Archiviata la giornata di Champions, Europa e Conference League, vediamo quali sono stati i top e i flop delle squadre italiane
È andata in archivio la seconda giornata del girone unico di Champions ed Europa League, e la prima di Conference League.
Le squadre italiane impegnate tornano a casa e si preparano a una nuova giornata di campionato – l’ultima prima della sosta di ottobre per le nazionali – con umori fortemente contrastanti. Ma vediamo nel dettaglio i giocatori che hanno fatto meglio e quali peggio.
Analisi delle squadre italiane in Europa
Giornata tutto sommato positiva – ma non troppo – per le squadre italiane impegnate in Europa.
In Champions le italiane possono sorridere: l’Atalanta ha battuto il Brugge per 2-1, l’Inter ha schiantato lo Slavia Praga per 3-0, il Napoli ha vinto per 2-1 in casa contro lo Sporting Lisbona, mentre la Juve si è dovuta accontentare di un pareggio per 2-2 in Spagna contro il Villareal.
Meno contente le due italiane in Europa League: il Bologna si è fatto raggiungere sull’1-1 dal Friburgo, mentre la Roma ha perso per 0-1 contro il Lille sbagliando clamorosamente 3 rigori.
Infine, partita positiva per la Fiorentina, che ha battuto per 2 reti a 0 il Sigma Olomouc in Conference.
Ma vediamo i top e i flop di ogni squadra.
I top e i flop dell’Atalanta
I top:
- Pasalic: Per tre quarti di gara resta quasi invisibile, senza mai riuscire nei suoi classici inserimenti. Poi, con furbizia, si procura un rigore e si fa trovare puntuale per il tap-in decisivo.
- Sulemana: più vivace rispetto ai suoi compagni, cerca con energia di dare ritmo e profondità all’attacco nerazzurro.
I flop:
- De Roon: parte in difficoltà, schiacciato dalla vivacità delle mezzali belghe, e da una sua ingenuità in uscita nasce l’azione che porta al vantaggio del Brugge.
I top e i flop dell’Inter
I top:
- Lautaro: puntuale come sempre, si fa trovare nel posto giusto al momento giusto. Ai fuoriclasse basta questo.
- Thuram: in condizione brillante, preferisce servire l’assist piuttosto che cercare la gloria personale, ma l’impatto resta lo stesso. Peccato solo per lo stop fisico.
- Dumfries: colpisce ancora, con un movimento da vero centravanti che certifica la sua crescente confidenza con il gol.
I flop:
Impossibile trovare un flop nel match dominato dai neroazzurri.
I top e i flop della Juventus
I top:
- Perin: tiene a galla la Juve nel primo tempo con interventi decisivi. Se il “sottomarino giallo” non affonda subito i bianconeri, gran parte del merito è suo.
- Conceicao: entra e spacca la partita: gol, giocate e personalità. La Juventus si affida alle sue invenzioni, ed è lui a prendersi scena e riflettori della serata.
I flop:
- Koopmeiners: lontano parente del giocatore ammirato all’Atalanta. Errori banali, ritmo compassato, mai un’accelerata. Crescono i dubbi sul suo rendimento.
- David: sciupa un’occasione clamorosa a porta quasi vuota, episodio che resta negli occhi ma non è l’unico passo falso di una prestazione da dimenticare.
I top e I flop del Napoli
I top:
- De Bruyne: spettacolo puro al Maradona. Disegna due assist per Hojlund, recupera palloni a ripetizione e lascia il campo tra cori e applausi. Serata da protagonista assoluto.
- Hojlund: padrone dell’area. Segna due reti, combatte su ogni pallone e offre sponde preziose. Lucido nel primo gol, furbo nel secondo.
I flop:
- McTominay: si muove con continuità alla ricerca dello spazio giusto, ma perde troppi palloni e fatica a lasciare il segno.
I top e i flop del Bologna
I top:
- Skorupski: prima respinge Scherant, poi si supera su Lienhart. Dal dischetto viene spiazzato, ma si riscatta di nuovo con interventi decisivi su Scherant e Beste: tiene in vita il Bologna.
I flop:
- Lykogiannis: spinge poco e in maniera discontinua, senza mai convincere. Prestazione insufficiente, termina la sua gara a metà ripresa.
I top e i flop della Roma
I top:
- Celik: cresce partita dopo partita e la fiducia di Gasperini lo dimostra. Non si prende licenze extra, ma non sbaglia praticamente nulla. Si procura anche il rigore che poteva cambiare la serata: dettaglio tutt’altro che secondario.
I flop:
- Dovbyk: serata da incubo: due rigori sbagliati in un minuto, il terzo lasciato a Soulé e fallito anche quello. La fragilità emotiva si nota, e il doppio errore rischia di lasciare strascichi pesanti oltre l’Europa League.
- Tsimikas: un errore grave in impostazione regala il vantaggio al Lille. Da lì in poi non riesce più a incidere e Gasperini lo lascia negli spogliatoi all’intervallo: scelta inevitabile.
I top e i flop della Fiorentina
I top:
- Piccoli: esordio europeo con gol. Interpreta il ruolo “alla Kean”, attaccando la profondità e rendendosi pericoloso. Le occasioni più nitide passano tutte dai suoi movimenti.
I flop:
- Fagioli: nel primo tempo combina poco: perde un pallone sanguinoso, prende un giallo e spreca una chance calciando alto. Meglio nella ripresa, più coinvolto nel palleggio, ma resta lontano dal ruolo di faro tecnico che dovrebbe ricoprire.