Vlahovic, la Juve perde il suo bomber: confermata la lesione grave, intervento sempre più probabile. Spalletti senza il serbo per mesi
La Juventus perde il suo faro offensivo nel momento più delicato della stagione. Il grave infortunio rimediato da Dusan Vlahovic contro il Cagliari si è trasformato in una sentenza durissima: lesione di alto grado, tempi lunghissimi, rischio operazione. Il serbo, uscito in lacrime e già consapevole della gravità del problema, non tornerà prima di marzo — e anche questa è una stima ottimistica. Per Spalletti e per la corsa bianconera in Serie A e Champions, si tratta di un colpo durissimo.
Vlahovic, la dinamica dell’infortunio
Il momento chiave arriva intorno alla mezz’ora di Juventus-Cagliari, nella 13ª giornata. Vlahovic prova una conclusione al volo di sinistro, poi si blocca immediatamente. Mano sulla coscia, sguardo basso, passo incerto: capisce subito. Richiama la panchina, chiede il cambio, esce tra le lacrime, quasi trascinato dalla frustrazione. A fine gara Spalletti non aveva nascosto la preoccupazione: «Si è stirato», aveva detto. E le sensazioni erano già pesanti.
La diadnosi del J Medical
Lunedì mattina è arrivata la conferma: l’esito degli esami è una sentenza severa. Vlahovic ha riportato una lesione di alto grado della giunzione muscolo-tendinea dell’adduttore lungo sinistro. Un infortunio complesso, che coinvolge un’area difficile da recuperare rapidamente e che spesso richiede una gestione chirurgica. Nessuna indicazione ufficiale sui tempi da parte del club, proprio perché la terapia definitiva è ancora in via di definizione.
Operazione sempre più vicina
La domanda che tutti si pongono è una: Vlahovic dovrà operarsi? La risposta, al momento, pende fortemente verso il sì. La Juventus sta valutando con gli specialisti la soluzione migliore, ma il modello è quello di altri casi recenti, come l’intervento affrontato da Kevin De Bruyne al Napoli per un problema analogo. Secondo Tuttosport, la decisione sarebbe già stata presa in via ufficiosa: operazione e percorso riabilitativo subito dopo. Una via dolorosa, ma quasi obbligata per evitare ricadute.
I tempi di recupero
L’orizzonte non è incoraggiante: quattro mesi è la stima più realistica. Tre i mesi minimi per sperare in un ritorno anticipato, ma solo a fronte di un recupero perfetto e senza intoppi. Tradotto: Vlahovic rientrerebbe nella seconda metà di marzo, o più verosimilmente in aprile, quando la stagione entrerà nella sua fase decisiva. La Juve dovrà dunque reinventare l’attacco per un periodo lunghissimo.
Le partite che salterà
Il conto è pesante: circa venti partite tra campionato e Champions. E non match qualsiasi.
In Serie A il serbo mancherà nei big match contro:
- Napoli (andata e ritorno)
- Roma (andata e ritorno)
- Bologna
- Lazio
- Como
- Inter a San Siro a metà febbraio
Assenza pesantissima anche in Europa: Vlahovic non ci sarà nelle ultime tre gare del girone contro Pafos, Benfica e Monaco, dove la Juventus si gioca il pass per gli ottavi (o almeno i playoff). Una perdita che rischia di cambiare il peso dell’attacco bianconero anche sul piano continentale.






