Qualificazione Mondiale: notte epica a Glasgow: McTominay, Shankland, Tierney e la magia da centrocampo di McLean firmano l’impresa. Danimarca beffata, playoff obbligati. Analisi completa del Girone C
È una di quelle notti che finiscono dritte negli album di storia del calcio.
Una notte in cui Hampden Park vibra, trema, esplode.
La Scozia batte 4-2 la Danimarca nella sfida decisiva dell’ultima giornata del Gruppo C e conquista la qualificazione diretta al Mondiale 2026, tornando a giocarsi una Coppa del Mondo 28 anni dopo Francia ’98.
Una partita folle, ribaltata più volte, chiusa solo al 99’ con un gol che è già leggenda.
Tantissima Serie A in campo, ritmo altissimo, emozioni senza tregua. Una gara destinata a entrare nel folklore scozzese… e negli incubi dei danesi.
Qualificazione Mondiale: Cronaca di un Dramma Sportivo
McTominay, rovesciata da antologia
Hampden vibra dopo appena mezz’ora: Scott McTominay, simbolo del nuovo ciclo scozzese, pesca una rovesciata da cinepresa. Un gesto atletico meraviglioso che fa esplodere lo stadio e indirizza la sfida.
Hojlund pareggia, la Danimarca respira
Nella ripresa gli ospiti provano a riprendersi il match. È il bomber del Manchester United, Rasmus Hojlund, a siglare il pari su calcio di rigore. Momento di gelo per i tifosi scozzesi, che però non smettono di spingere i propri idoli.
Shankland illude, Dorgu punisce
Torna avanti la Scozia con Shankland, attaccante di carattere e precisione, ma all’82’ l’ex Lecce Patrick Dorgu – uno dei talenti più luminosi del calcio danese – firma il 2-2 che sembra indirizzare tutto verso i playoff.
Il finale che nessuno si aspettava: Tierney e McLean scrivono la storia
Il calcio però è poesia imprevedibile. Al 92’ Kieran Tierney trova l’angolo giusto e firma il 3-2. Hampden Park è un’esplosione di emozioni. Ma non è finita. Al 99’, McLean calcia dalla metà campo approfittando di un’uscita disperata del portiere danese: palla in rete, 4-2. Stadio in delirio. Qualificazione blindata.
Analisi del Gruppo C: un girone combattuto fino all’ultimo respiro
La Danimarca crolla nel momento decisivo
Era partita forte la squadra di Riemer. Vittorie larghe su Grecia e Bielorussia, pareggio sorprendente col fanalino di coda bielorusso al ritorno e la sensazione di avere il destino in mano. Gli 11 punti finali bastano però solo per il secondo posto e per i playoff. La sconfitta di Glasgow pesa come un macigno.
Scozia, crescita costante e carattere da grande squadra
Il cammino scozzese è stato lineare e robusto.
- Vittoria in Bielorussia (2-0),
- successo interno sulla Grecia (3-1),
- 2-1 contro i bielorussi ad Hampden,
prima della caduta in Grecia (3-2) che aveva complicato tutto.
Ma il gruppo di Steve Clarke ha dimostrato compattezza, resilienza e un’identità tattica ben definita. Il trionfo del 18 novembre è la punta di un percorso tecnico e psicologico di alto livello.
Grecia e Bielorussia: due percorsi opposti
La Grecia alterna lampi e blackout, chiude con 6 punti ma mai realmente in corsa. La Bielorussia, invece, sorprende solo con il pari in Danimarca e termina ultima con un solo punto.
Qualificazione Mondiale: la Scozia torna tra le grandi
Ventotto anni di attesa, delusioni, sfiorati miracoli. Tutto cancellato in una notte. La Scozia vola al Mondiale 2026 con un gruppo talentuoso, moderno e affamato. Hampden Park torna a essere la casa di un popolo che sogna in grande.
E se questo finale è un indizio… il Mondiale americano può regalare ancora altri capitoli epici. Scotland is back.









