Domenica 9 novembre all’Olimpico la Roma vince 2-0 contro l’Udinese, la squadra di Gasperini ritrova la vittoria e il primo posto.
Continuità nei risultati e primo posto
La Roma con la vittoria contro l’Udinese si porta a 24 punti, al primo posto insieme all’Inter.
La squadra di Gasperini non segna molto, infatti ha solo 12 gol fatti, cioè meno della metà rispetto ai rivali nerazzurri, però compensa con solo 5 gol subiti, confermandosi la miglior difesa del campionato.
Durante la sconfitta a San Siro con il Milan i tifosi avevano percepito il lavoro fatto dal tecnico, che nonostante il brutto risultato aveva preparato bene la partita.
La Roma non era riuscita a vincere, ma aveva dato prova di un livello di intensità molto elevato.
La vittoria con l’Udinese è in linea con la prestazione con il Milan in tutti gli aspetti positivi e, in aggiunta, ha portato a tre punti pesantissimi prima della sosta.
Celik ancora decisivo
La partita con l’Udinese ha dato un’altra dimostrazione dell’enorme crescita di Celik dall’arrivo di Gasperini.
Il turco è stato schierato da esterno destro, con Mancini a coprire dietro.
L’asse tra i due ha funzionato a memoria in entrambe le fasi, Mancini ha aiutato in fase offensiva innumerevoli volte creando sempre la superiorità numerica.
Nonostante Celik sia sempre stato tra i più criticati dai romanisti, ora sta conquistando tutti con ottime prestazioni.
In avvio di stagione veniva preferito da braccetto e sembrava essere diventato il suo ruolo in modo stabile, invece date le circostanze di infortuni è tornato a fare l’esterno.
La mano di Gasperini si nota anche nella crescita di giocatori di questo tipo, che vengono responsabilizzati e fatti sentire al centro del progetto.
Il tecnico ha capito le lacune di Celik in fase soprattutto offensiva, quindi Mancini aiuta tanto sulla fascia salendo e le scelte stanno pagando.
L’incognita nel ruolo di punta
La Roma è stata costretta a cambiare al 44’ Dovbyk per infortunio, che raggiunge in infermeria Ferguson e Dybala.
Perciò Gasperini si ritrova con un problema aggiuntivo, la mancanza di un riferimento centrale in attacco.
La scelta è ricaduta su Baldanzi, che ha completato un reparto molto leggero, ma di estrema qualità nello stretto.
Pellegrini, Soulè e Baldanzi, nessuno dei tre una vera punta, ma tutti capaci di fluttuare abilmente sulla trequarti e fornire giocate di fino.
L’assenza di ruoli fissi, ma di interscambi liberi in partita è una peculiarità delle squadre di Gasperini, dettame che sembra abbiano assorbito i giallorossi.
In numerose occasioni la scelta di Dybala falso 9 non aveva reso come previsto, ma ora la squadra sembra aver trovato le misure anche per giocare senza un riferimento fisico davanti.






