Torino, Asllani fa Undici centri consecutivi dal 2018: il rigore fallito all’89’ pesa sul finale del Via del Mare
La maledizione del dischetto colpisce quando meno te lo aspetti. Kristjan Asllani, da sempre sinonimo di freddezza dagli undici metri e forte di un impeccabile 11 su 11 in carriera, si è fermato proprio nel momento più pesante: il rigore dell’89’ di Lecce-Torino, che avrebbe potuto riscrivere il finale del Via del Mare. Un episodio che pesa, perché arriva al termine di una gara complicata, segnata da un approccio sbagliato dei granata e da un Lecce più brillante e aggressivo. E così, tra il tuffo decisivo di Falcone e l’amarezza del centrocampista albanese, tramonta una delle certezze più silenziose della Serie A.
Torino, il primo errore dopo una vita da rigorista perfetto
Kristjan Asllani conosce il sapore della responsabilità. Dall’Under 17 in poi, passando per Empoli, Inter e Nazionale, aveva sempre risposto presente dal dischetto: undici rigori calciati, undici segnati. Una sequenza immacolata che raccontava la freddezza di un centrocampista non etichettato come specialista, ma capace di esecuzioni pesanti, come quelle trasformate con la maglia nerazzurra contro Verona e Torino o la rete realizzata con l’Albania nelle qualificazioni mondiali contro la Lettonia.
Al Via del Mare, però, la serie perfetta si è spezzata. L’episodio che può cambiare il finale di un match e forse la giornata granata porta la firma della sua prima vera macchia dagli undici metri.
Il rigore dell’89’: Mariani richiamato dal VAR, poi la scelta del dischetto
La partita tra Lecce e Torino, che aveva aperto la domenica della 13ª giornata, aveva già raccontato molto: ritmo, ribaltamenti, errori e tensioni. Ma il momento chiave arriva all’89’.
L’arbitro Maurizio Mariani viene chiamato all’on-field review dopo un contatto in area: Tete Morente colpisce Saul Coco, entrato sul pallone con un attimo di anticipo. Il VAR invita a rivedere, e Mariani assegna il penalty che può valere il 2-2.
Sul dischetto si presenta Asllani, con la solita calma, il solito gesto lento nell’aggiustarsi il pallone. Ma la conclusione è diversa dal solito: rasoterra, poco angolata, debole alla sinistra del portiere.
E Wladimiro Falcone, portiere salentino in giornata di grazia, non si lascia pregare: si tuffa, blocca e fa esplodere il Via del Mare.
Il Torino resta sotto: sarà 2-1 Lecce il risultato finale.
Torino, la serata no dei granata: approccio sbagliato e rimpianti finali
Il rigore sbagliato pesa, inevitabilmente. Ma Asllani è il primo a spiegare che i problemi vengono da più lontano.
Il Torino aveva sofferto tremendamente l’avvio leccese, incapace di reggere l’onda d’urto e di limitare le ripartenze veloci dei giallorossi. Solo dopo mezz’ora, come ammesso dal centrocampista stesso, la squadra è riuscita a ristabilire ordine e compattezza.
Il gol fallito nel finale diventa così il simbolo di una squadra che alterna momenti di lucidità a cali preoccupanti, come testimoniato anche dalla batosta subita dal Como pochi giorni prima.
Le parole di Asllani: “Mi dispiace, ma non possiamo approcciare così”
Nel post-partita, il centrocampista non si nasconde:
“Mi dispiace per la squadra, chiedo scusa sapendo che non ce ne sarebbe bisogno perché i miei compagni sono intelligenti. Ma non possiamo approcciare così. Prendere 5 gol dal Como e poi farci mettere sotto per mezz’ora non va bene”.
Parole che sanno di autocritica, ma anche di un gruppo che deve ritrovare equilibrio e certezze, soprattutto nella fase difensiva dove — sottolinea Asllani — “da dietro non rompe nessuno”.
Dalla perfezione all’errore: un episodio da archiviare, ma che fa rumore
Un rigore sbagliato può capitare a chiunque. Anche a chi, fino a oggi, aveva mantenuto una statistica perfetta.
Per Asllani è un inciampo, ma non un giudizio.
Per il Torino, invece, è l’ennesima occasione lasciata andare in un campionato in cui i dettagli stanno pesando più del previsto.
E alla fine, al Via del Mare, resta un verdetto semplice:
la legge del dischetto non è eterna, nemmeno per chi sembrava immune alle pressioni.







