Sono passati ormai più di 11 anni dall’ultima volta in cui siamo andati ai Mondiali, ecco com’era la Serie A nel 2014.
C’era una volta una Nazionale italiana che riusciva sempre a qualificarsi ai Mondiali.
Oltre ad andarci, spesso e volentieri quella Nazionale arrivava fino in fondo, talvolta arrivando a vincerli quei Mondiali, per ben quattro volte, meglio di noi solo il Brasile.
Anche chi non l’ha vissuta in prima persona conosce la Nazionale di Paolo Rossi, Bearzot e Pertini dell’82 e avvicinandoci ai giorni nostri, tramite video, immagini e racconti non può essere dimenticata l’Italia campione nel 2006.
Da tanto, troppo tempo purtroppo la musica è cambiata, con eliminazioni assurde e con la paura di fallire ancora una volta in vista dell’edizione del 2026 in America.
Con la speranza di farcela stavolta, facciamo un passo indietro, andando a ricordare come era la Serie A nella stagione in cui abbiamo giocato (male) i Mondiali in Brasile, nel 2014.
Com’era la Serie A nel 2014, l’ultima volta che andammo ai Mondiali?
Nella stagione 2013/2014, quella che precedeva i Mondiali in Brasile, l’ultima Juventus di Antonio Conte si laureava campione d’Italia per la terza volta di fila.
I bianconeri avevano raccolto 102 punti in campionato, record assoluto della competizione e difficilmente battibile anche in futuro.
Quella Juve poteva vantare una squadra ricca di fenomeni assoluti; da Buffon passando per la BBC, procedendo con Vidal, Pogba, Pirlo, Marchisio, oltre a Tevez e Llorente (19 e 16 reti).
Ad inseguire, seppur a distanza, era la Roma di Rudi Garcia ad 85 punti e il primo Napoli di Benitez e Higuain a 78 punti, qualificato ai preliminari di Champions League.
Era un momento complicato per le Milanesi con l‘Inter solo quinta e qualificata alla successiva Europa League e il Milan di Allegri (poi sostituito da Clarence Seedorf a metà stagione) ottavo e fuori da tutto.
Il Parma a sorpresa era riuscito a qualificarsi in Europa ma, per problemi societari, fece spazio al Torino di Gian Piero Ventura.
In B andavano il Catania, il Bologna e il Livorno neopromosso proprio in quella stagione.
Il podio della classifica capocannonieri recitava: Immobile (Torino) con 22 reti, Luca Toni (Hellas Verona) a 20 e Tevez a 19.
Da segnalare anche Higuain alla prima stagione al Napoli con 17 reti così come l’intramontabile Di Natale e Rodrigo Palacio, capocannoniere dell’Inter.
Mario Balotelli era il primo marcatore del Milan con 14 reti e Mattia Destro quello della Roma con 13.
Momento nostalgia: Cassano 12 gol, Totti 8 reti, Klose 7 (oltre ai già citati Di Natale, Toni, Pirlo…)
Da chi era formata la Nazionale del 2014?
L’Italia si qualificò a quel mondiale con 22 punti raccolti in 10 partite, in un girone con Danimarca, Repubblica Ceca, Bulgaria, Armenia e Malta.
La lista dei convocati diramata da Cesare Prandelli era questa:
Portieri: Buffon (Juventus), Perin (Genoa), Sirigu (Paris St. Germain);
Difensori: Abate (Milan), Barzagli (Juventus), Bonucci (Juventus), Chiellini (Juventus), Darmian (Torino), De Sciglio (Milan), Paletta (Parma);
Centrocampisti: Aquilani (Fiorentina), Candreva (Lazio), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris St. Germain), Parolo (Parma), Pirlo (Juventus), Verratti (Paris St. Germain);
Attaccanti: Balotelli (Milan), Cassano (Parma), Cerci (Torino), Immobile (Torino), Insigne (Napoli).
In quel mondiale poi tutto girò storto, escludendo la vittoria alla prima contro l’Inghilterra per 2 a 1 con reti di Marchisio e Balotelli che si rivelò poi un fuoco di paglia
Poi le sconfitte contro il Costa Rica e quella contro l’Uruguay con un arbitraggio molto discutibile ci costrinsero a lasciare anzitempo il Brasile.
Tornando ai giorni d’oggi, ora è il momento di tornare in America (stavolta del Nord) e per farlo dovremo passare dai playoff, sperando che questa sia la volta buona.