La pausa nazionali non ha spazzato via i dubbi sull’operato di alcuni allenatori che restano osservati speciali in vista delle prossime giornate
Se le novità Gasperini ed Allegri hanno dato una ventata di aria fresca alle rispettive piazze e la certezza Conte sta continuando ad ingranare con il Napoli, lo stesso non si può dire per altri allenatori che hanno portato a casa risultati ben diversi.
Dal Parma di Cuesta al Torino di Baroni, quali panchine traballano maggiormente?
Le panchine più a rischio
Dopo l’importantissimo sconto salvezza tra Parma e Lecce, conclusosi con la vittoria della squadra in trasferta il destino dei due allenatori ha preso due strade nettamente differenti. Se fino a prima c’era un discreto dubbio sull’operato di entrambi, ora c’è un Carlos Cuesta sempre più in dubbio che sta valutando la possibilità di giocare con la difesa a 4, da do spazio a quanto imparato negli anni con Simeone ed Arteta e lasciando più spazio a Pontus Almqvist, pedina ritenuta fondamentale dall’allenatore che non ha ancora inciso come sperato. Discorso diverso proprio per Di Francesco, che dopo lo scontro diretto ha potuto tirare un leggero sospiro di sollievo. Sicuramente un risultato positivo non basta ma darà più tempo alla società per valutare l’operato dell’ex Roma.
Anche Baroni sarà costretto a dare dei segnali: i 13 gol subiti e la preoccupantissima sterilità offensiva (eccezion fatta per il match contro la Lazio) fanno preoccupare. La vittoria contro la Roma di Gasperini sembra solo un vecchio ricordo che non riesce in alcun modo ad annebbiare i ricordi della sconfitta contro il Parma o del pareggio all’ultimo secondo con la Lazio.
C’è più fiducia, invece, in casa Verona: dopo aver gestito benissimo l’anno precedente lo spogliatoio in momenti do difficoltà, Paolo Zanetti, nonostante il 18esimo posto ha la fiducia di società e squadra, sperando che il duo d’attacco Orban-Giovane possa trovare un maggior numero di gol che sembrano essere sempre più vicini.
Gilardino e Vieira, che ricoprono rispettivamente l’ultima e la penultima posizione in classifica, sembrano essere sicuramente chiamati ad una svolta ma non gli si attribuiscono enormi colpe e la fiducia non manca.
Le sorprese delle prime giornate
Se molti club hanno cominciato a fare valutazioni sugli operati dei loro allenatori, altri gongolano vedendo la propria situazione: il Cagliari sembra aver rischiato bene con Pisacane che sta conquistando spogliatoio e tifosi a suon di ottime prestazioni ed un rispettabilissimo numero di punti guadagnati.
Anche il Sassuolo, per il momento, può essere soddisfatta della scelta di aver confermato Grosso che con 9 punti si trova al nono posto in classifica. Discorso opposto ma con gli stessi risultati per la Cremonese che, dopo la separazione con Stroppa, ha trovato in Nicola un ottimo Timoniere.
Felicissimi dei risultati anche società più affermate come Milan, Roma ed Inter che nei nuovi allenatori sembrano aver trovato un nuovo stimolo per i propri giocatori che, al termine della stagione passata, sembrava più che necessario.