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Como 2025-26: tutti gli stipendi della squadra di Fabregas

Como, Fabregas: "Qui sto bene; sono contento di allenare questa squadra"
Foto: Shutterstock

Como: il club lariano punta in alto e non bada a spese: ingaggi milionari per un progetto che sogna l’Europa

Il Como è pronto a recitare un ruolo da protagonista nel campionato di Serie A 2025-26. Dopo una stagione di assestamento, la società lariana ha deciso di alzare l’asticella, affidandosi a investimenti imponenti e a una rosa di grande qualità.
Merito soprattutto della potenza economica della proprietà, rappresentata dall’imprenditore indonesiano Michael Bambang Hartono, uno degli uomini più ricchi dell’Asia, che ha trasformato il piccolo club lombardo in una realtà ambiziosa e internazionale.

Con un monte ingaggi stimato tra i 40 e i 45 milioni di euro lordi, il Como si colloca ormai nella fascia medio-alta della Serie A, davanti a diverse storiche formazioni italiane. Al comando della squadra c’è Cesc Fàbregas, ex centrocampista di Barcellona e Chelsea, ora tecnico giovane ma con idee moderne e una mentalità vincente.

Morata il top player: 8,3 milioni per guidare l’attacco

Il nome che spicca su tutti è quello di Álvaro Morata, arrivato in estate come simbolo della nuova era. L’attaccante spagnolo, ex Juventus e Atletico Madrid, è il calciatore più pagato della rosa, con un ingaggio da 8,3 milioni lordi a stagione.
Un investimento pesante, ma anche una dichiarazione d’intenti: il Como vuole crescere, e per farlo ha deciso di affidarsi a un campione di esperienza internazionale.

Morata rappresenta non solo il leader tecnico, ma anche il volto mediatico del progetto lariano. La società ha costruito intorno a lui una squadra equilibrata, ricca di talento e gioventù, con l’obiettivo di coniugare spettacolo e risultati.

Como: Caqueret e Baturina brillano

A supporto del bomber spagnolo c’è una mediana di livello europeo. Il francese Maxence Caqueret, ex Lione, percepisce 6,6 milioni lordi e si è già imposto come cervello tattico della squadra, capace di dettare i ritmi e garantire equilibrio.
Accanto a lui spicca il giovane croato Martin Baturina (3 milioni), talento classe 2003 che rappresenta uno dei prospetti più interessanti del calcio balcanico.

Non meno rilevante il contributo di Máximo Perrone, argentino arrivato dal Manchester City, e del veterano Sergi Roberto, ex bandiera del Barcellona, che con i suoi 2,2 milioni lordi porta esperienza e leadership in uno spogliatoio giovane ma ambizioso.

Como: Difesa di sostanza e nuovi innesti

Dietro, il Como ha puntato su solidità e qualità. Il brasiliano Diego Carlos, prelevato dal Siviglia, guadagna 3,7 milioni ed è il perno della retroguardia, affiancato da giocatori affidabili come Marc Oliver Kempf (1,1 milioni) e Stefan Posch (1 milione).
Sulle corsie laterali, Vojvoda e Alberto Moreno offrono esperienza e spinta offensiva, mentre in porta si alternano Jean Butez e Mauro Vigorito, con stipendi più contenuti ma un rendimento sicuro.

I giovani talenti: Nico Paz e Diao, futuro assicurato

Oltre ai big, il Como ha investito molto anche sui giovani. Il più atteso è Nico Paz, gioiellino argentino del Real Madrid, in prestito con un ingaggio di circa 900mila euro.
Lo segue da vicino Assane Diao, talento spagnolo classe 2005, pagato lo stesso stipendio. Entrambi rappresentano il futuro e garantiscono entusiasmo e fantasia in un gruppo dove il mix tra esperienza e gioventù è il vero punto di forza.

Completano la rosa diversi prospetti in crescita come Lucas Da Cunha, Álex Valle, Ignace Van der Brempt e il difensore croato Ivan Smolčić, tutti sotto il milione lordo a stagione.

Un progetto internazionale che fa sognare

Il Como 2025-26 è dunque una realtà in rapida ascesa, con una struttura societaria moderna, un allenatore ambizioso e una rosa costruita per sorprendere.
L’obiettivo dichiarato è quello di consolidarsi in Serie A e, nel medio periodo, provare a inseguire un piazzamento europeo.

Il monte ingaggi da oltre 40 milioni è il simbolo di una crescita economica e sportiva senza precedenti per una piazza storica ma finora abituata a ben altri orizzonti.
Sulle rive del lago si respira entusiasmo e curiosità: il Como non è più la “favola” del calcio italiano, ma una realtà pronta a sfidare i grandi con mezzi e idee da top club.

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