A Cesena gli Azzurrini del CT Baldini dominano, a segno Pisilli con una doppietta, Camarda e Berti su rigore.
L’Italia Under 21 vince la terza partita nel girone di qualificazione agli Europei di categoria grazie ad una grande prestazione collettiva.
La pratica viene archiviata già nel primo tempo con una doppietta del centrocampista della Roma Pisilli ed il rigore del Bomber del Lecce, sempre dal dischetto Berti sigla il definitivo 4-0.
La squadra di Baldini resta prima nel girone E insieme alla Polonia.
Il racconto della partita
Al Manuzzi è spettacolo da parte dell’Italia Under 21: al 12′ infatti, Pisilli sfrutta l’errore di un disastroso Makolli e con un diagonale dal limite segna anche grazie all’aiuto del palo.
Poi, sale in cattedra Francesco Camarda: l’attaccante del Lecce, non ancora maggiorenne, si procura e conquista un calcio di rigore trasformato poi con un cucchiaio.
Prima dell’intervallo, è addirittura 3-0: Cherubini premia la sovrapposizione di uno scatenato Palestra, palla dentro e altro inserimento di Pisilli, che la mette sotto la traversa.
Fini si guadagna, all’ultima azione della partita, il secondo rigore di giornata: tutti danno palla a Berti che, nella sua Cesena, realizza il definitivo 4-0.
Festa degli Azzurrini, primi a quota 9 in 3 partite insieme alla Polonia.
Le parole del CT dell’Under 21:”Gruppo pieno di talento”
Silvio Baldini si è detto soddisfatto per la prestazione e l’atteggiamento dei suoi, rimarcando anche l’unità e la compattezza del gruppo, come dimostrato dal gesto nei confronti di Berti.
“Quel gesto è la dimostrazione che questo è un gruppo coeso, contento di stare insieme, a cui piace ridere e scherzare ma che sa anche lavorare” ha spiegato il tecnico azzurro.
È un gesto che mi riempie di gioia più della vittoria per 4-0. un gruppo pieno di talento, un talento che però va coltivato con il lavoro e con la testa: è quella che fa la differenza” ha aggiunto.
Poi una battuta sul la scelta di Camarda di tirare dal dischetto con il cucchiaio: “Ognuno è libero di calciare come vuole, anche se io quei rigori lì odio! Ma se uno se la sente, è giusto che lo faccia“.