Rimonte, goleade e tanta intensità: ecco il resoconto dei risultati della seconda giornata della UEFA Conference League
Prestazione maiuscola per la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Uno 0-3 al Rapid Vienna che conferma la propria superiorità tecnica e tattica. Un successo maturato grazie a un primo tempo di alto livello e un’ottima gestione. In rete Ndour, Dzeko e Gudmundsson.
La goleada dell’AEK Atene è il segnale più forte di questa giornata: la squadra greca dimostra una nettezza offensiva impressionante e un morale altissimo.
Il Legia in rimonta contro lo Shakhtar conferma come non ci siano sfide facili in Europa, e che la tenacia può ripagare anche in trasferta.
Nel gruppo delle “piccole”, il successo del Larnaca al Palace si inserisce tra le imprese di giornata, mentre il pareggio al 102′ della partita Rayo Vallecano contro Hacken è una delle azioni che rimarrà negli highlights della Conference.
I Risultati più importanti
- AEK Atene 6-0 Aberdeen – La partita più eclatante: i greci dominano in lungo e in largo, con Jovic tra i marcatori, e travolgono gli scozzesi.
- Shakhtar Donetsk 1-2 Legia Varsavia – Colpo in trasferta per i polacchi, che ribaltano il risultato nel recupero con Augustyniak.
- Rayo Vallecano 2-2 Hacken – Pareggio agguantato al 102′ da Ratiu: spettacolo e tensione fino all’ultimo respiro.
- Az Alkmaar 1-0 Slovan Bratislava – Decisivo Mijnans con un gol nel primo tempo per i padroni di casa.
- Crystal Palace 0-1 Larnaca – Clamorosa vittoria dei ciprioti in Inghilterra con Bajic nel secondo tempo.
- Breidablik 0-0 Kups – Sfida senza reti e poche emozioni.
- Drita 1-1 Omonia – Manaj e Masouras firmano l’equilibrio.
- Sigma Olomouc 1-1 Rakow – Pareggio giusto, con Kral e Svarnas a segno.
- Craiova 1-1 Noah – Etim e Mulahusejnovic rispondono colpo su colpo.
- Rapid Vienna 0-3 Fiorentina – Prestazione perfetta della Viola e testa della Classifica.
- Lincoln 2-1 Lech Poznan – Impresa del club di Gibilterra contro i polacchi.
Le prossime giornate saranno decisive per delineare le gerarchie dei gironi, ma il segnale è chiaro: la competizione si sta alzando di livello, e nessuno può permettersi passi falsi.
