Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato nella conferenza stampa pre Torino-Napoli: ecco le parole del tecnico.
Il Napoli, capolista in Serie A assieme alla Roma, è pronto al ritorno in campo dopo la pausa nazionali.
Ad attendere i partenopei sarà il Torino di Marco Baroni, reduce dal pirotecnico 3-3 in casa della Lazio.
Oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione al match di Antonio Conte, ecco le sue parole:
Sugli infortunati;
“Buongiorno è tornato in gruppo e ha fatto già 3-4 allenamenti con noi, è recuperato.
Politano è rientrato in gruppo, Amir sta procedendo la sua fase di recupero, sta andando abbastanza bene.
Anche Lobotka ha iniziato la fase di recupero.
L’obiettivo è capire che risposte diamo giocando 7 partite in 22 giorni.
Ci sarà un dispendio importante, ci sarà il bisogno di ruotare”.
Sul modulo pià adatto per la sfida contro il Toro:
“Si parla sempre di un 4-3-3, tipico con due esterni o atipico con un esterno ed un centrocampista in più.
Abbiamo due certezze sul modulo e cercheremo di proporle sempre.
Con lo Sporting siamo partiti con i quattro centrocampisti, 1-1, abbiamo messo i due esterni del 4-3-3 ed abbiamo vinto, col Genoa siamo partiti 4-3-3 e poi l’abbiamo ribaltata con i quattro centrocampisti.
Le insidie del match di Torino:
“Chiunque affronta il Napoli che ha lo Scudetto sulla maglia e dunque le motivazioni sono sempre al mille per mille.
Sicuramente sarà una partita difficile, conosco l’ambiente, vivo a Torino e quando non allenavo ero spesso a vedere le partite, è una squadra gloriosa, ha tradizione, ha un ottimo allenatore.
L”anno scorso la Lazio è stata la nostra bestia nera perdendo in campionato e coppa, poi al ritorno pareggiarono alla fine.
Domani sarà un’altra partita”.
Napoli, Conte: “Lang avrà le sue occasioni”
Sulla crescita del numero di infortuni:
“Sarebbe carino fare anche una statistica europea per capire che proporzione c’è in generale, il problema è che più giochi e più il rischio è di avere infortuni.
Vedo che spesso ci si lamenta perché si gioca tanto, ma è il cane che si morde la coda, perciò servono rose belle profonde ed ampie.
Se giochi tanto è inevitabile far fronte a delle problematiche, anche leggere, ma se c’è un affaticamento e dopo 3 giorni devi giocare, lo rischi?
Non lo rischi altrimenti c’è la possibilità che abbia un problema più ampio e lo perdi per un mese”.
Su Neres e Lang:
“Neres è un giocatore che ormai conosco, non mi deve dimostrare niente, l’anno scorso ha contribuito in maniera importante allo Scudetto.
Noa sta lavorando, si sta ambientando, sta cercando di capire cosa vogliamo da lui, sia come giocate singole che come partecipazione collettiva.
Lui è un ragazzo che lavora, si applica e sicuramente avrà le sue occasioni.”
Su Gilmour:
“Ho totale fiducia nel ragazzo, quando viene chiamato in causa ha sempre risposto presente, anche al termine della scorsa stagione.
Come caratteristiche sposa perfettamente quelle di Lobotka, lo prendemmo per questo, proprio perché non c’era un sostituto di Lobotka”.
Sulle difficoltà di McTominay:
“E’ molto semplice, lui ha cambiato status, è stato il miglior giocatore del campionato, è arrivato quando non era utilizzato allo United, da underdog, da chi doveva dimostrare, oggi le attenzioni sono totalmente diverse.