Domani sera la Roma di Gian Piero Gasperini sarà di scena a Glasgow per la delicata sfida di Europa League contro i Rangers.
Una partita che è divenuta ormai fondamentale per il percorso europeo dei giallorossi, considerando le due sconfitte consecutive in casa che ci costringono a non fare più passi falsi da qui in avanti per centrare la qualificazione al turno successivo.
Ma qual è il rapporto della Roma con le squadre scozzesi e quanti precedenti ci sono stati?
In realtà non molti, dato che si parla di due sfide ufficiali e altrettante amichevoli in quasi cento anni di storia: eccoli qua.
CELTIC-ROMA 1-0 – 06/08/1997 (AMICHEVOLE) – 31’ aut. ALDAIR
La prima è una sfida amichevole tra Celtic e Roma datata 6 agosto 1997, nel bel mezzo della preparazione estiva della squadra allora allenata dal boemo Zeman.
I giallorossi scendono in campo con Konsel tra i pali, Cafu, Aldair, Servidei e Candela in difesa, Di Francesco, Di Biagio, Scapolo a centrocampo e il tridente composto da Balbo, Delvecchio e Paulo Sergio.
La partita sarà un autentico dominio dei padroni di casa che collezioneranno tante occasioni da gol sia nel primo che nel secondo tempo.
Alla fine la rete decisiva però sarà del difensore giallorosso Aldair che al 31’ del primo tempio devia in maniera sfortunata verso la propria porta.
A fine partita Zeman sarà comunque soddisfatto della prestazione, con la Roma che otterrà nella stagione successiva un onesto quarto posto, qualificandosi in Coppa Uefa.
Peccato solo per le quattro sconfitte consecutive nelle stracittadine contro la Lazio.
CELTIC-ROMA 0-1 – 31/07/2004 (AMICHEVOLE) – 24’ TOTTI
Per ritrovare una nuova amichevole tra le due bisogna fare un salto al 31 luglio 2004, uno degli unici impegni della Roma di Cesare Prandelli.
La sfida si gioca nel bel mezzo della tournée americana a Toronto, con la squadra che scende in campo con una formazione abbastanza particolare.
Zotti in porta, Cufrè, Mexes, Dellas, Panucci in difesa, D’Agostino, De Martino, Dacourt e Candela a centrocampo e davanti la coppia Totti-Delvecchio.
La partita viene ben giocata dai giallorossi che ottengono la vittoria con un gol del solito capitano che svetta di testa su un cross pennellato di D’Agostino e regala alla Roma la prima vittoria contro gli scozzesi.
La stagione però fu a dir poco tremenda, con ben 4 cambi di allenatore e una salvezza matematica raggiunta solo alla penultima giornata.
Meglio dimenticare.
DUNDEE UNITED-ROMA 2-0 – 11/04/1984 (COPPA DEI CAMPIONI) – 41’ DODDS, 51’ STARK
Arriviamo ora alla prima sfida ufficiale contro una squadra scozzese, senza dubbio una delle più importanti nella storia della stessa Roma.
Torniamo indietro all’11 aprile 1984, nello specifico al Tannadice Park di Dundee, semifinale d’andata di Coppa dei Campioni.
La sfida è tra i padroni di casa del Dundee United e la Roma del barone Nils Liedholm.
La squadra giallorossa si era conquistata l’accesso alla maggiore competizione europea vincendo lo scudetto la stagione precedente, seguito da un percorso importante coi successi contro Goteborg, CSKA Sofia e i tedeschi del BFC Dynamo.
Alle semifinali i giallorossi se la devono vedere proprio con il Dundee United, con l’andata che si trasforma presto in un vero e proprio incubo.
Dopo un primo tempo equilibrato bastano tre minuti ai padroni di casa per passare in vantaggio con Dodds, abile a sfruttare un reparto difensivo completamente distratto per battere Tancredi e sbloccare la partita.
La Roma sbanda completamente e al 51’ arriva anche il 2-0 di Stark, con il Dundee United che legittima il risultato andando vicino al 3-0.
Serata quindi totalmente da dimenticare per la compagine giallorossa.
ROMA-DUNDEE UNITED 3-0 – 25/04/1984 (COPPA DEI CAMPIONI) – 21’, 40’ PRUZZO, 58’ DI BARTOLOMEI
La sfida di ritorno diventa quindi fondamentale per alimentare il sogno di giocare la prima finale di Coppa dei Campioni davanti ai propri tifosi.
L’atmosfera è a dir poco elettrica, lo stadio Olimpico è pieno in ogni ordine di posto e l’attesa sta diventando sempre più snervante.
Il Barone decide di affidarsi alla sua squadra migliore: Tancredi, Nappi, Righetti, Nela, Falcão, Maldera, Conti, Cerezo, Pruzzo, Di Bartolomei, Graziani.
Rispetto alla sfida d’andata la Roma parte subito forte e trova il gol con Bruno Conti.
L’arbitro però annulla la rete per una posizione attiva di fuorigioco di Roberto Pruzzo.
Il bomber avrà modo di rifarsi subito al 21’ con un colpo di testa perentorio su cross pennellato dalla destra: 1-0 e palla al centro.
Il primo tempo è un autentico monologo giallorosso e al 40’ arriva anche il gol del 2-0.
L’autore è il solito Roberto Pruzzo: destro preciso all’angolino al centro dell’area e Olimpico che esplode letteralmente di gioia.
Nella ripresa il canovaccio non cambia e al 58’ arriva anche la rete del definitivo 3-0.
Pruzzo arriva solo davanti al portiere che lo stende in area, calcio di rigore e realizzazione potente di capitan Di Bartolomei.
Il giocatore poi riprende la palla e la porta sul dischetto di centrocampo, quasi come a voler dire “non è ancora finita, vogliamo farne ancora di più”.
Il risultato però non cambia e al triplice fischio dell’arbitro è un tripudio di bandiere giallorosse: la Roma è in finale di Coppa dei Campioni per la prima volta in tutta la sua storia.
Su questa partita va poi aperto un altro capitolo, totalmente scollegato da quella che fu la reale partita dell’Olimpico.
Nel giugno 1986 infatti la Uefa sospese il presidente della Roma Dino Viola per aver tentato di corrompere l’arbitro Michel Vautrot, con la squadra giallorossa che inizialmente venne squalificata per un anno da ogni coppa europea, salvo poi trasformare il tutto in una semplice multa.
Nel 2011 il figlio del presidente confermò apparentemente il pagamento di 100 milioni di lire all’arbitro francese, anche se poi venne fuori che quelle parole furono estrapolate da un’intervista legata principalmente alla storia e carriera di Paulo Roberto Falcao.
Inoltre l’arbitraggio finale fu comunque corretto e senza sbavature, anzi il francese annullò due gol alla Roma e ammonì Aldo Maldera facendogli saltare la finale contro il Liverpool.
Scritto da Emanuele Grilli







