Ora è ufficiale: l’Italia riparte da Gattuso. Giovedì 19 giugno alle ore 11 la presentazione dell’ex centrocampista

L’Italia chiamò (ancora). Questa volta però dall’altra parte del telefono la risposta è stata affermativa. Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico della nazionale italiana.

Un uomo con la sua personalità non poteva tirare i remi in barca. Il momento drastico che stanno attraversando gli azzurri necessita della cura Gattuso: un miscuglio di carattere e pragmatismo.

In questa caccia a mister X i vertici delle FIGC sembravano essere orientati verso Ranieri, profeta dell’atarassia. La bussola di Gravina ha poi cambiato orientamento, puntando il polo opposto: una figura carismatica, capace di risollevare dei giocatori svuotati.

E per fare le cose fatte bene, è stato ingaggiato il personaggio carismatico per antonomasia: Gennaro Gattuso, detto Rino, uomo che incarna al meglio i valori della grinta e della determinazione. Una scelta ponderata, che non mira soltanto a dare una scossa immediata, ma anche a creare delle fondamenta solide per il futuro con l’introduzione di nuove figure strategiche.

Gravina: “Gattuso simbolo del calcio italiano”

La fiamma azzurra non è mai stata così fiocca. Con la spia rossa accesa è necessario gettare legna sul fuoco per alimentare quel senso di appartenenza ormai perduto. Ed ecco dunque che appare più che logica la scelta di fare all-in su Gennaro Gattuso: bandiera del Milan e simbolo della nazionale italiana.

Gabriele Gravina lo sa. E sa anche che in questo momento storico un trascinatore può fare meglio di un gestore.

“Gattuso è un simbolo del calcio italiano, l’azzurro per lui è come una seconda pelle. Le sue motivazioni, la sua professionalità e la sua esperienza saranno fondamentali per affrontare al meglio i prossimi impegni della Nazionale”. 

Queste le parole del presidente della FIGC, che nutre le sue speranze in un cambiamento di attitudine. Gattuso infatti non è un giochista. Ma questo non è un problema. Alla fine la nostra nazionale non è mai stata l’epicentro del bel gioco.

Gli azzurri campioni del mondo non hanno mai espresso calcio champagne. Campioni del mondo attorno ai quali si vuole edificare il nuovo sistema tricolore. Oltre a Buffon, si parla anche di Bonucci e Barzagli che andrebbero ad aggiungere un ulteriore tassello alla colonna vertebrale azzurra targata Italia 2006.

Per il momento nessuna ufficialità, ma la volontà è chiara: tornare a dipingere di blu un cielo che negli ultimi anni si è sbiadito, ricreando nell’atmosfera quella magia azzurra, che è alla base di ogni successo della nostra nazionale.