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Dall’entusiasmo alla disillusione: cronaca di un Milan senza equilibrio

Milan Monza

Dalla speranza alla crisi: il Milan e un’annata da dimenticare

La stagione del Milan era iniziata con grandi aspettative, con Paulo Fonseca alla guida e una rosa rinforzata da nuovi acquisti. Il 31 agosto 2024, il famoso cooling break di Theo Hernandez e Rafael Leao durante una partita di campionato aveva fatto sorridere i tifosi, testimoniando un ambiente apparentemente sereno. Tuttavia, dietro questa tranquillità apparente si celavano già le prime avvisaglie di tensioni interne.

La gestione di Fonseca, seppur inizialmente promettente, iniziava a mostrare segni di fragilità, con alcune scelte tattiche discutibili che sollevavano dubbi tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Inoltre, la coesione del gruppo sembrava meno solida del previsto, con alcuni giocatori chiave in difficoltà nel trovare la giusta sintonia in campo. Questi elementi avrebbero poi contribuito a rendere la stagione rossonera una delle più altalenanti degli ultimi anni.

La notte magica di Madrid: il Milan domina il Bernabéu

Il primo grande successo arrivò il 5 novembre 2024, con l’impresa di Madrid: una vittoria insperata contro una delle squadre più forti d’Europa accese le speranze dei tifosi rossoneri per una cavalcata europea trionfale. Il Milan sbancò il Bernabéu con un netto 3-1, grazie alle reti di Malick Thiaw, Álvaro Morata e Tijjani Reijnders, mentre il Real Madrid riuscì a segnare solo su rigore con Vinícius Júnior.

La prestazione dei rossoneri fu straordinaria sotto ogni punto di vista: la squadra mostrò una solidità difensiva impeccabile, un centrocampo dinamico e un attacco cinico, capace di sfruttare ogni occasione. Rafael Leao, pur non trovando la via del gol, fu protagonista di giocate decisive, contribuendo agli ultimi due gol con assist e movimenti che destabilizzarono la difesa avversaria.

L’esonero di Fonseca e il cambio di rotta

Tuttavia, la situazione iniziò a precipitare con l’arrivo del nuovo anno. Dopo una serie di risultati deludenti, la dirigenza decise di esonerare Paulo Fonseca il 30 dicembre 2024. La sua gestione, inizialmente apprezzata, si era rivelata incapace di mantenere la squadra competitiva ai massimi livelli. Al suo posto arrivò Sérgio Conceição, che si trovò subito a gestire una situazione complicata, con una squadra demoralizzata e una tifoseria sempre più critica.

Il cambio di guida sembrava inizialmente funzionare, come dimostrato il 6 gennaio 2025, con il successo in Supercoppa Italiana. In una finale combattutissima contro l’Inter, il Milan riuscì a ribaltare il risultato da 0-2 a 3-2, grazie alle reti di Theo Hernandez, Christian Pulisic e Tammy Abraham. La vittoria rappresentò un momento di svolta per la squadra, che finalmente mostrò carattere e determinazione sotto la guida del nuovo allenatore.

Le tensioni interne e il tracollo europeo

Con il passare delle settimane, le difficoltà interne emersero con maggiore intensità. Il 26 gennaio 2025, la lite tra il capitano Davide Calabria e Francisco Conceição mise in luce le fratture nello spogliatoio. L’episodio, avvenuto dopo la vittoria sofferta contro il Parma, fu caratterizzato da un acceso scambio di parole tra i due, con Calabria visibilmente frustrato per la situazione della squadra. La tensione raggiunse il culmine quando il capitano, in un gesto di rabbia, calciò una bottiglia che finì per colpire Conceição, scatenando un confronto immediato1. Solo l’intervento dello staff e dei compagni evitò che la situazione degenerasse ulteriormente. Zlatan Ibrahimovic, con la sua esperienza e carisma, riuscì a riportare la calma, trasformando il momento di tensione in un’opportunità per rinsaldare il gruppo.

Il momento più critico arrivò tra il 29 gennaio e il 18 febbraio 2025, con il disastro in Champions League. Il Milan, che aveva suscitato speranze dopo il successo di Madrid, affrontò una serie di prestazioni disastrose che portarono all’eliminazione dalla competizione. La squadra, già provata dalle tensioni interne, non riuscì a trovare la giusta concentrazione per affrontare le sfide decisive. La sconfitta contro la Dinamo Zagabria, nell’ultima gara della fase a gironi, fu il colpo di grazia: una prestazione opaca e priva di carattere condannò i rossoneri all’uscita anticipata dalla Champions. Conceição, nel tentativo di motivare il gruppo, sottolineò l’importanza di difendere il prestigio del club, ma le difficoltà tattiche e psicologiche si rivelarono insormontabili2.

L’eliminazione europea segnò un punto di non ritorno per la stagione del Milan, che da quel momento in poi faticò a ritrovare la propria identità e a risollevarsi dalle difficoltà.

Un finale amaro

Nonostante le difficoltà, la squadra rossonera riuscì a mantenere un record positivo nei derby, rimanendo imbattuta il 23 aprile 2025. In quella data, il Milan affrontò l’Inter nella semifinale di ritorno della Coppa Italia, imponendosi con un netto 3-0. Dopo l’1-1 dell’andata, i rossoneri dominarono la sfida grazie a una doppietta di Luka Jović e al sigillo finale di Tijjani Reijnders. La vittoria non solo garantì l’accesso alla finale, ma confermò l’imbattibilità stagionale del Milan contro i rivali cittadini3.

Tuttavia, questo risultato non bastò a compensare le delusioni accumulate nel corso della stagione. La squadra arrivò alla finale del 14 maggio 2025 con la speranza di chiudere l’annata con un trofeo, ma la partita si rivelò un’amara disfatta. Il Milan, nonostante un buon avvio, cedette nel secondo tempo, subendo una sconfitta che sancì definitivamente il fallimento della stagione. La delusione fu palpabile tra i tifosi e la dirigenza, che si trovò costretta a interrogarsi sulle scelte strategiche e gestionali fatte nel corso dell’anno.

Milan Futuro: un progetto naufragato tra errori e illusioni

Il progetto Milan Futuro è nato con l’obiettivo di valorizzare i giovani e creare un ponte verso la prima squadra. Tuttavia, si è rivelato un fallimento su tutta la linea. Dopo una stagione travagliata, la squadra ha perso i playout di Serie C contro la SPAL, retrocedendo in Serie D.

La società RedBird, che aveva investito tra i 12 e i 15 milioni di euro, si trova ora a dover ripensare la strategia. Una delle principali critiche riguarda la gestione tecnica e dirigenziale. Zlatan Ibrahimović, figura chiave del progetto, ha preso decisioni discutibili. Ha affidato la guida della squadra a Jovan Kirovski, un dirigente con esperienza nel calcio americano ma poca conoscenza del calcio italiano.

Nonostante il budget elevato, il Milan Futuro ha faticato a competere con squadre più strutturate. Inoltre, ha mostrato instabilità nella gestione dei giovani, con talenti come Camarda e Jiménez che non hanno avuto continuità.

Conclusioni

La stagione del Milan ha evidenziato la necessità di una revisione profonda della gestione tecnica e societaria. Con una rosa di grande talento, ma una leadership instabile e fratture interne evidenti, il club dovrà riflettere attentamente sulle mosse future per tornare competitivo ai massimi livelli.

Il malcontento dei tifosi ha raggiunto il culmine prima della partita contro il Monza, ultima gara della stagione. La Curva Sud Milano, cuore pulsante del tifo rossonero, ha organizzato una contestazione massiccia, con un corteo di circa 3000 persone partito da Casa Milan e diretto verso lo stadio. Una volta dentro San Siro, i tifosi hanno inscenato una coreografia umana con la scritta “Go Home”, un chiaro messaggio rivolto alla proprietà del club.

La protesta non si è fermata qui: al 15° minuto di gioco, la Curva Sud ha lasciato lo stadio, seguita da numerosi altri tifosi in segno di dissenso. Questo gesto simbolico ha fatto il giro del mondo, attirando l’attenzione anche di testate internazionali come il New York Times. La contestazione ha evidenziato il profondo divario tra la tifoseria e la dirigenza, con i sostenitori rossoneri sempre più critici nei confronti delle scelte societarie e della gestione del club.

L’estate si preannuncia bollente per il Milan, con la necessità di riformare la squadra, ricostruire il rapporto con i tifosi e prendere decisioni strategiche per evitare un’altra stagione deludente. La proprietà americana dovrà affrontare sfide cruciali, sia dal punto di vista sportivo che gestionale, per riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo.

Foto: Instagram, @AC Milan

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