Cagliari, dalla Primavera alla Serie A, Pisacane nuovo allenatore dei sardi: le ultime e come giocherà il tecnico.
Fabio Pisacane è ufficialmente il nuovo allenatore del Cagliari.
La notizia, attesa da giorni, è arrivata nella tarda mattinata di ieri con il comunicato del club rossoblù, che ha scelto di puntare sull’ex difensore partenopeo per aprire un nuovo ciclo, dopo la salvezza conquistata con Davide Nicola.
Una scelta di cuore, di appartenenza, ma anche di coraggio: Pisacane, 39 anni, debutta infatti in Serie A da allenatore, dopo aver guidato con successo la Primavera cagliaritana.
Cagliari, dalla Primavera alla Serie A, ecco il nuovo allenatore: un legame indissolubile con la Sardegna
Arrivato a Cagliari nel 2015 da calciatore, Pisacane ha totalizzato oltre 150 presenze in maglia rossoblù tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, segnando anche 5 gol.
Dopo sei stagioni da protagonista, nel gennaio 2021 una breve parentesi al Lecce prima del ritiro, nell’estate del 2022.
Da lì è iniziata la sua carriera in panchina, entrando dapprima nello staff tecnico della prima squadra, poi scalando rapidamente il vivaio rossoblù.
Il 2023 ha segnato il suo passaggio alla guida della Primavera.
Il risultato è stato storico: una squadra organizzata, motivata, unita, capace di vincere la Coppa Italia di categoria per la prima volta nella storia del club, con un netto 3-0 in finale sul Milan all’Arena Civica di Milano.
Due stagioni positive anche in campionato, chiuse entrambe al settimo posto.
Cagliari, dalla Primavera alla Serie A, ecco il nuovo allenatore: “Questo deve essere l’anno dell’insieme”
Pisacane non ha perso tempo a definire il suo approccio da nuovo allenatore.
“Non si costruisce nulla da soli”, ha dichiarato.
“Questo deve essere l’anno dell’insieme: squadra, staff, club, tifosi, città. Solo così possiamo affrontare ogni difficoltà e trasformarla in occasione. Anche nei momenti duri, sarà lì che conterà davvero essere uniti”.
Parole che riflettono l’anima di un uomo temprato dalla vita, da battaglie dentro e fuori dal campo.
Pisacane, infatti, è sopravvissuto alla sindrome di Guillain-Barré all’età di 14 anni: quattro mesi in ospedale, due settimane in coma e un lungo percorso riabilitativo.
Una rinascita che ha forgiato il suo carattere, come ha raccontato lui stesso: “Se la malattia fosse venuta per uccidermi, oggi non sarei qui. È venuta per regalarmi qualcosa di buono”.
Cagliari, dalla Primavera alla Serie A, ecco il nuovo allenatore: dalla Primavera alla Serie A, un salto che pesa
La promozione in prima squadra arriva dopo una selezione che ha visto, tra i candidati, nomi di spessore come Paolo Vanoli e Ivan Juric sul tavolo della dirigenza sarda.
Ma il presidente Tommaso Giulini ha deciso di premiare la conoscenza profonda del club ed il senso d’appartenenza dell’ex difensore.
Pisacane ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2026, con rinnovo automatico in caso di salvezza.
La tifoseria si divide: entusiasmo e sostegno da un lato, timori e scetticismo dall’altro.
È il prezzo di un debutto senza esperienza in Serie A, ma anche il segno di un cambiamento culturale.
Sempre più spesso i club si affidano a tecnici giovani, interni, capaci di trasmettere valori oltre a schemi tattici.
Come giocherà il nuovo Cagliari?
Pisacane predilige moduli dinamici come il 4-3-1-2 o il 4-3-3.
Questo comporterà un ritorno alla difesa a quattro, cambiando l’impostazione rispetto all’ultima parte della gestione Nicola.
Attese novità dal mercato, soprattutto sulla corsia sinistra, dove Augello – in scadenza – potrebbe lasciare il club.
Servirà un terzino in grado di reggere i compiti offensivi del nuovo assetto.
La rosa, in attesa dei rinforzi, offre comunque spunti interessanti.
Tra i pali continua il ballottaggio tra Sherri e Scuffet, con Caprile tornato al Napoli.
In difesa, probabile quartetto con Zortea, Zappa, Mina e Luperto.
A centrocampo Makoumbou sarà il perno, affiancato da Deiola e Prati.
In avanti, senza Gaetano, spazio a Viola sulla trequarti, con Piccoli e Luvumbo in attacco.
Occhio anche ai talenti della Primavera, che Pisacane conosce bene e potrebbe valorizzare in prima squadra.
Su tutti, Vinciguerra e Achour, pronti a fare il grande salto.
Non si può parlare di Pisacane senza citare un altro momento chiave della sua carriera: nel 2011, in Serie C1, rifiutò 50.000 euro per truccare una partita, denunciando l’offerta e contribuendo all’inchiesta “Last Bet”.
Un gesto di rara integrità che gli valse il premio del “Guardian”, il Thyrus d’oro della città di Terni e la chiamata di Cesare Prandelli al ritiro della Nazionale.
Fabio Pisacane è dunque molto più di un esordiente in Serie A: è un simbolo di rinascita, determinazione e coerenza.
Il Cagliari ha scelto di rischiare, sì, ma ha anche scelto di credere in un uomo che ha già dimostrato di saper affrontare le salite della vita ed ora è pronto a guidare un popolo intero, un passo alla volta. Tutti insieme.
Foto: Instagram Fabio Pisacane.