La Roja sta vivendo un’interessante fase di transizione e di rinnovamento che pur tra alti e bassi sta dimostrando finalmente segnali promettenti
Dopo aver dominato la scena mondiale con un super ciclo vincente tra il 2008 ed il 2012 e dopo aver trionfato negli ultimi europei, la Roja sembrerebbe anche ora più che pronta per il Mondiale del prossimo anno.
A seguire la situazione attuale, l’analisi e le prospettive future della Spagna:
Una nuova identità tattica:
Archiviata l’era del tiki-taka, la Spagna sta vivendo attualmente un’interessante fase di transizione e rinnovamento che ha evoluto il suo stile di gioco.
Infatti il possesso palla continua a restare un dogma della squadra ma stavolta affiancato da una maggiore intensità e soprattutto verticalità.
Un possesso palla che, quindi, non si sviluppa più in modo orizzontale e prolungato e spesso fine a se stesso ma che mira a creare rapidamente superiorità numerica negli ultimi trenta metri di campo.
Evoluzione tattica che è stata resa facile ad emergere grazie alla nuova generazione di talenti moderni sfornata dalla scuola spagnola.
Le stelle della Roja:
Il cuore pulsante della nuova Spagna batte soprattutto a centrocampo e sulla fascia di competenza del “ragazzino”.
Infatti, in centrocampo, i due diamanti corrispondono ai due gioielli del Barcellona che rappresentano la vera linfa vitale della squadra: Gavi e Pedri, gli eredi naturali, pur differenziandosi tatticamente, di Xavi ed Iniesta.
Sulla mediana, poi, c’è il pilastro e pallone d’oro Rodri che semplicemente, nel suo ruolo, è da anni che risulta uno tra i migliori al mondo.
Infine sulla fascia il vero x-factor della Roja nonchè l’ultimo prodigio sfornato dalla Masia blaugrana: Lamine Yamal che dopo aver trainato i suoi alla vittoria dell’Europeo a 17 anni appena compiuti ora è pronto a vestire i panni del condottiero anche al prossimo Mondiale.
Le prospettive future:
L’attuale nazionale spagnola è dotata di un talento e di una profondità di rosa invidiabile con Federazione e staff tecnico che continuano a fare un lavoro perfetto di mixaggio tra veterani e giovani talenti.
Anche per questa grande organizzazione, il futuro della Roja appare più che luminoso e l’obbiettivo comune non potrebbe essere altro che tornare ad essere la favorita assoluta nella competizione (come tra il 2008 ed il 2012).
La Spagna è, infatti, pronta a dimostrare, anche nel prossimo Mondiale, che la propria dinastia non è finita ma che si sta scrivendo semplicemente un nuovo importante capitolo.









