Il CT dell’Italia, Gennaro Gattuso, ha parlato in conferenza stampa nella giornata di ieri in vista della sfida contro l’Estonia
Gli azzurri si preparano ad affrontare le delicate gare contro Estonia ed Israele, valide per le qualificazioni ai prossimi mondiali del prossimo anno. L’Italia, dopo i risultati altalenanti sotto la guida di Luciano Spalletti, inizia un nuovo corso con Gennaro Gattuso in panchina. L’ex tecnico di Milan e Napoli, tra le altre, ha toccato diversi temi importanti in conferenza.
Gattuso: “In Italia mancano le strutture per emergere”
Gennaro Gattuso, che si appresta a vivere la sua prima gara da CT della Nazionale Italiana, ha parlato delle sensazioni che lo accompagneranno in questo importante appuntamento: «Stanotte so già che non riuscirò a dormire, ripensando a ciò che abbiamo vissuto questa mattina. Non sono le emozioni a tenermi sveglio, ma i pensieri. Resto però profondamente orgoglioso della Federazione, del presidente Gravina, di Gigi Buffon e della straordinaria opportunità che mi è stata concessa. Non so quanti oratori abbiano chiuso e quanti ragazzi ormai non giochino più per strada, come accadeva 20 o 40 anni fa. I genitori non si sentono sicuri, le occasioni per giocare sono sempre meno e un bambino oggi, in una settimana, passa in campo appena 7-8 ore. Mancano strutture adeguate come in altri Paesi e servono 5-600 euro all’anno solo per i kit. I talenti non ci mancano, i giocatori di qualità ci sono: il problema è che si gioca pochissimo, davvero troppo poco»
Poi sul modulo che sceglierà per schierare gli uomini a sua disposizione: «4-2-3-1 o 4-3-3? I numeri non sono importanti, sappiamo quello che vogliamo fare e sicuramente l’abbiamo preparata molto bene. Noi dobbiamo pensare alla partita di domani, poi a Israele: gara dopo gara»
“Estonia? La studiamo da tempo, dovremo fare bene”
Il CT dell’Italia, infine, ha espresso la sua sull’Estonia: «Studiamo l’Estonia da due mesi: è una squadra che costruisce dal basso con qualità, anche col portiere, e se non la pressi bene arriva facilmente negli ultimi 30 metri. Difende a quattro ma può passare a cinque, davanti riparte veloce: è ben organizzata e guidata da un allenatore giovane. Dovremo fare una grande partita: tutti pensano sarà facile, ma sfide semplici non esistono».