Atalanta, scelto il successore dopo 9 anni di Gasp: il club punta sulla continuità tattica e sull’allievo più fedele del maestro
Dopo giorni di riflessioni e contatti, l’Atalanta ha scelto Ivan Juric come nuovo allenatore per la stagione 2025/26.
La decisione è stata presa nella mattinata di venerdì 6 giugno, al termine di un confronto interno che ha confermato il tecnico croato come il profilo giusto per dare seguito all’eredità di Gian Piero Gasperini, artefice della rivoluzione nerazzurra durata ben nove anni.
Juric, voglia di riscatto: dopo Southampton, riparte dall’Italia
Juric torna in Serie A dopo una stagione complicata: prima l’esonero dalla Roma, poi la retrocessione in Championship con il Southampton, esperienza chiusa con amarezza.
Ora, però, arriva la grande occasione per rilanciarsi in una piazza ambiziosa e in un progetto tecnico che ben conosce.
Da giocatore prima e da vice allenatore poi, Juric è stato uno dei principali discepoli del “Gasp” e condivide la stessa filosofia di gioco: pressing alto, ritmo, verticalità e valorizzazione dei giovani.
Atalanta non cambia identità
La scelta di Juric non è casuale. Dopo quasi un decennio di successi con Gasperini – tra qualificazioni in Champions, vittorie prestigiose in Europa e crescita di talenti – la società bergamasca ha deciso di non azzerare tutto, ma di dare continuità al lavoro impostato.
Juric rappresenta la via più diretta per restare fedeli all’identità tattica e alla cultura calcistica costruita a Zingonia.
L’obiettivo è chiaro: mantenere l’Atalanta stabilmente tra le prime quattro della Serie A e protagonista nelle coppe.
Le alternative scartate: Motta, Palladino, Vieira e altri
Fino all’ultimo, la dirigenza ha valutato anche altri nomi. In corsa c’erano Thiago Motta, poi scelto dalla Juventus, Raffaele Palladino, reduce dalla buona esperienza a Monza, e Patrick Vieira, che ha ricevuto anche un sondaggio dall’Inter prima che il club virasse su Chivu.
Accostati all’Atalanta anche Francesco Farioli (protagonista in Eredivisie con l’Ajax), Stefano Pioli, oggi all’Al-Nassr di Ronaldo, e l’ex ct belga Domenico Tedesco.
Tutti nomi che però non rispecchiavano il DNA tecnico voluto a Bergamo: troppo distanti dai principi tattici lasciati in eredità da Gasperini.
Obiettivo: restare grandi con la stessa identità
Con Juric, l’Atalanta punta su un progetto di continuità, non di ricostruzione.
L’obiettivo è chiaro: non smarrire la strada tracciata, ma alzare ulteriormente l’asticella.
A Bergamo, ora, l’entusiasmo è tutto per l’allievo che raccoglie l’eredità del maestro.