Atalanta: Champions League amara per la Dea: 0-0 alla New Balance Arena e gol ancora stregato. Il tecnico croato non fa drammi: “15 palle gol in due partite, il momento è difficile ma arriverà la svolta”
Pareggio a reti bianche e tanto rammarico per l’Atalanta di Ivan Juric, fermata sullo 0-0 dallo Slavia Praga nella terza giornata della League Phase di Champions League 2025/26.
Alla New Balance Arena di Bergamo, la Dea ha dominato sul piano del gioco, costruendo numerose occasioni ma senza mai riuscire a sfondare la porta ceca. Dopo tre turni, i nerazzurri salgono a quota 4 punti, ma resta la sensazione di una squadra che crea tanto e raccoglie poco.
Al termine del match, Juric ha commentato la prestazione ai microfoni di Sky Sport, alternando delusione e fiducia: “Non sono preoccupato, solo dispiaciuto. Quando produci così tanto, prima o poi la palla entra”.
Juric: “Dispiaciuto, ma non preoccupato”
Il tecnico croato ha provato a leggere il momento con lucidità. “In due partite abbiamo avuto 15 palle gol – ha spiegato – ma la fortuna non ci assiste. È frustrante non vincere, ma dobbiamo restare positivi: chi crea così tanto, prima o poi si sblocca”.
Un messaggio di calma e determinazione, rivolto ai suoi giocatori ma anche all’ambiente. L’Atalanta, nonostante la mancanza di cinismo, continua a mostrare un’identità chiara e un gioco propositivo, capace di mettere in difficoltà qualunque avversario.
Il problema del gol: Scamacca e Krstovic nel mirino
Il tema più delicato resta la scarsa concretezza offensiva. Juric non nasconde la difficoltà: “Scamacca è un grande talento, ma viene da un lungo periodo di inattività e va gestito. Oggi ha avuto due buone occasioni. Anche Krstovic sta facendo tante cose bene, ma gli manca un pizzico di fortuna. E lo stesso vale per Lookman e De Ketelaere.”
Una rosa ricca di qualità, ma che deve ritrovare fiducia sottoporta. L’assenza di uno stoccatore puro come Retegui si sente, ma Juric preferisce non cercare alibi: “Serve solo continuità nel lavoro, i gol arriveranno.”
La crescita dei giovani e l’esempio di Bernasconi
Tra le note positive della serata, Juric ha voluto citare il contributo dei giovani. “Bernasconi sta facendo molto bene – ha sottolineato – e ci sta dando una grande mano. Abbiamo tanti ragazzi che si allenano con serietà e meritano fiducia.”
Un segnale importante per un’Atalanta che continua a puntare su un mix di esperienza e gioventù, rimanendo fedele alla sua filosofia di crescita interna e sviluppo tecnico.
Un tempo di grande calcio, poi la stanchezza
L’Atalanta ha dominato per larghi tratti il primo tempo, creando almeno cinque nitide occasioni con De Ketelaere, Lookman e Scamacca. Nella ripresa, invece, la squadra ha pagato la fatica e l’intensità del match. “Ci sono anche gli avversari – ha ricordato Juric –. Lo Slavia ha difeso bene e chiuso gli spazi. Noi abbiamo comunque giocato con qualità e attenzione.”
La Dea è apparsa più brillante nella costruzione rispetto al recente passato, ma continua a pagare la mancanza del colpo vincente.
Juric resta fiducioso: “La squadra è concentrata”
In conferenza stampa, l’allenatore ha ribadito la sua fiducia: “La squadra è molto concentrata, dà tutto in campo. Dobbiamo continuare su questa strada: difendere bene, attaccare con intensità, vincere le seconde palle.”
Sul piano del gioco, i miglioramenti sono evidenti. Ora serve solo sbloccare la testa e la mira.
Scamacca in crescita
Una menzione particolare per Gianluca Scamacca, al rientro da un periodo difficile. “All’inizio era un po’ contratto – ha ammesso Juric – ma poi ha trovato ritmo e si è creato due grandi occasioni. È in crescita, e presto tornerà decisivo.”
L’attaccante romano è chiamato a ritrovare il feeling con il gol che lo ha reso protagonista in passato: i suoi centri potrebbero essere la chiave per rilanciare la corsa europea della Dea.
Prospettive europee
Con questo pareggio, l’Atalanta resta in piena corsa nella Champions League, ma servirà maggiore cattiveria sottoporta per trasformare il volume di gioco in risultati. Juric lo sa bene: “Ci manca solo il gol. Dobbiamo restare fiduciosi e continuare a lavorare con serenità.”
I numeri parlano chiaro: 15 occasioni nitide in due gare e appena un gol segnato. Dati che raccontano una squadra viva, ma da sbloccare psicologicamente.