Allegri-Milan, affondo rossonero, il Diavolo vuole chiudere subito per il tecnico livornese ex Juventus: cifre e dettagli.
Il futuro del Milan comincia da un volto noto.
A distanza di oltre dieci anni dall’ultima panchina rossonera, Massimiliano Allegri è pronto a tornare a guidare il club che lo ha lanciato nell’élite del calcio italiano.
Il tecnico livornese ha trovato un principio di accordo con la dirigenza milanista: lo attende un contratto triennale da 5 milioni di euro più bonus, con la possibilità di diventare il simbolo di una nuova era.
Dopo l’annuncio di Igli Tare come nuovo direttore sportivo, il Milan ha deciso di non perdere tempo.
Il progetto tecnico riparte da una certezza assoluta: un allenatore esperto, carismatico, capace di gestire spogliatoi di campioni e di riportare il club ai vertici della Serie A e dell’Europa.
Allegri ha battuto la concorrenza di Vincenzo Italiano, rimasto a Bologna, e quella di Antonio Conte, vicino alla permanenza a Napoli.
Con De Laurentiis costretto ad attendere le decisioni del tecnico leccese, il Milan ha affondato il colpo: contatti serrati, tre ore di colloquio e fiducia crescente.
Allegri-Milan, affondo rossonero: un ritorno che sa di rivincita
Per Max si tratta di un ritorno speciale.
Alla guida del Milan tra il 2010 e il 2014, vinse uno Scudetto al primo anno ed una Supercoppa Italiana.
Successi importanti, che diedero nuova linfa ai rossoneri in un periodo complicato.
Poi, una lenta discesa, culminata con l’esonero nel gennaio 2014 dopo la sconfitta col Sassuolo.
Ora Allegri è un tecnico maturato, arricchito da cinque Coppe Italia, sei Scudetti e due finali di Champions League con la Juventus.
Un curriculum che parla da sé.
Il profilo ideale per la rinascita
La scelta della dirigenza è stata chiara sin dall’inizio: serviva un tecnico di peso, un garante di risultati, un volto forte anche mediaticamente.
L’identikit di Allegri combacia perfettamente: 14 stagioni in Serie A, un palmarès di tutto rispetto e soprattutto una capacità riconosciuta nel gestire grandi gruppi.
Non a caso, in un Milan che ha sofferto per instabilità tecnica e carenze di leadership, la figura di Allegri potrebbe rivelarsi determinante per rilanciare elementi come Leao, Theo Hernandez o Maignan.
Tare lo ha sempre considerato al pari di Conte: una prima scelta assoluta.
E l’amministratore delegato Giorgio Furlani, da tempo convinto del valore di Max, ha appoggiato con convinzione l’affondo decisivo.
Allegri, dal canto suo, ha sempre mantenuto un legame forte con Milano, dove conserva anche interessi extra calcistici.
Un elemento che potrebbe aver fatto la differenza nel testa a testa con il Napoli.
Allegri-Milan, affondo rossonero: staff rinnovato e sguardo al futuro
Con Allegri dovrebbe arrivare anche Simone Padoin, già suo collaboratore nella seconda esperienza juventina.
Insieme getteranno le basi per la nuova stagione 2025/26, con l’obiettivo di riportare il Milan stabilmente in zona Champions League e, perché no, tornare a sognare in Europa.
Il progetto RedBird si prepara così ad una vera e propria rifondazione tecnica.
Dopo una delle stagioni più opache dell’ultimo decennio, il Diavolo ha deciso di affidarsi ad un uomo che conosce bene l’ambiente, che ha già vinto con questi colori e che ha il carisma giusto per guidare la risalita.
Le prossime 24-48 ore saranno decisive.
I legali delle due parti stanno lavorando per definire gli ultimi dettagli.
A Casa Milan si respira fiducia, ottimismo e – finalmente – un senso di direzione chiaro.
Il valzer delle panchine in Serie A è appena cominciato, ma il Milan vuole piazzare il primo, vero colpo.
E, come direbbe lo stesso Allegri, “vince chi arriva prima, anche solo di un corto muso”.
Foto: Instagram Juventus.
