Ottenendo circa venti milioni di euro dall’Atletico Madrid, l’Atalanta ha venduto uno dei suoi giovani più promettenti.

C’era un tempo, apparentemente lontano, in cui l’Italia era il fulcro del mondo calcistico, il “centro di gravità permanente”, per dirla alla Franco Battiato, a cui tutto girava intorno. Quest’epopea dorata, dalle fattezze quasi magiche, oggi ci appare come distante anni luce, irraggiungibile e ammirabile solo nel riflesso delle leghe degli altri paesi.

No, difficilmente riusciamo ancora a brillare di luce nostra e, risultati della Nazionale alla mano, non può che essere assolutamente fisiologico: abbiamo vinto un Europeo bellissimo, ma, per il resto, dal 2006 in poi il miglior risultato è stata la finale del 2012 con la Spagna, quando fummo massacrati dalle “Furie Rosse” di Del Bosque.

Ai Mondiali non andiamo da due edizioni e viviamo, da ormai qualche settimana, con lo spettro di non accaparrarci nemmeno il pass per USA 2026, nonostante la FIFA abbia disposto l’allargamento del torneo da trentadue a quarantotto squadre.

Se si parla di club, poi, la situazione non appare molto migliore, se è vero che, in questi anni, abbiamo raggiunto delle finali europee, ma, solo in due casi siamo riusciti a conquistarle, lasciando che paesi come la Spagna e l’Inghilterra si spartissero il predominio sull’Europa.

Siamo in crisi, affogati da un sistema che, evidentemente, ha quasi totalmente perso la sua antica efficacia e, di conseguenza, anche la grande attrattiva di cui disponeva e, dopo anni di menefreghismo e di consecutive cattive gestioni, ne stiamo pagando i danni in maniera più che pesante.

Arrivati a questa situazione, dunque, l’alternativa migliore, per i nostri giocatori, è quella di lasciare la Serie A per trasferirsi in Premier, Bundesliga o Liga, tentando di sfruttare le maggiori opportunità che offrono.

Chi cede l’Atalanta

Il centro sportivo di Zingonia, da ormai moltissimi anni, rappresenta un’eccellenza fra i settori giovanili italiani, se è vero che, fin dai suoi albori, ha visto passare dei calciatori poi rivelatesi degli assoluti protagonisti non solo del calcio nazionale, ma anche di quello internazionale.

Matteo Ruggeri, classe 2002, è solo uno degli ultimi prodotti di questa incredibile fucina di talenti, la quale, negli ultimi anni, ha ricevuto ancora più riconoscimenti per aver rifornito l’Atalanta di Gian Piero Gasperini di calciatori giovani, ma già pronti a giocare stabilmente nei maggiori campionati europei.

Il laterale azzurro, reduce dalla bella esperienza all’Europeo Under 21, è a Bergamo in prima squadra dal 2022, quando, dopo l’esperienza in prestito alla Salernitana, il Gasp lo rivolle in Lombardia, intravedendo in lui qualità fisiche e tecniche utili al suo sistema di gioco.

Nelle stagioni seguenti, il nativo di San Giovanni Bianco ha ripagato alla grande la fiducia del proprio allenatore, guadagnandosi in molti casi, anche la titolarità all’interno dell’undici nerazzurro, all’interno del quale si è posizionato sia come difensore centrale che, soprattutto, come esterno sinistro a tutta fascia.

Specialmente quando schierato in quest’ultima veste, Ruggeri ha convinto quasi tutti gli addetti ai lavori, grazie alla grande gamba di cui dispone e alle buone qualità difensive, le quali molto spesso andavano a bilanciare quelle prettamente offensive di altri esterni, come, ad esempio, Bellanova nell’ultima annata.

Un giocatore come Matteo, veloce e capace di compiere egregiamente tutte e due le fasi, non poteva che fare gola a moltissimi club in giro per l’Europa e, di conseguenza, dopo il bel campionato continentale di categoria disputato in Slovacchia, era inevitabile che qualcuna di queste squadre avanzasse una proposta per acquistarlo.

La trattativa

L’Atletico Madrid del “Cholo” Simeone, da ormai più di un decennio, è una delle realtà più affermate dell’intero panorama calcistico e, di conseguenza, la sua credibilità nelle trattative, anche e soprattutto a livello economico, è aumentate esponenzialmente rispetto al passato.

Con grande sicurezza, dunque, i “colchoneros” sono andati ad accaparrarsi Matteo Ruggeri per la consistente cifra di venti milioni di euro, utili, come frequente nella storia dell’Atalanta, a collezionare l’ennesima plusvalenza.

I bergamaschi, con la cifra ricavata dal trasferimento dell’esterno sinistro azzurro, potranno aggiungere ulteriore denaro al già cospicuo tesoretto racimolato negli anni, utile a garantire una stabilità economica difficilmente rintracciabile, al momento, nel nostro paese.

I Percassi e Juric’, ora, dovranno mettersi sulle tracce di un altro esterno sinistro, in modo tale che Zappacosta abbia una riserva o, addirittura, un competitor valido sulla propria fascia di competenza.

Foto: facebook Atalanta BC.