Serie A, Como e Cagliari non si fanno male: al Sinigaglia la partita termina con uno spento 0-0. Il racconto della partita
Si chiude senza reti la sfida di Serie A tra Como e Cagliari, andata in scena allo stadio Sinigaglia.
Un pareggio che lascia un pizzico di rammarico da entrambe le parti: nessuna delle due squadre ha osato davvero, pur non avendo molto da perdere.
I sardi, tuttavia, possono considerare positivo il punto conquistato in trasferta, frutto di una prova ordinata e attenta.
Solide in fase difensiva ma imprecise nella costruzione del gioco, le due formazioni hanno dato vita a una gara combattuta ma povera di emozioni.
Tanti, forse troppi, gli errori tecnici che hanno spezzato il ritmo del match; dettagli che certamente non saranno sfuggiti a Cesc Fabregas, poco soddisfatto della prestazione dei suoi.
Ma vediamo il racconto della partita.
Como-Cagliari: il racconto del primo tempo
Pronti via, e il copione si conferma quello previsto alla vigilia. Il Como prende subito il controllo del gioco, imponendo ritmo e possesso, mentre il Cagliari si compatta dietro, pronto a colpire in contropiede.
Al 19′, però, sembra arrivare il vantaggio rossoblù grazie a una sfortunata autorete di Valle su cross di Palestra, ma l’entusiasmo sardo dura poco: il Var richiama l’arbitro e il gol viene annullato per un presunto fallo a inizio azione commesso proprio dall’esterno ex Atalanta. Una decisione destinata, tanto per cambiare, a far discutere.
Il Como prova a reagire e al 31′ Caprile è costretto agli straordinari: prima respinge un destro di Addai, poi si supera su Nico Paz, mantenendo inviolata la porta cagliaritana.
Il primo tempo si chiude così in sostanziale equilibrio, con poche emozioni ma grande intensità da entrambe le parti.
Como-Cagliari: il racconto del secondo tempo
Nella ripresa, l’occasione più clamorosa capita sui piedi di Morata, che sugli sviluppi di un corner centra Caprile da distanza ravvicinata.
Per l’attaccante spagnolo inizia però una personale battaglia con Mina: il difensore colombiano lo marca con durezza, lo provoca e alla fine lo esaspera a tal punto che Morata, già ammonito per un fallo di frustrazione, chiede il cambio.
Nel finale Fabregas gioca la carta dell’assalto offensivo, ma il Como non riesce a sfondare. Pisacane risponde con cambi mirati, mantenendo intatto l’equilibrio tattico che ha retto per tutta la gara.
Ne esce una partita bloccata, intensa e destinata a essere ricordata più per le scintille e le polemiche Var che per le occasioni da gol.






