Dal periodo aureo della Lazio negli anni ’90 all’era attuale di Claudio Lotito chi sono i peggiori acquisti della società biancoceleste?
Il calciomercato è, senza ombra di dubbio, il fulcro fondamentale dal quale dipendono le sorti, presenti e future, di tutte le società calcistiche.
La Lazio, negli ultimi 30 anni, ha visto un susseguirsi di mercati stellari e altri fallimentari che hanno lasciato un segno nella memoria dei tifosi.
Molto probabilmente questo articolo susciterà una doppia e ambivalente reazione: alcuni si divertiranno, altri, soprattutto i tifosi biancocelesti, si dispereranno a leggere certi nomi.
Vediamo i 10 peggiori acquisti della storia della S.S Lazio prendendo in considerazione 3 parametri: costo del trasferimento, impatto e valorizzazione del calciatore.
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Gli incubi dalla Spagna: Mendieta e De La Pena
I tifosi biancocelesti ricorderanno il periodo sotto la presidenza di Sergio Cragnotti tra il 1992 e il 2003 con un sorriso smorzato: anni di successi ma con molta polvere sotto il tappeto.
In quegli anni la dirigenza della Lazio, per rinforzare la rosa e consolidare la crescita, si era interessata fortemente al campionato spagnolo.
Nella stagione 1998-1999, infatti, arrivò nella capitale Ivan de la Pena, trequartista talentuoso reduce da 3 ottime stagioni al Barcellona per 30 miliardi di lire.
Fu un trasferimento importante in Italia essendo una cifra ingente per l’epoca; di conseguenza sullo spagnolo si accumularono numerose aspettative.
Con 6 miliardi di lire a stagione, divenne uno dei calciatori più pagati della storia della Serie A: dietro solamente a Maradona e Ronaldo Nazario.
Sfortunatamente, lo spagnolo non incise minimamente: 20 presenze e 0 reti e 2 prestiti deludenti al Marsiglia e al Barcellona.
Il “Piccolo Buddha”, dopo un’ultima stagione alla Lazio con una sola presenza, verrà ceduto gratuitamente all’Espanyol, squadra con la quale concluderà la carriera nel 2011.
Sempre nella stagione 2001-2002, la Lazio ritentò la fortuna in Spagna, acquistando uno dei calciatori che si era maggiormente distinto in quegli anni: Gaizka Mendieta.
Il classe 1974 vantava un curriculum molto invidiabile: capitano del Valencia, 2 finali consecutive di UEFA Champions League e miglior calciatore della competizione nel 2001.
Fuori Pavel Nedved ceduto alla Juventus, dentro Mendieta pagato ben 89 miliardi di lire: secondo trasferimento più costoso della storia biancoceleste dopo Hernan Crespo.
Andò tutto storto: lo spagnolo non riuscì ad adattarsi minimamente ai ritmi italiani e divenne una sorta di capro espiatorio del fallimento della Lazio.
Erano gli ultimi anni dell’era Cragnotti: lo stipendio di Mendieta gravava fortemente sulle casse societarie a tal punto che venne ceduto al Middlesbrough a un prezzo di scarto.
Per molti tifosi laziali Gizka Mendieta è ancora oggi il peggior acquisto della S.S Lazio.
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Galeotti loro e Tare che li comprò: Alfaro e Perea
Nell’estate 2004 l’imprenditore italiano Claudio Lotito rilevò la società salvandola dal concreto rischio di dichiarare bancarotta.
Anche sotto la sua presidenza non mancarono acquisti che non fecero certo gioire sicuramente i tifosi biancocelesti.
Nel gennaio 2012, per infoltire il reparto offensivo, si trasferì nella Capitale Emiliano Alfaro per 3 milioni di euro dalla società uruguaiana Liverpool Fútbol Club.
Fu una vera e propria meteora: 8 presenze, 0 reti e non risultò mai essere un calciatore influente all’interno della rosa.
Dopo solamente 6 mesi venne ceduto in prestito con diritto di riscatto all’Al-Wasl, ma ritornò in Italia nel 2013.
Finalmente, dopo una stagione da separato in casa, lo stesso Liverpool Fútbol Club lo riportò in patria salvo cederlo dopo un anno in Thailandia.
Nella stagione 2013-2014 arrivò Bryan Perea, attaccante colombiano con amplissimo potenziale prelevato dal Deportivo Calì per 2 milioni di euro.
Poco da dire se non affermare che diventò un incubo per i tifosi: 24 presenze e una rete tra il 2013 e il 2018 con varie esperienze anonime al Troyes, Troyes 2, Perugia e Lugo.
Passarono alla storia come i “due spauracchi” dei tifosi biancocelesti e fantasmi spaventosi… per la Lazio.
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I peggiori acquisti della Lazio: Durmisi e Vavro
Tra il 2018 e il 2021, in una fase di riassestamento del reparto difensivo, la Lazio finalizzò diverse operazioni: Durmisi, Vavro, Fares e Musacchio.
Questi 4 nomi sono accomunati da un dato in particolare: prima dell’arrivo nella Capitale si erano particolarmente distinti nelle precedenti esperienze calcistiche.
Nell’estate del 2018, dopo anni rilevanti al Brondy e al Betis, Riza Durmisi viene acquistato dagli spagnoli per 6.5 milioni di euro.
Il danese non si integrerà mai a Roma: 10 partite estremamente deludenti tra il 2018 e il 2020 lo relegarono ai margini della rosa.
Si susseguirono una serie di prestiti deludenti (Nizza e Salernitana) fino alla definitiva rescissione contrattuale nel luglio del 2023.
Nel 2019 venne annunciato, con particolare entusiasmo, lo slovacco Denis Vavro il quale si era distinto con la maglia del Copenhagen (e anche per la sua qualità tecniche)
Purtroppo, collezionò solamente 14 presenze tra il 2019 e il 2022 (in mezzo un prestito agli spagnoli dell’Huesca) risultando uno dei peggiori acquisti di sempre della storia biancoceleste: 12.5 milioni di euro un contratto quadriennale a 1.2 milioni di euro a stagione.
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2020-2021: Fares e Musacchio
Tra il 2020 e il 2021 Mohamed Fares e Mateo Musacchio vennero acquistati dalla Lazio risultando dei colpi fallimentari per varie ragioni.
L’algerino, che si era fatto notare a Ferrara con la Spal, ha vissuto un’esperienza diversa da quella di Vavro: titolare nella stagione 2020-2021 salvo poi calare drasticamente di rendimento.
Dopo 21 presenze in quell’annata non scese più in campo: 2 prestiti al Genoa e al Torino e infine un grave infortunio lo costrinse ai box per molto tempo.
Attualmente risulta essere ancora sotto contratto con il Forte Virtus Football Club (Emirati Arabi Uniti) nonostante il cartellino sia ancora di proprietà della Lazio.
Fu un acquisto fortemente criticato per l’esagerato contratto in proporzione al rendimento e alle qualità del calciatore: 2.2 milioni di euro a stagione.
Infine, nel gennaio 2021, dovuto all’emergenza in difesa e all’impegno negli ottavi di finale di UEFA Champions League contro il Bayern Monaco, Mateo Musacchio firmò con la Lazio a parametro zero.
L’argentino, infatti, era stato messo fuori rosa dal Milan (con il quale aveva vestito la maglia tra il 2017 e il 2021) a causa dei suoi continui problemi fisici.
Il difensore non convinse per niente Simone Inzaghi: scenderà in campo solamente in 4 occasioni e si ritirerà a fine stagione dal calcio giocato.
Nonostante il suo scarso minutaggio, Musacchio ha avuto un particolare impatto nelle gare in cui ha giocato…in negativo: si ricordi la prestazione horror contro il Bayern Monaco e la sua sostituzione, dopo un assist a Lewandowski, al 31′ del primo tempo.
Non un acquisto costoso, ma sicuramente traumatico per i tifosi biancocelesti.
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Muriqi e Pedro Neto: gestione sconclusionata
Pedro Neto e Vedat Muriqi esono gli emblemi di quei trasferimenti che, nel periodo storico in cui sono stati finalizzati, non erano necessari oppure non sono stati valorizzati.
Il primo, prelevato dal Braga per 11 milioni di euro, non ha mai avuto veramente l’occasione di sfoggiare le sue evidenti qualità.
Fuori dagli schemi di Simone Inzaghi scese in campo 4 volte tra il 2017 e il 2019 per poi essere ceduto a titolo definitivo al Wolverhampton per 18.3 milioni di euro.
Il portoghese è il caso emblematico di una mancata occasione di coltivare un talento: esploderà in Inghilterra e oggi è la star principale del Chelsea.
Si potrebbe parlare di una stessa fine ma con un diverso svolgimento per il kosovaro Vedat Muriqi.
Il centravanti era giunto nella Capitale con altissime aspettative: la società sborsò ben 20 milioni di euro per strapparlo al Fenerbahce dopo diverse stagioni colme di goal in Turchia.
L’acquisto più costoso dell’era Lotito non si integrò mai a Roma: ritmi diversi, molta concorrenza e un gioco che mal si adattava alle sue caratteristiche (quali il gioco aereo).
Sotto la guida di Simone Inzaghi colui che avrebbe dovuto essere il successore di Ciro Immobile collezionerò 38 presenze e una sola rete tra il 2020 e il 2022.
Nel 2022 gli spagnoli del Maiorca lo acquistarono, dopo un periodo in prestito, per 10 milioni di euro: attualmente è la stella della squadra con 40 reti in 121 gare.
Questi sono stati i 10 peggiori acquisti della storia della S.S Lazio dovuti a rendimenti deludenti, aspettative inattese e perdite economiche rilevanti.







