Ripercorriamo le tappe della carriera dell’ex talento del Milan Alexander Merkel e i motivi della sua non definitiva consacrazione.
Quante volte vi è capitato, magari in qualche chiacchierata con i vostri amici, di porvi questa fatidica domanda: ma che fine ha fatto X? E Y?
E quante volte, facendo una ricerca in rete sul vostro calciatore, vi siete stupiti delle sue vicende, della carriera intrapresa o talvolta di un ritiro prematuro?
Di conseguenza la domanda sorge spontanea: ma che fine ha fatto Alexander Merkel?
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Alexander Merkel: i primi passi di un talento mai sbocciato
Alexander Merkel nasce il 22 febbraio 1992 a Pervomajskij in Kazakistan da genitori tedeschi di Russia e si trasferisce in Germania nel 1998.
Tra il 1999 e il 2003 cresce calcisticamente nella squadra amatoriale tedesca JSG Westerwald con la quale si farà notare dallo Stoccarda.
Fino al 2008, con le sue innate qualità tecniche, illumina i terreni di gioco fino a che non arriva un’occasione imperdibile: il Milan di Galliani lo vuole.
Tra il 2008 e il 2011 giocherà nella Primavera rossonera distinguendosi particolarmente a tal punto che fu al centro di diverse interviste (tra cui quella di Transfermakt).
Ed è proprio a Milano che inizia la sua carriera ma che non riuscirà mai a decollare realmente .
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Il debutto a San Siro: una meteora in Italia
Nella stagione 2010-2011, tra dicembre e gennaio, raggiunge due importanti traguardi: debutta in una competizione europea contro l’Ajax e in Serie A contro il Cagliari.
Nonostante le sue 6 presenze sarà considerato campione d’Italia: il Milan aveva trionfato sui cugini con 86 punti e 65 reti in 38 gare.
Purtroppo, l’idilliaco inizio di carriera di Merkel a Milano si spezza sul nascere: viene ceduto in comproprietà al Genoa per il trasferimento di Stephan El-Shaarawy.
Nei 6 mesi trascorsi in Liguria, prima di ritornare nuovamente dai rossoneri, non inciderà particolarmente: 13 presenze e 0 reti.
Stessa fine nella seconda metà della stagione 2011-2012: non verrà mai chiamato in causa salvo per un’occasione contro il Novara in Coppa Italia.
Nella sua unica gara subisce un grave infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio destro che lo tiene ai box per qualche mese.
Da quel momento si susseguiranno una serie di esperienze anonime in Italia tra il 2014 e il 2016: al Genoa con 6 presenze e all’Udinese con 5.
I friulani non puntarono mai su di lui tanto da cederlo in prestito prima al Watford in Inghilterra e poi al Grasshoper in Svizzera: 17 presenze e una rete in totale.
Infine, dopo un’ennesima stagione ai margini del progetto, si trasferisce al Pisa il 22 luglio 2016 con la quale non scenderà mai in campo: sarà ceduto dopo un mese al Bochum.
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Gli anni di carriera in giro per il mondo
Fuori dal Bel Paese Alexander Merkel alterna parentesi opache a esperienze incoraggianti e promettenti: nel mezzo ha potuto rappresentare il Kazakistan (nonostante la sua lunga trafila nelle giovanili della nazionale tedesca).
Come detto precedentemente, viene ceduto, dopo nemmeno un mese di permanenza, dal Pisa al Bochum nell’agosto 2016: l’aria di casa non lo aiuta.
Tra il 2016 e il 2018 non riuscirà a farsi notare: colleziona 13 presenze nella Bundesliga 2, la serie cadetta del calcio tedesco.
Nel febbraio 2018, dopo sei mesi ai margini della rosa, si trasferisce in Austria… alla corte dell’Admira Wacker: una rete in 15 partite.
Merkel non convince la società; di conseguenza firma nell’estate dello stesso anno con l‘Heracles Almelo, squadra militante nell’Eredivisie.
In Olanda avrà l’occasione di trovare quella continuità che mancava da molto tempo e di mostare leggermente il suo talento: scende in campo in 58 occasioni e segna 2 reti.
Tra il 2020 e il 2023 si susseguono le ultime 2 esperienze degne di nota: in Arabia Saudita all’ Al-Faisaly e in Turchia al Gaziantep FK (con i quali rescinderà il contratto).
Infine, nella stagione 2023-2024 vestirà la maglia dell’Hatta Club (Emirati Arabi Uniti) e nella successiva quella del Nassaji Mazandaran Football Club (Iran): esperienze deludenti.
Attualmente, Alexander Merkel non ha ancora appeso gli scarpini al chiodo: nel 2025 viene tesserato dal Legentus Fc, squadra di Dubai militante nella seconda divisione calcistica degli Emirati Arabi Uniti.
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Cos’è andato storto? Perchè non ha mai inciso?
Come per tutti i giovani talentuosi che passano precocemente a squadre di notevole caratura non è raro non riuscire ad attendere le aspettative.
Nel caso di Merkel, un ragazzo cresciuto tra Kazakistan e Germania, trasferirsi dall’oggi al domani in una realtà come Milano non è stato certamente facile.
Ciò si è ripercosso sulla sua carriera professionistica la quale, probabilmente anche a causa della mancata continuità e fiducia nei suoi confronti, non è mai decollata.
Le gambe tremano, la testa si riempie di paranoie, ansie e demotivazione… poi arriva il colpo definitivo: l’esperienza brevissima a Pisa.
Da quel momento girerà il mondo e uscirà completamente dai radar del campionato italiano cambiando quasi annualmente squadra.
Non si è ancora ritirato ma si potrà affermare con abbastanza sicurezza che la sua carriera non si sia minimamente avvicinata a quella che gli si prospettava ai suoi esordi.
Il suo idolo era Ronaldo Nazario, non ha avuto un destino simile ma, almeno per un breve periodo, ha realizzato il suo sogno di calcare campi importanti come “il Fenomeno”.







