Cremonese che batte un Bologna in formissima ed espugna il Dall’Ara con un convincente 1-3, ora i grigiorossi sono a metà classifica

La Cremonese interrompe la quiete del lunedì sera e torna in Lombardia dopo aver compiuto, contro ogni pronostico, una vera e propria razzia in casa rossoblù. Dopo ben 12 risultati utili consecutivi, il Bologna di Italiano crolla contro la sorpresa della giornata (e, più in generale, del campionato). Nicola esce da un filotto di tre sconfitte e conferma che la sua Cremo può puntare più in alto della semplice lotta salvezza.

Cremonese: il riscatto di Nicola

Dopo i 36 punti in 38 giornate che hanno portato ad un 15esimo posto in classifica, l’esperienza di Davide Nicola sulla panchina del Cagliari si è conclusa dopo solo una stagione. Il tecnico, maestro nelle salvezze, aveva per la prima volta l’opportunità di mostrarsi capace di guidare la panchina di un club da inizio stagione, e non solo subentrando e sistemando una situazione complicata. Il risultato in programma ad inizio stagione, ovvero la salvezza, è stato raggiunto senza troppi problemi, ma le numerose difficoltà incontrate durante l’anno hanno convinto la società rossoblù ad interrompere prematuramente il contratto.

Il sospetto che l’allenatore ex Empoli fosse tagliato solo per aiutare club in difficoltà, quindi, si è fatto sempre più grande. Almeno fino a pochi mesi fa, quando la Cremonese l’ha chiamato per raggiungere insieme l’obiettivo salvezza. Davide Nicola ha preso il compito seriamente, riuscendo a dare da subito un’impronta precisa ed efficace ai grigiorossi che ora si trovano all’undicesimo posto.

Le numerose vittorie con le big

Nonostante si sia, come detto prima, discostato dall’idea di essere in grado solo di risollevare i club da momenti difficili, la Cremo mantiene ben salda la caratteristica principale dell’allenatore: la capacità di gestire le pressioni. Milan, Bologna, Como e Atalanta sono tutte squadre che hanno perso punti contro i grigiorossi che anche nelle sconfitte hanno detto la loro, dimostrandosi sempre all’altezza dei loro avversari.

Il campionato è ancora lungo, ma il match contro il Bologna sembra dimostrare come Nicola non intenda fermarsi e cerchi di puntare sempre più in alto. Grazie anche ad un Jamie Vardy che nonostante le sue 38 primavere (quasi 39) sembra avere la fame di un ragazzino, abituandosi in men che non si dica al campionato italiano nonostante le noie fisiche.