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Fiorentina, Pioli deve trovare una soluzione: ora è ultimo

Foto: Shutterstock

La sconfitta per 2-1 a San Siro scalda ulteriormente l’ambiente Fiorentina con uno Stefano Pioli nervoso in conferenza stampa e Pradé che fa mea culpa

Kean poco decisivo, Gudmundsson che sembra essere la brutta copia di sé stesso e una difesa che non riesce ad essere solida. È difficile capire come si possano risolvere certe questioni, eppure, le squadre di Pioli post-scudetto sembrano avere sempre le stesse problematiche.

Il confronto con l’anno scorso

Anche la stagione 24/25 con i viola allenati da Palladino era partita molto male: la fiducia in Colpani si  riduceva sempre di più ed il poco pragmatismo dio Kean non sembrava essere un buon segno.  I  7 punti in 6 partite avevano allarmato non poco  i tifosi che avevano chiesto ad alta voce un cambiamento che non ha tardato ad arrivare.

Il tecnico ex-Monza, infatti, ha optato per il passaggio dal 3421 ad un 442 più equilibrato che ha portato ad un filotto di 8 vittorie consecutive in campionato.

Quest’anno, invece, le idee sembrano più chiare e precise: il 352 non sembra essere in discussione, eppure la scarsa compattezza difensiva e la poca incisività degli attaccanti comincia ad essere preoccupante. Moise Kean è ad 1 solo gol realizzato in 7 partite e Gudmundsson, che ha come compito quest’anno di abbassarsi sulla linea dei centrocampisti per legare il gioco, non sta incidendo, per usare un eufemismo.

Il battibecco di Pioli con Toni

Il clima a Firenze non sembra essere disteso e la dimostrazione è avvenuta ieri sera, quando Stefano Pioli, ai microfoni di DAZN, ha dimostrato un certo nervosismo dopo le parole di Luca Toni. L’ex-attaccante aveva chiesto se le brutte partite fossero anche colpa dell’ambiente e se lo spogliatoio necessitasse di un ricompattamento ed il tecnico ha risposto stizzito: “Luca, ma le partite le vedete o no? Non si può ridurre tutto a ‘se vinciamo siamo belli e se perdiamo siamo brutti'” per poi aggiungere “E non parlate di problemi nello spogliatoio che non ce ne sono”. La discussione si è poi interrotta con Stramaccioni che ha fatto un’altra domanda all’allenatore, cambiando il discorso.

Pradè difende Pioli:

Il direttore sportivo della Fiorentina non ha usato filtri: “Questo è un errore enorme del Var, che dovrebbe richiamare l’arbitro solo in caso di errori evidenti: poi Marinelli non ha avuto il coraggio di sostenere la sua decisione. Noi ci stiamo giocando la vita”. Per poi aggiungere: “È scandaloso. Gimenez è rimasto a terra un sacco di tempo e non l’hanno nemmeno sfiorato. È una brutta immagine da vedere. Una situazione grottesca. Oggi non meritavamo di perdere. Poco prima è stato dato un giallo per un fallo su Ranieri, che poteva essere anche rosso”. Queste sono le sue parole ai microfoni di DAZN sul rigore dubbio assegnato ai rossoneri.

Successivamente, ha spostato l’argomento sulla questione panchina: Solo Pioli ci può tirare fuori da questa situazione. Il resto è colpa mia. A Firenze c’è contestazione. La proprietà mi ha messo a disposizione 90 milioni. Se c’è un colpevole, sono io. Pioli merita fiducia. Se c’è una persona che merita di essere cacciata, quella sono io.

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