Max Allegri e Cristiano Giuntoli erano entrambi alla Juve fino ad un anno fa; ora è cambiato tutto, sia per l’uno che per l’altro
Massimiliano Allegri sarà il nuovo allenatore del Milan, a partire dalla prossima stagione. Il tecnico firmerà un contratto di due anni, con opzione di rinnovo per il terzo, a 5 milioni di euro annui più bonus. Allegri torna in attività, dopo l’anno di pausa a seguito del burrascoso esonero risalente a maggio 2024 alla Juventus. Proprio a Torino, per una sola stagione, Allegri aveva collaborato con l’ormai ex direttore sportivo juventino, Cristiano Giuntoli. Quest’ultimo fu l’artefice della cacciata dell’allenatore classe 1967; visioni e modi di intendere il calcio troppo differenti. Dopo poco più di un anno, due sessioni di calciomercato pieni di acquisti e cessioni discutibili e due allenatori ingaggiati, Giuntoli non sarà più nell’organigramma dirigenziale bianconero.
Il fallimento di Giuntoli alla Juve
Massimiliano Allegri è stato esonerato dalla Juve a seguito della finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta. Ufficialmente, il tecnico fu sollevato dall’incarico per i comportamenti avuti durante i festeggiamenti in campo e poi anche in mix zone con alcuni giornalisti. Fu evidente come Allegri ce l’avesse con i dirigenti presenti ad applaudire la squadra durante la premiazione, in particolar modo con Giuntoli.
Il dirigente bianconero aveva già pianificato la stagione seguente. Nonostante le tante dichiarazioni nelle quali incensava il tecnico livornese, Giuntoli aveva già avuto colloqui con Thiago Motta nel febbraio del 2024. Di fatti in estate ebbe inizio la rivoluzione in casa Juve; tanti acquisti e per l’appunto l’arrivo del tecnico italo-brasiliano.
L’ex dirigente del Napoli ha avuto carta bianca sulla scelta dei giocatori e dell’allenatore. Il rendimento della squadra nel corso della stagione appena conclusa, però, è stato tutt’altro che soddisfacente. I principali acquisti del mercato estivo hanno deluso, Motta è stato esonerato dopo appena otto mesi e solamente all’ultima giornata è arrivata la qualificazione alla prossima Champions League.
Nonostante la lettera agli azionisti di John Elkann della scorsa estate, nella quale l’amministratore delegato di Exor dava pieni poteri a Giuntoli, nella giornata di ieri la Juventus ha deciso di interrompere il rapporto con il dirigente. Una decisione giustificata dai risultati e dall’evidente scarsa gestione dei rapporti umani.
La rivincita di Max Allegri
L’ex allenatore della Juventus è rimasto ai box per un anno dopo che i bianconeri lo hanno sollevato dall’incarico poco meno di un anno fa. Nel corso della stagione Allegri è stato accostato a diversi club, anche a squadre militanti nel campionato saudita. Dopo il difficile triennio alla Juve, molti pensavano che sarebbe stato difficile per lui tornare a sedersi su una panchina importante nel calcio che conta. Ma così non è stato.
Prima i colloqui con De Laurentiis, il quale non voleva farsi trovare impreparato nel caso Conte avesse deciso di lasciare, e poi i contatti del Milan. I rossoneri, grazie al lavoro del nuovo direttore sportivo Igli Tare, sono stati rapidi ed efficaci nel convincere Allegri a tornare a San Siro, undici anni dopo il suo addio.
In vista della prossima stagione, dunque, si prevede un Allegri che sarà voglioso di smentire chi lo aveva dato per finito troppo presto. Mentre per quanto riguarda Giuntoli, purtroppo per lui, la scelta di andare della Juventus di puntare su di lui nel 2023 si è rivelata sbagliata per tante ragioni.