Il presidente del Torino, Urbano Cairo, in un’intervista a TMW Radio nel corso del programma “Maracanà” si è soffermato su diversi temi
Il Torino si è reso protagonista di un inizio di stagione altalenante nel quale ha alternato risultati negativi, ad altri sorprendentemente positivi. Il numero uno granata, Urbano Cairo, ha parlato di questo e tanto altro in una recente intervista a TMW Radio. Di seguito, i passaggi fondamentali e le parole del proprietario del club, il quale ci ha tenuto a difendere il suo operato e ha parlato bene di Marco Baroni, il tecnico che da questa stagione siede sulla panchina del Toro.
Cairo: “L’importante è fare le cose bene per il bene del club”
Il presidente dei granata, Urbano Cairo, è stato interrogato su quello che sarebbe il suo sogno per il Torino: “Ho avuto dei sogni straordinari, che sembravano impossibili e ho realizzato. Ho preso il Corriere della Sera nove anni fa, lo sognavo dieci anni prima e sembrava impossibile. Ho sogni anche nel calcio, anche con il Toro. Però i sogni che hai non devi dirli, se vuoi realizzarli“.
Poi sulla contestazione portata avanti dai tifosi nei suoi confronti ormai da mesi: “Io sono stato accolto inizialmente come se fossi un salvatore della patria, santo subito. Per qualche anno è andata così, poi siamo retrocessi e sono stato contestato. Poi siamo tornati in A, siamo arrivati in Europa…nell’ultimo anno e mezzo è arrivata la contestazione, ma restano più gli anni in cui mi hanno apprezzato. Il calcio è fatto di questo, va accettato: ho fatto comunque una campagna acquisti importante. Quello che conta è fare le cose bene, per il bene del Toro e per cercare di ottenere risultati migliori. Poi il Toro può ritrovare un bel rapporto con i tifosi, posso farlo io per primo: tanti sono dalla mia parte, lo vedo quando cammino per strada“.
“Vendere? Non ho ricevuto alcuna offerta”
Cairo, inoltre, ha elogiato l’attuale allenatore del Torino, Marco Baroni: “L’abbiamo seguito negli anni precedenti. Ha fatto un ottimo campionato: vedendo le cose che ha fatto e come ha lavorato con i giovani, oltre al gioco che offre, molto propositivo, ci è piaciuto. Quando si è liberato dalla Lazio, improvvisamente e anche in maniera inattesa, l’abbiamo contattato per avere un incontro, per vedere se anche di persona si confermassero le buone sensazioni nate dal vederlo lavorare nelle società in cui ha lavorato. Le buone impressioni sono state confermate dagli incontri avuti con lui, e a quel punto abbiamo deciso di puntare su Baroni. È stato un lavoro fatto con attenzione negli anni precedenti: uno segue più tecnici, immaginando un futuro. Abbiamo tenuto Juric per tre anni, ma lui pensava di andare via, poi abbiamo preso Vanoli e ora Baroni, che seguivamo anche da prima“.
Il presidente, infine, ha precisato di come non sia in trattativa con nessuno per la vendita del club: “Io non ho ricevuto offerte al momento. Qualche tempo fa ho detto che, se arriva qualcuno con risorse importanti e voglia di fare bene, posso anche cedere il Torino. Non faccio fatica a ripeterlo, ma per ora non ho ricevuto offerte da parte di soggetti di questo tipo. Se arriveranno, si valuterà. Non voglio rimanere a vita al Torino a tutti i costi, nel caso dirò che ho fatto il mio“.

								
															
															





