Sabato il primo atto della rivoluzione RefCam in Serie A: se l’esperimento convince, diventerà realtà permanente
Il calcio italiano, in queste ore, si accinge a intraprendere quella che potrebbe essere una piccola grande rivoluzione.
Sabato sera, infatti, Juventus-Inter non sarà solo il match di cartello della 3ª giornata, ma passerà anche alla storia come la prima partita di Serie A che preveda l’utilizzo della RefCam.
Rivoluzione RefCam: primo atto
La RefCam non è altro che una body-cam di circa 6 grammi incastonata sul microfono dell’arbitro che registrerà e trasmetterà quanto vede e sente.
Immortalerà, dunque, le partite dal punto di vista del direttore di gara. Grazie a tale tecnologia si apprezzeranno nuove prospettive su falli, proteste e decisioni concitate.
Un’innovazione pensata per rendere il calcio più trasparente e mutuata da altri sport nei quali è utilizzata da tempo. Nel calcio è stata già sperimentata in Inghilterra e durante il Mondiale per club.
Ora approda in Italia e su un palcoscenico d’eccezione; se il tentativo dovesse funzionare, non è escluso che venga definitivamente introdotta nel nostro campionato.
Il materiale registrato potrà essere utilizzato dalle televisioni e dal VAR per le decisioni arbitrali, anche post gara, e per offrire al pubblico un’esperienza immersiva.
C’è chi gioisce, convinto che la RefCam ridurrà le polemiche e regalerà emozioni inedite, ma non mancano anche gli scetticismi: la telecamera, infatti, sarebbe l’ennesimo strumento in dotazione agli arbitri, sempre più addobbati, e potrebbe, per taluni, diventare possibile fonte di distrazione o di confusione come spesso è stato il VAR.
Luigi De Servio, amministratore delegato della Lega Calcio Serie A, si è espresso così a riguardo:
“L’introduzione della Refcam nel nostro campionato rappresenta non solo un ulteriore passo nel percorso di innovazione che stiamo portando avanti con costanza e determinazione, ma soprattutto fornisce finalmente ai tifosi la reale prospettiva della vista dell’arbitro delle differenti azioni di gioco. Il nostro obiettivo è, infatti, offrire al pubblico un’esperienza sempre più coinvolgente e immersiva, valorizzando lo spettacolo del calcio con prospettive inedite ed immagini esclusive. La Lega è da sempre in prima linea nell’adozione delle nuove tecnologie, consapevole del ruolo centrale che esse rivestono nell’evoluzione della fruizione televisiva, nella promozione del nostro prodotto a livello globale e nella trasparenza delle decisioni assunte dai direttori di gara”.
Rivoluzione o semplice esperimento? Lo scopriremo presto. Ma una certezza c’è: domenica, quando l’arbitro fischierà il calcio d’inizio, il Derby d’Italia avrà uno spettatore in più e particolarmente attento.