La Serie A di certo non è conosciuta per la crescita dei giovani talenti, per anni le società hanno preferito non rischiare e schierare sempre over 30. Con il tempo anche il nostro campionato si sta adeguando e nel 2025 sono diversi i talenti esplosi e consacrati nella massima serie.
Diversi giocatori giovani sono diventati veri e propri leader delle loro squadre, diventando vere e proprie stelle. Questo è il caso di Yildiz o Soulè o Nico Paz, oppure calciatori che gradualmente hanno acquisito minutaggio e hanno stupito tutti come Pio Esposito.
Quinta posizione: Jacobo Ramon
Il difensore del Como è il titolare inamovibile nella difesa di Fabregas, che nel girone di andata è la seconda migliore, dopo la Roma.
Ramon ha dimostrato da subito le sue enormi qualità difensive, sia fisiche sia in impostazione, l’allenatore lo tratta già come un leader della squadra. Infatti il difensore ventenne ha saltato solamente due partite, di cui una per espulsione, mentre in tutte le altre ha disputato 90 minuti.
Certamente non dà nell’occhio come gli attaccanti o come la stella del Como, Nico Paz, ma è fondamentale per l’allenatore e all’età di vent’anni, alla prima in Serie A, si sta candidando come uno dei migliori difensori del campionato.
Quarta posizione: Mateo Pellegrino
Pellegrino durante la scorsa stagione ha dimostrato di poter essere un ottimo attaccante nel Parma, da poter alternare a Bonny. Ha messo a segno 3 reti in 13 partite da febbraio a maggio, dimostrando di poter essere l’unico titolare anche con la cessione di Bonny.
La crescita dell’argentino è stata esponenziale, nel corso nella stagione 2025/26 ha mostrato una maturità aggiuntiva e ha già segnato 4 gol.
Le difficoltà del Parma di Cuesta sono sotto gli occhi di tutti, soprattutto in fase offensiva, infatti è il peggior attacco, ma Pellegrino si è sempre distinto per distacco sia nelle reti, sia nel lavoro per la squadra.
Terzo posto: Matias Soulé
Soulé è il vero emblema di chi è esploso nel 2025, perché all’inizio della scorsa stagione aveva fatto piuttosto male, veniva sommerso dalle critiche dai tifosi giallorossi e dalla stampa. Probabilmente critiche dovute anche all’ingente cifra spesa per lui.
Soulé dall’essere un titolare fisso era sceso nelle gerarchie, fino all’arrivo di Ranieri, che gli ha dato totale fiducia, facendo giocare al giovane tutte le ultime 13 da titolare. La scelta ha ripagato con 4 gol e 5 assist.
Nella stagione 2025/26 non viene più trattato come un giocatore che deve esplodere, ma come uno dei trequartisti più forti del campionato.
Secondo posto: Nico Paz
Il 2025 è stato l’anno della consacrazione del gioiellino argentino, diventato la stella del Como. Nella scorsa stagione non ha saltato un minuto e ha messo a segno 6 reti e 9 assist.
Mentre nella prima metà della stagione 2025/26 è già a 6 gol e 6 assist, con la metà delle partite. Sono numeri impressionanti per un trequartista del Como, che l’anno scorso era neopromossa e ora è già considerata una big.
Nico Paz impressiona in ogni partita con la sua tecnica nello stretto e lascia tutti senza parole con i gol da fuori. Le sue prestazioni sono eccellenti anche contro le più forti in Italia, memorabile la partita con la Juve, terminata 2-0, grazie a gol e assist dell’argentino.
Primo posto: Kenan Yildiz
Yildiz è il giocatore che il 2025 ha completamente consacrato tra i migliori in Serie A, è diventato il volto della nuova Juventus e un giocatore imprescindibile.
La crescita come giocatore è da abbinare alla maturità che ha acquisito, questo gli permette di essere un leader della squadra a vent’anni.
I numeri sono impressionanti, infatti nel 2025 ha segnato 10 gol e 6 assist in Serie A, ma la crescita nell’inizio di questa stagione gli fa guadagnare di diritto il primo posto.
Anche nei momenti più difficili con Tudor, Yildiz è stato l’unica certezza del reparto offensivo, segnando in partite complicatissime come con l’Inter.
Menzioni d’onore
Pio Esposito, Tiago Gabriel e Camarda sono da citare tra i talenti emersi nel 2025, ma sono giocatori che in Serie A devono ancora consacrarsi.
Esposito e Camarda per il minutaggio ancora limitato, mentre Gabriel è ancora un gradino sotto agli altri, ma se continua ad essere il titolare del Lecce e fare prestazioni di livello, può ambire a giocare per grandi squadre.






