Fiorentina, La Viola saluta il suo direttore sportivo in un momento delicatissimo. comunicato elegante, tempismo pesante: ora parte la caccia al nuovo uomo mercato
È il giorno degli addii a Firenze.
Un giorno che, inevitabilmente, lascia un segno. La Fiorentina e Daniele Pradè si separano ufficialmente: una decisione arrivata “di comune accordo”, come specificato nel comunicato diffuso dal club in tarda mattinata, ma che va oltre la forma istituzionale.
È la fine di un ciclo. Ed è un addio che pesa.
Non semplicemente per ciò che Pradè rappresentava all’interno della società, ma per il momento delicatissimo che la Fiorentina sta vivendo: tensione nell’ambiente, fiducia della piazza appesa a un filo, e un futuro sportivo da ricostruire pezzo per pezzo.
Fiorentina, il comunicato ufficiale
La società ha annunciato così la fine del rapporto:
“ACF Fiorentina comunica, di comune accordo, di aver interrotto in data odierna il rapporto professionale con il Direttore Sportivo Daniele Pradè. La Società, a partire dal Presidente Rocco Commisso e sua moglie Catherine con il Direttore Generale Alessandro Ferrari, ringraziano sentitamente il Direttore per gli anni trascorsi insieme con passione e professionalità.”
Un messaggio chiaro, istituzionale, rispettoso. Ma è nelle parole seguente che si percepisce la chiusura di un capitolo importante nella storia recente viola:
“A Daniele — le parole del Presidente e sua moglie Catherine — auguriamo, con grande stima e affetto, tutto il meglio per il suo futuro.”
Tono di gratitudine, cordialità, stima personale. Uscita elegante, senza scossoni ufficiali. Ma dentro i corridoi del centro sportivo viola, il rumore è forte.
Fine di un’era, inizio di un bivio
Pradè salutava la Fiorentina per la seconda volta nella sua carriera, e anche questa volta lo fa nel pieno di una fase turbolenta. L’ultimo anno non è stato semplice: mercato discusso, risultati altalenanti, tensione interna crescente.
Nonostante tutto, il dirigente lascia un’eredità fatta di:
- stagioni in Europa
- rapporti solidi nello spogliatoio
- identità sportiva plasmata nel tempo
- operazioni di mercato coraggiose, qualcuna azzeccata, altre contestate
Era diventato un riferimento, una certezza. E proprio per questo il suo addio fa rumore.
Perché adesso? Il tempismo che fa discutere
L’uscita di scena di Pradè arriva mentre Firenze è già scossa dalla crisi tecnica della squadra. Una piazza che vive di passione, che digerisce poco e male i momenti di incertezza, e che ora si ritrova con un ulteriore interrogativo:
Chi costruirà la nuova Fiorentina?
Perché questo non è un semplice cambio di scrivania.
È una scelta strutturale, profonda, che potrebbe cambiare i prossimi anni del club.
Fiorentina e adesso? I nomi per il dopo-Pradè
Il club ha già avviato le valutazioni interne. Firenze sussurra nomi, discute, si infiamma:
- profilo manageriale internazionale?
- dirigente italiano esperto di Serie A?
- figura giovane e moderna alla “nuova scuola”?
La verità è che, per ora, il silenzio regna sovrano. Nessuna fuga di notizie, nessun identikit ufficiale. La Fiorentina vuole prendersi tempo per scegliere — ma il tempo, nel calcio, scorre veloce.
E Firenze non aspetta.
Vuole sapere. Vuole capire. Vuole tornare a sognare.
Una pagina che si chiude, un capitolo tutto da scrivere
Il futuro è un foglio bianco.
La Fiorentina riparte senza il suo storico ds, ringraziandolo pubblicamente e augurandogli il meglio. Ma ora serve una guida nuova, forte, riconoscibile.
Servono idee, visione, coraggio.
Perché a Firenze non basta sopravvivere: serve emozionare.
La città trattiene il fiato.
La rivoluzione viola è appena cominciata.






