Mercoledì 29 ottobre Inter-Fiorentina termina 3-0, di seguito l’analisi sui cambiamenti di Pioli e sulla situazione della squadra.
La Fiorentina si ritrova penultima a 4 punti, con zero vittorie nel corso della stagione ed è la peggiore difesa del campionato.
Il nuovo centrocampo super fisico
Per la gara con i Nerazzurri Pioli ha optato per un 3-5-2 con tre centrocampisti visti praticamente solo in Conference: Mandragora in regia, affiancato da Sohm e Ndour.
La caratteristica peculiare è sicuramente la fisicità nelle mezzali, entrambi alti 190 cm e con qualità molto diverse da N. Caviglia e Fagioli.
La gara di Ndour è notevole, ha mostrato sia le sue doti di corsa e di resistenza, sia la qualità con i piedi con le numerose aperture per Dodo e gli inserimenti.
Invece Sohm si è sacrificato molto in fase di non possesso, marcando a uomo Calhanoglu ha messo in difficoltà gli avversari nell’impostazione.
Infatti non appena sostituito per Fagioli, il centrocampista Nerazzurro ha colpito con un tiro da fuori.
La fisicità delle due mezzali è stato un tema chiave della prima metà di gara positiva per la Fiorentina.
Infatti Ndour era riuscito a contenere le giocate di Sucic, anche aiutando nella copertura a Dimarco.
Lo scenario è cambiato completamente con il cambio di assetto di centrocampo con Fagioli e poi Fazzini arretrato, la squadra ha sofferto in fase difensiva e non ha mai trovato ripartenze pericolose.
I limiti del mercato
Il dato più allarmante sono i 15 gol subiti, la peggiore difesa della Serie A, proprio nel reparto meno cambiato nel corso del mercato estivo.
L’innesto di Viti di certo non sta dando i risultati sperati, ha sofferto la qualità di Lautaro e la sua gara è terminata con l’inutile espulsione al minuto 86.
Pablo Marì probabilmente il migliore nel reparto, con la sua marcatura strettissima verso Pio Esposito ha neutralizzato completamente le sponde del centravanti.
Nonostante il calciomercato sia stato molto vario la difesa è numericamente contata per un modulo con difesa a 3.
Pioli oltre ai titolari aveva a disposizione solamente Ranieri e Pongracic, che per la quantità di partite che sono in programma non è abbastanza.
Le colpe di Pioli
Pioli ha richiesto a Gudmundsson un importante lavoro di ripiegamento, svolto molto bene dal giocatore islandese.
L’altro lato della medaglia è la fase offensiva, Kean era totalmente isolato in mezzo ai tre difensori dell’Inter, senza alcun supporto dal compagno di reparto.
La sconfitta poteva sicuramente essere più gravosa senza le numerose parate di De Gea, per cui Pioli ha le sue colpe nella preparazione della gara.
Infatti il matrimonio tra il tecnico italiano e la Fiorentina sembra stare per finire e la società sta già sondando i possibili sostituti.






