.

Di seguito si riporta la chiara spiegazione di Luca Marelli all’emittente DAZN:

“La posizione di Lang al momento del tiro è in fuorigioco. Dunque, il gol viene annullato al VAR. Inoltre, l’ammonizione all’olandese rimarrà perché è un comportamento relativo all’azione”.

Inoltre, il goal dell’1-0 di Giovanni Simeone è da considerarsi regolare in quanto, secondo il concetto di giocata, l’intervento in allungo di Gilmour su Che Adams sana la posizione irregolare del Cholito.

Roma-Inter: la moviola

Dopo due designazioni lontane dalle gare di cartello, Davide Massa dirige Roma-Inter con carisma e lucidità.

Con l’ausilio del Var, per presunto fuorigioco, al 6′ convalida correttamente la rete di Ange Bonny per lo 0-1 dell’Inter.

Infatti, il francese si trova in posizione regolare, seppur di pochissimo, al momento del passaggio di Nicolò Barella.

Mantiene una soglia di giudizio regolare e costante da ambe le parti e per tutta la durata di gara.

Infine, si può solamente disapprovare la scelta del direttore di gara di fischiare diversi contatti evitabili, spezzettando eccessivamente il ritmo di gioco, e talvolta di mostrarsi troppo indulgente nel giudicare le entità dei falli segnalati.

Como-Juventus: Ayroldi rimandato

Al Senigallia di Como, Giovanni Ayroldi dirige una gara abbastanza complicata estraendo ben 4 gialli solamente nel primo tempo e inducendolo ad abbassare la soglia di giudizio.

Gestisce correttamente un episodio in area di rigore nella prima frazione di gioco: tocco di mano del difensore del Como Diego Carlos su tiro in porta di Teun Koopmeiners.

Il direttore di gara non assegna il rigore in quanto il braccio è aderente al corpo e non ne aumenta il volume: decisione corretta.

Genoa-Parma e Cagliari Bologna: la moviola

Nel turno delle 15 di domenica 19 ottobre, Simone Sozza e Matteo Marchetti vengono designati rispettivamente per Genoa-Parma e Cagliari-Bologna.

Il primo gestisce in maniera ottimale la gara, espellendo esemplarmente al 42′ del primo tempo Abdoulaye Ndiaye del Parma, già ammonito al 37′, in seguito a un fallo imprudente.

Al 96′ concede un calcio di rigore per i genoani in quanto il difensore Mariano Troilo atterra in area di rigore Jeff Ekhator.

Il secondo offre una prestazione simile, ma a differenza del collega, annulla un rigore, inizialmente segnalato per presunto contrasto falloso di Michael Folorunsho, per non sussistenza dell’irregolarità dell’intervento.

Atalanta-Lazio

Nonostante la poca esperienza, Giuseppe Collu offre una prestazione eccezionale in una gara del calibro di Atalanta-Lazio.

Al 12′ del primo tempo non assegna un calcio di rigore ai biancocelesti in quanto Mattia Zaccagni si lascia cadere facilmente dopo un contatto lieve.

Il fischietto della sezione di Cagliari cerca il più possibile di non interrompere eccessivamente il ritmo della partita, concedendo intelligentemente diversi vantaggi.

Milan-Fiorentina: la moviola

Nella penultima gara della giornata si presentano solamente 2 eventi tali da essere analizzati: il rientro in campo negato al difensore viola Luca Ranieri al 63′ (minuto del pareggio del Milan) e il discusso rigore in favore ai rossoneri all’81′.

Nel primo caso il centrocampista Youssouf Fofana colpisce il volto di Ranieri, il quale viene costretto ad abbandonare il terreno di gioco a causa di una perdita di sangue dal naso.

Nonostante la celerità di intervento dei medici viola, il calciatore non ha la possibilità di rientrare in campo poiché il quarto uomo, come da regolamento, si accerta delle sue condizioni e nota come la perdita di sangue non si sia ancora arrestata.

Infatti, secondo la regola 5, si è impossibilitati a partecipare al gioco qualora una parte del corpo o la divisa presentino tracce ematiche.

Invece, all’81’ l’attaccante rossonero Santiago Gimenez cade in area di rigore in seguito a un tocco proprio di Ranieri, il quale dapprima allunga la mano e successivamente tenta di strattonare invano la maglia dell’avversario.

Inizialmente Livio Marinelli non punisce l’intervento, salvo poi essere chiamato dal VAR per rivedere l’azione e cambiare idea.

Il contatto è molto lieve; di conseguenza la decisione da considerarsi insindacabilmente valida è quella del direttore di gara, l’unico che può concretamente valutare l’entità del “fallo”.

Si contesta, invece, la non regolare adesione al protocollo VAR nel quale si dovrebbe intervenire solamente in seguito a un chiaro ed evidente errore dell’arbitro.

Se si concorda con le decisioni di non far rientrare in gioco il difensore Luca Ranieri e l’eventualità di poter concedere il calcio di rigore (da regolamento accettabile), altrettanto non si può fare in merito al non necessario ricorso all’Open Field Review.

Questa casistica crea un precedente soprattutto in relazione a medesimi contatti non sanzionati in altre gare

Pertanto, è abbastanza condivisibile la richiesta dei tifosi riguardo la trasparenza dei criteri adottati da parte dell’AIA per la valutazione delle varie situazioni di gioco.

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