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Che fine ha fatto João Mário alla Juventus: da rinforzo estivo a oggetto misterioso

Juve, Joao Mario: "Il livello qui è altissimo"
Foto: Shutterstock

Quando João Mário arrivò a Torino la scorsa estate, l’idea era chiara: un terzino moderno, offensivo, cresciuto nel calcio portoghese e pronto a dare profondità e soluzioni alla Juventus. A distanza di mesi, però, la sua esperienza in bianconero sembra già arrivata a un bivio. Pochissimi minuti, nessuna continuità e una doppia bocciatura pesante prima da Igor Tudor, poi da Luciano Spalletti. Oggi João Mário è diventato un caso silenzioso, uno di quei nomi che finiscono ai margini senza rumore, ma con molte domande ancora aperte.

Un investimento mai decollato

L’ultima apparizione di João Mário con la maglia della Juventus risale al 2 dicembre, sedici minuti in Coppa Italia contro l’Udinese. Prima ancora, solo undici minuti all’esordio stagionale con Spalletti in panchina. In totale, appena mezz’ora in campo negli ultimi due mesi: un dato che racconta meglio di qualsiasi parola la sua attuale posizione nelle gerarchie bianconere.

E pensare che l’estate scorsa il suo arrivo era stato letto come una mossa mirata. Lo scambio con Alberto Costa, finito in Portogallo, sembrava funzionale a rinnovare una fascia destra che cercava nuove energie. João Mário portava con sé esperienza europea, spinta costante e un profilo tecnico adatto a un calcio più propositivo. Sulla carta, un acquisto sensato. Sul campo, però, qualcosa si è inceppato quasi subito.

Con Tudor prima e con Spalletti poi, il portoghese non è mai riuscito a imporsi. Né come terzino puro, né come esterno più avanzato. La Juventus ha progressivamente scelto altre soluzioni, preferendo l’affidabilità difensiva di Kalulu e rinunciando all’idea di un laterale offensivo aggiunto. Una scelta dettata anche dagli infortuni e dall’equilibrio tattico, ma che ha finito per tagliare definitivamente João Mário fuori dal progetto.

Spalletti, il modulo e una porta mai aperta

In molti pensavano che l’arrivo di Spalletti potesse rappresentare una svolta. La sua fama di valorizzatore di esterni e terzini offensivi aveva acceso qualche speranza anche attorno a João Mário. Invece, il campo ha raccontato tutt’altra storia. L’ex allenatore del Napoli ha scelto continuità, solidità e uomini già pronti, lasciando il portoghese ai margini fin dalle prime settimane.

La sensazione è che João Mário non sia mai stato considerato realmente funzionale al sistema di gioco. Né abbastanza affidabile in fase difensiva, né incisivo quando schierato più avanti. Un limbo tattico che spesso, nel calcio moderno, diventa una condanna. E così, partita dopo partita, il suo nome è scomparso dalle rotazioni, fino a diventare quasi invisibile.

Gennaio come spartiacque

Ora il futuro sembra già scritto. La Juventus è pronta ad ascoltare offerte e a valutare una cessione già nella finestra di gennaio. Prestito, diritto o obbligo di riscatto, oppure addio definitivo: tutte opzioni sul tavolo, anche se non è semplice trovare club disposti a investire su un giocatore con così pochi minuti nelle gambe.

Nel frattempo, la dirigenza guarda avanti. Il profilo di Norton-Cuffy, che il nuovo dirigente Marco Ottolini conosce bene, rappresenta un’alternativa più coerente con le idee tecniche del momento. Un segnale chiaro: João Mário è ormai considerato sacrificabile.

Conclusione

La storia di João Mário alla Juventus è l’ennesimo esempio di quanto il calcio possa essere spietato. Arrivato come rinforzo utile, si è ritrovato rapidamente ai margini, senza mai avere davvero l’occasione di raccontarsi. Non per mancanza di talento, ma per un incastro tattico mai riuscito e per scelte tecniche che hanno preso un’altra direzione. A volte bastano poche settimane per cambiare il destino di una stagione. E nel caso di João Mário, anche di un’intera avventura.

Perché João Mário non gioca più nella Juventus?
Per scelte tecniche legate al modulo e alla maggiore affidabilità difensiva di altri giocatori.

Quanti minuti ha giocato con Spalletti?
Solo 27 minuti complessivi in due mesi.

La Juventus può cederlo a gennaio?
Sì, è uno dei nomi in uscita, anche se al momento non ci sono offerte concrete.

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