Sabato 22 novembre è terminata 1-1 la gara al Franchi tra la Fiorentina e i Bianconeri, la Juve inciampa e scivola al settimo posto.
Ecco l’analisi sulla situazione attuale della Juventus di Spalletti bloccata dall’ultima in classifica.
La prestazione al Franchi
La Juve ha giocato una partita parecchio opaca sotto ogni punto di vista contro la Fiorentina, soprattutto nella fase offensiva.
Vlahovic molto spesso era isolato nell’uno contro uno con Pablo Marì, che si trasformava velocemente in un raddoppio con Pongracic.
L’attaccante serbo ha fatto il massimo nei duelli, vincendoli praticamente tutti, ma non hai mai trovato l’opzione di passaggio giusta.
Yildiz era marcato in modo efficace da Fagioli e K. Thuram non è mai avanzato a supporto.
Allo stesso tempo il lavoro sulle ali non è mai risultato incisivo, fino all’ingresso di Conceicao, che ha dato l’imprevedibilità giusta alla squadra.
Infatti la rete del vantaggio è arrivata con un tiro da fuori di Kostic, senza una costruzione in attacco vera e propria.
Dal momento dell’1-0 la Fiorentina ha reagito e la Juve si è vista molto poco in attacco.
La linea difensiva della Viola era molto alta e l’opzione era sempre palla a Kean, che è sempre andato via in velocità a Kelly.
Il tema del reparto offensivo
L’attacco schierato da Spalletti è stato molto particolare, essendo posizionati dietro a Vlahovic Yildiz e McKennie, con a supporto sulle due fasce Kostic e Cambiaso.
Per cui piuttosto che schierare giocatori come Conceicao, Openda o Zeghrova, il tecnico ha scelto ancora McKennie nella trequarti a destra.
Queste scelte decisamente non hanno ripagato, infatti la squadra di Vanoli ha sempre difeso uomo su uomo tre contro tre e sono sempre riusciti a fermare i bianconeri.
Dall’ingresso di Conceicao la partita è cambiata, la Fiorentina ha sofferto sulla fascia di Fortini e Ranieri (Viti), mentre la Juve ha sempre spinto lì.
Un’ulteriore analisi va fatta su David, dal suo ingresso è mancato completamente il riferimento davanti che li aveva trascinati fino a quel momento.
L’attaccante canadese non ha ricevuto palloni ed è sembrato si nascondesse, come nelle altre partite.
La solidità difensiva
La difesa della Juventus ha svolto un grande lavoro nel contenere la coppia Piccoli Kean, che sin dall’inizio aveva fatto capire di essere pericolosa.
Koopmeiners, schierato ancora braccetto sinistro, ha contenuto perfettamente Piccoli e Dodo, per cui sembra che il suo ruolo in questa squadra ormai sia delineato.
La rete della Viola è arrivata da una conclusione bellissima da fuori area di Mandragora, che probabilmente era raggiungibile per Di Gregorio.
Tuttavia il portiere è stato protagonista di un miracolo su una conclusione di Kean.
Proprio l’attaccante italiano ha messo in seria difficoltà la linea della Juve.








