Fiorentina, tra crisi, malumori e mercato: la roma osserva, i viola fanno muro
A Firenze l’aria è diventata pesante. Non solo per la classifica che inchioda la Fiorentina in fondo, ma per un senso diffuso di precarietà che si respira tra campo, spogliatoio e dirigenza. Il rischio retrocessione non è più un’ipotesi lontana e, quando la paura prende forma, le certezze iniziano a sgretolarsi. In questo contesto si inserisce il caso Albert Gudmundsson, uno dei volti simbolo della squadra, oggi sempre più lontano dal progetto viola.
Gennaio si avvicina e con lui il mercato delle necessità. Non più quello delle ambizioni, ma quello delle scelte obbligate.
Fiorentina, un malessere che nasce nello spogliatoio
Che l’ambiente non sia sereno è sotto gli occhi di tutti. La gestione tecnica di Paolo Vanoli non è riuscita a ricompattare un gruppo fragile, colpito da risultati negativi e da un tifo sempre più critico. In questo clima, Gudmundsson è diventato uno dei bersagli principali, finendo spesso al centro delle contestazioni.
Secondo quanto filtra dall’entourage del giocatore, l’islandese avrebbe già comunicato la propria volontà: lasciare Firenze a gennaio. Una scelta figlia non solo della situazione di classifica, ma anche di un rapporto mai realmente sbocciato con l’ambiente viola.
Il peso di un investimento da difendere
Dal punto di vista della Fiorentina, la questione è delicata. Gudmundsson è stato acquistato per circa 25 milioni di euro, una cifra che oggi rappresenta tanto un investimento quanto un rischio. La dirigenza è consapevole che una possibile retrocessione svaluterebbe drasticamente il cartellino del numero 10, rendendo più difficile rientrare della spesa.
Per questo motivo, al Viola Park nessuno ha intenzione di svendere. La linea è chiara: si ascoltano offerte, ma solo a condizioni precise. La volontà del calciatore avrà il suo peso, ma non sarà sufficiente da sola a forzare una cessione al ribasso.
La Roma in prima fila
Tra i club più attenti alla situazione c’è la Roma di Gian Piero Gasperini. Un interesse che non nasce oggi: già in estate i giallorossi avevano sondato il terreno, quando la Fiorentina non aveva ancora sciolto le riserve sul riscatto definitivo.
Nelle ultime ore i contatti si sarebbero intensificati, anche perché sarebbe stato lo stesso procuratore di Gudmundsson a proporre il giocatore alla Roma. L’idea giallorossa, almeno inizialmente, sarebbe quella di un prestito secco, soluzione che però non convince affatto la Fiorentina.
Nodi da sciogliere e scenari aperti
Un’operazione in prestito, senza obbligo o diritto di riscatto, non risponde alle esigenze del club viola, che ha bisogno di liquidità o almeno di garanzie future. Tuttavia, il mercato insegna che le trattative raramente restano ferme sulle posizioni iniziali. Formula, cifre e contropartite potrebbero cambiare strada facendo.
Sullo sfondo restano anche Inter e Juventus, da tempo estimatrici del giocatore fin dai suoi anni al Genoa. Al momento osservano, pronte a inserirsi qualora si aprisse uno spiraglio concreto.
Fiorentina, gennaio come spartiacque
Il futuro di Gudmundsson è ormai legato a doppio filo al destino della Fiorentina. Se la squadra non darà segnali di risveglio prima della sosta invernale, la cessione del suo uomo più rappresentativo potrebbe diventare inevitabile. Non solo per esigenze economiche, ma per provare a ricostruire uno spogliatoio che oggi appare logoro.
A Firenze, più che un mercato, si prepara una resa dei conti. E Gudmundsson rischia di esserne il primo, inevitabile protagonista.






