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Rivoluzione Mondiale per Club: la FIFA pronta a non escludere i giganti

Mondiale per Club, ecco il montepremi: quanto guadagneranno Juve ed Inter
Foto: Shutterstock

Il massimo organismo calcistico valuta di innalzare a tre il limite di club per paese a partire dal 2029, un’ipotesi nata per evitare il taglio di top team come Barcellona, Liverpool e Napoli dall’ultima edizione.

Il calcio mondiale è sull’orlo di un’altra svolta epocale. La FIFA, forte del successo – e delle polemiche – della prima edizione allargata del Mondiale per Club (quella del 2025), starebbe infatti pianificando una mossa decisiva per garantire la partecipazione di tutte le massime potenze del continente. Secondo fonti autorevoli come il britannico The Times e il Mundo Deportivo, l’idea in discussione è quella di innalzare a tre il limite massimo di squadre ammesse per singola nazione. Una modifica che sa di “atto riparatore” e che mira a scongiurare l’esclusione di club blasonati, come clamorosamente accaduto nel recente passato. La Federazione Internazionale sembra intenzionata a sacrificare la rigidità regolamentare in nome dello spettacolo e, soprattutto, degli interessi economici.

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La genesi di questa proposta affonda le radici nelle frustrazioni emerse in occasione dell’ultimo torneo, disputato negli Stati Uniti. A causa della combinazione tra i criteri di qualificazione (basati sulle vittorie della Champions League e sul ranking UEFA degli ultimi quattro anni) e la clausola del limite di due squadre per paese, diverse campioni nazionali di primissimo livello sono rimaste clamorosamente fuori. Squadre del calibro del Napoli, fresco vincitore dello Scudetto, del Liverpool e del Barcellona hanno dovuto assistere alla competizione da spettatori. Questo scenario, giudicato una vera e propria “ingiustizia” da molti addetti ai lavori, ha messo in discussione l’effettiva rappresentatività globale dell’evento, spingendo la FIFA a riconsiderare il suo approccio restrittivo per il futuro.

Impatto a lungo termine e l’opposizione della UEFA

L’innalzamento del tetto a tre, che dovrebbe entrare in vigore a partire dall’edizione del 2029, è un segnale chiaro: il Mondiale per Club deve essere, prima di tutto, un affare per i top club, capaci di generare interesse e ricavi massimi. La mossa aumenterebbe notevolmente le chance di veder partecipare fino a tre club inglesi, spagnoli o italiani, indipendentemente dal solo successo in Champions League, offrendo un’ancora di salvezza attraverso il posizionamento nel ranking. Resta da vedere, tuttavia, come reagiranno le altre confederazioni e, in particolare, la UEFA, che ha già espresso la sua opposizione anche ad altre ipotesi ventilate dalla FIFA, come l’allargamento a 48 squadre e la cadenza biennale, temendo una saturazione del calendario e uno scontro diretto con le proprie competizioni continentali. Il dibattito sulla nuova configurazione del calcio mondiale è appena cominciato.

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