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Champions, Europa e Conference League: top e flop delle italiane

Top e flop delle italiane in Europa
Foto: Shutterstock

Archiviata la giornata di Champions, Europa e Conference League, vediamo quali sono stati i top e i flop delle squadre italiane

È andata in archivio la seconda giornata del girone unico di Champions ed Europa League, e la prima di Conference League.

Le squadre italiane impegnate tornano a casa e si preparano a una nuova giornata di campionato – l’ultima prima della sosta di ottobre per le nazionali – con umori fortemente contrastanti. Ma vediamo nel dettaglio i giocatori che hanno fatto meglio e quali peggio.

Analisi delle squadre italiane in Europa

Giornata tutto sommato positiva – ma non troppo – per le squadre italiane impegnate in Europa.

In Champions le italiane possono sorridere: l’Atalanta ha battuto il Brugge per 2-1, l’Inter ha schiantato lo Slavia Praga per 3-0, il Napoli ha vinto per 2-1 in casa contro lo Sporting Lisbona, mentre la Juve si è dovuta accontentare di un pareggio per 2-2 in Spagna contro il Villareal.

Meno contente le due italiane in Europa League: il Bologna si è fatto raggiungere sull’1-1 dal Friburgo, mentre la Roma ha perso per 0-1 contro il Lille sbagliando clamorosamente 3 rigori.

Infine, partita positiva per la Fiorentina, che ha battuto per 2 reti a 0 il Sigma Olomouc in Conference.

Ma vediamo i top e i flop di ogni squadra.

I top e i flop dell’Atalanta

I top:

  • Pasalic: Per tre quarti di gara resta quasi invisibile, senza mai riuscire nei suoi classici inserimenti. Poi, con furbizia, si procura un rigore e si fa trovare puntuale per il tap-in decisivo.
  • Sulemana: più vivace rispetto ai suoi compagni, cerca con energia di dare ritmo e profondità all’attacco nerazzurro.

I flop:

  • De Roon: parte in difficoltà, schiacciato dalla vivacità delle mezzali belghe, e da una sua ingenuità in uscita nasce l’azione che porta al vantaggio del Brugge.

I top e i flop dell’Inter

I top:

  • Lautaro: puntuale come sempre, si fa trovare nel posto giusto al momento giusto. Ai fuoriclasse basta questo.
  • Thuram: in condizione brillante, preferisce servire l’assist piuttosto che cercare la gloria personale, ma l’impatto resta lo stesso. Peccato solo per lo stop fisico.
  • Dumfries: colpisce ancora, con un movimento da vero centravanti che certifica la sua crescente confidenza con il gol.

I flop:

Impossibile trovare un flop nel match dominato dai neroazzurri.

I top e i flop della Juventus

I top:

  • Perin: tiene a galla la Juve nel primo tempo con interventi decisivi. Se il “sottomarino giallo” non affonda subito i bianconeri, gran parte del merito è suo.
  • Conceicao: entra e spacca la partita: gol, giocate e personalità. La Juventus si affida alle sue invenzioni, ed è lui a prendersi scena e riflettori della serata.

I flop:

  • Koopmeiners: lontano parente del giocatore ammirato all’Atalanta. Errori banali, ritmo compassato, mai un’accelerata. Crescono i dubbi sul suo rendimento.
  • David: sciupa un’occasione clamorosa a porta quasi vuota, episodio che resta negli occhi ma non è l’unico passo falso di una prestazione da dimenticare.

I top e I flop del Napoli

I top:

  • De Bruyne: spettacolo puro al Maradona. Disegna due assist per Hojlund, recupera palloni a ripetizione e lascia il campo tra cori e applausi. Serata da protagonista assoluto.
  • Hojlund: padrone dell’area. Segna due reti, combatte su ogni pallone e offre sponde preziose. Lucido nel primo gol, furbo nel secondo.

I flop:

  • McTominay: si muove con continuità alla ricerca dello spazio giusto, ma perde troppi palloni e fatica a lasciare il segno.

I top e i flop del Bologna

I top:

  • Skorupski: prima respinge Scherant, poi si supera su Lienhart. Dal dischetto viene spiazzato, ma si riscatta di nuovo con interventi decisivi su Scherant e Beste: tiene in vita il Bologna.

I flop:

  • Lykogiannis: spinge poco e in maniera discontinua, senza mai convincere. Prestazione insufficiente, termina la sua gara a metà ripresa.

I top e i flop della Roma

I top:

  • Celik: cresce partita dopo partita e la fiducia di Gasperini lo dimostra. Non si prende licenze extra, ma non sbaglia praticamente nulla. Si procura anche il rigore che poteva cambiare la serata: dettaglio tutt’altro che secondario.

I flop:

  • Dovbyk: serata da incubo: due rigori sbagliati in un minuto, il terzo lasciato a Soulé e fallito anche quello. La fragilità emotiva si nota, e il doppio errore rischia di lasciare strascichi pesanti oltre l’Europa League.
  • Tsimikas: un errore grave in impostazione regala il vantaggio al Lille. Da lì in poi non riesce più a incidere e Gasperini lo lascia negli spogliatoi all’intervallo: scelta inevitabile.

I top e i flop della Fiorentina

I top:

  • Piccoli: esordio europeo con gol. Interpreta il ruolo “alla Kean”, attaccando la profondità e rendendosi pericoloso. Le occasioni più nitide passano tutte dai suoi movimenti.

I flop:

  • Fagioli: nel primo tempo combina poco: perde un pallone sanguinoso, prende un giallo e spreca una chance calciando alto. Meglio nella ripresa, più coinvolto nel palleggio, ma resta lontano dal ruolo di faro tecnico che dovrebbe ricoprire.
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