I Mondiali si avvicinano e si moltiplicano le voci sui possibili convocati: Neymar avrà una chance di vestire la maglia del Brasile?
A un periodo d’oro seguono momenti di declino e di crisi, si sa: è una regola non scritta del calcio.
Siamo nel mezzo di una transizione epocale nella storia di questo sport: le vecchie leggende stanno lasciando il campo alle nuove leve.
Cristiano Ronaldo e Lionel Messi ci delizieranno del loro incredibile talento ancora per poco tempo mentre altri calciatori hanno già appeso gli scarpini al chiodo come nel caso di Toni Kroos.
Agli sgoccioli anche la carriera del fantasista Neymar Jr che, a causa di numerosi infortuni nelle ultime stagioni, ha perso quel fascino che lo contraddistingueva e un ruolo di rilievo nelle gerarchie della nazionale brasiliana.
Come il portoghese e l’argentino, l’ex PSG non ha nessuna volontà di abbandonare il terreno di gioco senza un ultimo canto del cigno: l‘obiettivo è di rientrare nei 26 convocati di Carlo Ancelotti per i prossimi Mondiali 2026.
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Il lento declino dopo il PSG: l’Al-Hilal
Dopo gli anni sensazionali e stratosferici al Barcellona, nel 2017, Neymar si trasferisce in Francia alla corte del Paris Saint German: un’operazione da 227 milioni di euro.
Il brasiliano, durante i suoi sei anni all’ombra della Torre Eiffel, ha dimostrato a più riprese di essere in grado di trascinare una squadra come avevano fatto in precedenza Messi e Ronaldo, collezionando 173 presenze e realizzando 118 reti tra il 2017 e il 2023.
Nel suo ultimo anno in Francia iniziarono, purtroppo, i primi problemi che lo tormenteranno per diverso tempo: il 6 marzo 2023 un infortunio alla caviglia lo costringe a terminare anticipatamente la stagione.
Da quel momento le strade di Neymar e del club si dividono: è l’anno del boom del progetto della Saudi League e il brasiliano chiede la cessione il 9 agosto dello stesso anno.
Sei giorni dopo è già in Arabia Saudita e viene accolto dalla dirigenza dell’Al-Hilal, entusiasta di essersi accaparrata un campione del genere per 90 milioni di euro.
Sfortunatamente l’ingente investimento non è stato mai ripagato sia in termini di prestazioni sia in merito alla visibilità che Neymar avrebbe potuto dare a un nuovo campionato emergente.
7 presenze totali e una rete tra il 2023 e il gennaio 2025, complici la rottura del legamento crociato anteriore e del menisco, oltre a un problema riscontrato alla coscia destra al suo rientro.
C’è poco da fare, arriva la rescissione del contratto 6 mesi prima del previsto e il brasiliano cerca la fortuna in patria, nel club che lo ha fatto conoscere: il Santos.
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La salvezza con il Santos
Immaginate per un calciatore che è stato una stella per quasi 15 anni quanto sia difficile vivere un graduale declino al quale non ci può opporre.
Neymar, nella sua attuale esperienza al Santos, ha alternato ottime e notevoli prestazioni a infortuni: prima ai flessori, poi alla coscia e infine al ginocchio.
Nelle ultime giornate del campionato brasiliano, l’ex Barcellona si è distinto particolarmente per il suo attaccamento e la sua dedizione nonostante gli acciacchi fisici.
Il Santos rischiava concretamente la retrocessione a poche giornate dal termine, ma incredibilmente è arrivata una impensabile salvezza grazie a un Neymar che ha contribuito alla causa con solamente un ginocchio integro.
Emblema della contrapposizione tra la voglia di riscatto del calciatore e la precaria condizione fisica è il breve dialogo che ha visto protagonisti l’attaccante, intento in un riscaldamento prima della gara, e un tifoso.
Quest’ultimo si era rivolto al suo idolo affermando di volergli donare il suo ginocchio per permettergli di giocare al pieno delle sue possibilità.
Il brasiliano, invece, ha risposto con una frase breve e semplice ma carica di amarezza e di rammarico: “Me ne servirebbero due”.
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Le parole di Carlo Ancelotti
La sua esperienza in patria ha ovviamente destato l’attenzione del CT della nazionale Carlo Ancelotti, il quale si è espresso sulla questione di fronte alle innumerevoli domande dei giornalisti:
“Neymar è nella lista dei giocatori che potrebbero partecipare alla Coppa del Mondo. Per fortuna Neymar si è ripreso dall’infortunio. Ora ha 6 mesi per giocare. La verità è che il campionato brasiliano finisce il 7 dicembre, ma poi ci sono le vacanze. E poi, quando il campionato brasiliano riprenderà, avrà tempo di dimostrare tutte le sue qualità e anche la sua condizione fisica”
“Se parliamo di Neymar, dobbiamo parlare anche degli altri giocatori. Dobbiamo pensare al Brasile, che può essere con Neymar o senza Neymar, con altri giocatori o senza altri giocatori. La lista definitiva la faremo dopo marzo. Capisco molto bene che siano molto interessati a Neymar, ma voglio chiarire che siamo a dicembre, i Mondiali sono a giugno e io sceglierò la squadra che andrà ai Mondiali a maggio. Se Neymar meriterà di esserci, se starà bene e se sarà migliore di altri, in quel caso giocherà ai Mondiali e basta. Non ho debiti con nessuno“.
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La considerazione delle leggende del Brasile
Neymar gode di una grande considerazione in patria: nell’ultima era calcistica è stato considerato dai tifosi come il simbolo principale del Brasile.
Su di lui, infatti, hanno speso diverse parole alcune leggende della nazionale verdeoro quali Cafù e Ronaldo Nazario.
Il primo ha dichiarato ai microfoni della BBC (Inghilterra):
“Per 15 anni, Neymar è stato la stella indiscussa del Brasile, portando sulle spalle enormi aspettative e responsabilità. Ma nessuno vince la Coppa del Mondo da solo. È difficile riporre tutte le nostre speranze in lui in questo momento, perché fatica persino a giocare tre partite di fila”.
Il secondo, invece, si è mostrato più fiducioso rispetto al suo vecchio compagno di squadra:
“È un giocatore fondamentale per il Brasile, non c’è nessun altro come Neymar. È esagerato da parte di una minoranza credere che stia trascurando il suo recupero fisico. Chiunque abbia giocato a calcio sa perfettamente quanto sia difficile tornare dopo un infortunio e ritrovare il ritmo e la fiducia. È sulla strada giusta“.
Si può notare come ci sia forte spaccatura nell’opinione locale sul “caso” Neymar: da una parte chi è consapevole delle precarie condizioni fisiche del calciatore e dall’altra chi vi ripone ancora fiducia e spera di vederlo vestire per un’ultima volta la maglia della nazionale.
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Neymar può ancora essere utile per il Brasile?
Neymar, nonostante gli acciacchi fisici e l’evidente presenza di qualità nell’attuale attacco verdeoro, può ancora contribuire ai successi della nazionale.
Sotto la guida di Carlo Ancelotti, il brasiliano potrebbe costituire un’arma estremamente utile in campo e soprattutto nello spogliatoio.
La sua rilevante esperienza ad alti livelli tra Barcellona e PSG, la capacità di reggere bene la pressione di simili contesti e le partecipazioni alle precedenti edizioni della Coppa del Mondo potranno essere fondamentali per motivare una rosa giovane e ancora acerba da certi punti di vista.
Il brasiliano si è posto un obiettivo ben preciso: partecipare ai prossimi Mondiali e riuscire a vestire la maglia verdeoro dopo quasi più di due anni (la sua ultima presenza risale a un Uruguay-Brasile del 10 ottobre 2023)
Neymar, per riacquisire la miglior condizione fisica possibile, si è affidato alle competenze di Eduardo Santos definito da molti il “Dottore dei Miracoli“.
Molti altri calciatori brasiliani si sono rivolti alle capacità riabilitative di Santos: caso famoso è quello del difensore David Luiz.
Infatti, quest’ultimo, ai tempi del PSG, è riuscito a smaltire un infortunio dopo solamente 10 giorni rispetto alle 10 settimane previste dai medici del club.
Sarà lo stesso per Neymar?







