Chivu, la società si affida a una figura di casa per aprire un nuovo ciclo dopo l’addio di Inzaghi
L’Inter ha preso la sua decisione: sarà Cristian Chivu a guidare la squadra nella stagione 2025/26, succedendo a Simone Inzaghi, con cui si è chiuso un ciclo durato quattro anni.
Dopo aver incassato il rifiuto del Como per Cesc Fabregas, prima scelta del club per la panchina, i vertici nerazzurri hanno virato con convinzione sull’ex difensore, oggi allenatore emergente e già ben conosciuto nell’ambiente interista.
Chivu ha ottenuto il via libera dal Parma, dove ha disputato una stagione positiva salvando la squadra in extremis e dimostrando grandi capacità nella gestione di un gruppo giovane e in difficoltà.
Il suo nome è stato confermato anche da Gianluca Di Marzio, e tutto lascia intendere che la firma con l’Inter sia imminente.
Chivu: da leggenda del Triplete a guida della prima squadra
Cristian Chivu conosce l’Inter come pochi altri. È stato protagonista in campo dal 2007 al 2014, vivendo da titolare le emozioni del Triplete del 2010 sotto José Mourinho.
Dopo il ritiro, ha iniziato una lunga esperienza da allenatore nel settore giovanile nerazzurro, prima con l’Under 17 e poi con la Primavera, che ha guidato fino al 2024.
Nel 2024/25 ha fatto il salto tra i professionisti, accettando la proposta del Parma, con cui ha ottenuto una salvezza al cardiopalma, coronata anche da un 2-2 in rimonta proprio contro l’Inter, risultato rivelatosi poi decisivo nella corsa Scudetto dei nerazzurri.
Questa impresa ha contribuito in modo importante alla sua promozione, confermando la sua maturazione tattica e gestionale.
Esordio al Mondiale per Club e poi la Champions: subito grandi responsabilità
Il battesimo di Chivu sulla panchina dell’Inter non sarà dei più semplici: il tecnico rumeno guiderà la squadra al Mondiale per Club, dove esordirà il 18 giugno contro i Rayados de Monterrey. Poi, subito dopo l’estate, toccherà a lui anche la gestione della Champions League 2025/26, un banco di prova importante per un allenatore al suo primo anno in una big europea.
La società ha puntato su un profilo che conosce perfettamente l’ambiente, che ha già lavorato con molti giovani della rosa attuale e che gode della stima di Marotta e Ausilio.
Una scelta di continuità interna, ma anche di coraggio, affidandosi a un allenatore che, pur giovane, ha dimostrato carattere e competenza.
Vieira sfuma: il francese ha scelto di restare al Genoa
Tra i candidati in corsa per la panchina interista c’era anche Patrick Vieira, che ha ben figurato alla guida del Genoa, salvando il club con largo anticipo.
La sua clausola rescissoria da 500mila euro non era un ostacolo, ma alla fine il francese ha preferito continuare il progetto rossoblù, rifiutando con eleganza l’offerta interista.
L’esperienza e il carisma di Vieira avevano attirato l’attenzione di Marotta, ma la risposta negativa ha spinto definitivamente l’Inter verso Chivu, il cui legame emotivo con il club e l’affidabilità mostrata nelle recenti esperienze hanno convinto tutti.
Una scelta di identità: Chivu, l’uomo giusto per un nuovo ciclo
La scelta dell’Inter non è solo tecnica, ma anche identitaria.
In un momento di transizione, dopo l’addio di Simone Inzaghi e la necessità di rinnovare, Cristian Chivu rappresenta un simbolo, un legame diretto con la gloriosa storia recente del club. Un uomo di casa, rispettato dai tifosi, dai giovani e dall’ambiente.
La società punta ora a costruire una squadra su misura per lui, confermandogli piena fiducia per il presente e il futuro. Le prossime settimane saranno decisive per definire staff e strategie, ma una cosa è certa: la nuova Inter parlerà rumeno, con l’ambizione di continuare a vincere anche sotto una nuova guida.